FIRENZE 2013. Di Rocco e la società che lo rende capo di tutto

| 23/02/2012 | 18:54
Manca un anno e mezzo ai campionati del Mondo di ciclismo che si disputeranno in Toscana. Tre settimane fa è stato presentato a Firenze il “team completo” che li curerà, composto da tre comitati: l’organizzativo che è agli effetti pratici il più importante, l’istituzionale (politici) e l’onorario (testimonial vari). Genova da un lato segue con sincera partecipazione sportiva la preparazione di un evento comunque prestigioso per l’Italia, ma dall’altro non è ancora riuscita ad assorbire dopo mesi la polpetta della bocciatura della propria candidatura: nel primo caso, quello del Mondiale 2012 assegnato poi all’olandese Valkenburg, per le motivazioni decisamente pretestuose; e nel secondo caso, Mondiale 2013 assegnato poi a Firenze, per le modalità con cui si è arrivati alla sconfitta. E più passa il tempo e più trova la polpetta indigesta. Anche perché più passa il tempo e più emergono singolarità e coincidenze che invitano per lo meno alla riflessione.

Si parte dal congresso dell’Unione ciclistica internazionale (l’Uci) che si è tenuto in Australia nel 2010, in occasione della rassegna iridata che si è disputata proprio là, il 27-28-29 settembre 2010, e alla quale era presente anche una delegazione (invitata dalla stessa Uci) in rappresentanza della candidatura di Genova. L’Uci sceglie Firenze, la candidatura appoggiata dalla Federazione ciclistica italiana e il sostegno federale è obbligatorio per andare avanti.

E qui iniziano le singolarità. Perché appena una settimana prima di quel congresso, il 21 settembre, viene costituita la “Mondiali Toscana 2013” srl formata da otto soci con amministratore unico Claudio Rossi, un dirigente affermato nel campo del marketing. E perché la solita filiera di queste situazioni, cioè comitato promotore-assegnazione evento-costituzione di srl (che comporta comunque un esborso economico di partenza) in questo caso viene stravolta. La “srl”, alla quale di fatto l’Uci assegna l’organizzazione dell’evento, precede infatti l’assegnazione dell’evento. Un anno fa la Mondiali Toscana si aggiudica la gestione pubblicitaria degli eventi iridati di Copenaghen 2011 e Valkenburg 2012. A questo punto, mentre Genova ormai si sta leccando le ferite, la situazione in Toscana comincia a ingarbugliarsi. Perché la nomina di un primo comitato organizzatore provvisorio, comporta l’intervento del legale della “Mondiali Toscana 2013” che ricorda come i mondiali 2013 siano stati affidati dall’Uci alla “srl”, depositaria anche della fidejussione ottenuta dalla Monte dei Paschi di Siena nei confronti della stessa Uci (attorno ai 4 milioni e mezzo di euro).

E ora interviene un altro episodio singolare: ad aprile 2011, con la “srl” sempre titolare dei diritti, viene presentato il comitato organizzatore, presidente Di Rocco, vice Antonio De Virgilis e d.g. proprio Claudio Rossi. A giugno succede qualcosa: compare sulla scena un’altra srl, la “Ciclistica Servizi”, diventata nel frattempo una società a socio unico, cioè proprio la Federazione Ciclistica Italiana: Presidente Di Rocco, consigliere il segretario generale della stessa Fci Gabriotti, più un terzo consigliere. Liquida tutti e otto i soci della Mondiali Toscana e diventa di fatto proprietaria dei Mondiali 2013 e Di Rocco diventa di fatto amministratore unico del comitato organizzatore dei mondiali 2013, come preannunciato due mesi prima. Da quel momento, quindi, Di Rocco è nello stesso tempo: vicepresidente dell’Uci, presidente della Federazione italiana, amministratore unico della Ciclistica Servizi controllata dalla Federazione italiana, amministratore unico della Mondiali Ciclismo 2013 controllata dalla Ciclistica Servizi e organizzatrice dei mondiali 2013. Nasce, tanto per iniziare, un conflitto regolamentare e di competenze, visto che il ruolo di comitato organizzatore non rientra nei compiti istituzionali della Federazione. Le norme amministrative non prevedono che una Federazione si metta a organizzare un evento, sostituendosi ai suoi affiliati. E nello stesso tempo non risulta a oggi un documento ufficiale che attesti che il consiglio federale della Fci sia a conoscenza di tutti questi movimenti. Perché pur ammettendo che il consiglio abbia fatto una delibera anche parziale, è vero che nel caso in cui l’evento chiudesse in attivo il guadagno (in Italia non dovrebbe essere mai accaduto per un evento del genere) andrebbe alla federazione, ma è altrettanto vero che nel caso di passivo gli eventuali creditori si rivarrebbero sulla Federazione italiana, presidente e consiglieri.

Al proposito c’è un precedente emblematico per prudenza e saggezza: in occasione della settimana dei campionati italiani del 2007, assegnati a Genova, proprio Di Rocco inviò una comunicazione che specificava che i Dirigenti federali potevano figurare nel comitato organizzatore solo a titolo personale, questo per evitare eventuali spiacevoli conseguenze economiche alla stessa Federazione. Che cosa è cambiato in quattro anni, oltre alla composizione del Consiglio federale della Federazione italiana?

Sia chiaro, in questa vicenda non si rilevano illeciti penali. Ma alcuni dubbi, sulla trasparente gestione dell’organizzazione mondiale, sono almeno leciti.

Da «Il SecoloXIX» del 23 febbraio 2012 a firma Damiano Basso

Copyright © TBW
COMMENTI
Vergogna!!!
23 febbraio 2012 19:10 harlock
Tutto questo lavoro è grazie al famoso dirigente federale toscano Francini. Lo ringraziamo e lo appoggiamo. Fuori Di Rocco!!!

stagi fuori tempo massimo
23 febbraio 2012 19:17 elrosso
caro tuttobici arrivi in ritardo. un sito a voi concorrente è arrivato un giorno prima. stagi maglia nera anzi fuori tempo massimo

Bravissimo il giornalista Damiano Basso
23 febbraio 2012 19:25 libero2
Povero il buon presidente Nencini, in che mani è caduto...
Di Rocco deve andare in pensione, tanto è tutta la vita che "mangia" dal CONI quindi di sicuro non avrà la minima...
Per non parlare poi del direttore ex RCS Angelo Zomegnan...

vendita divise nazionale
23 febbraio 2012 19:37 dany
Devo sottolineare che in diverse occasioni ho visto annunci di vendita di articoli sportivi della nazionale (specialmente body) marchiati Sportful cioè originali effetuati dallala ditta che appunto è “Ciclistica Servizi”, e mi sono sempre chiesto da dove arrivassero.
Ecco spiegato.

bravi
23 febbraio 2012 19:45 elrosso
bravo il giornalista damiano basso ma bravo anche ciclismo-online.it che ha ripercorso l'intera vicenda !

DITEMI CHE NON E' VERO, per favore !
23 febbraio 2012 19:47 renzobarde
Non ci posso credere. Meglio : non voglio proprio pensare che tutto quel che è scritto sia vero ! Da Pistoia, il mio angolo di visuale, ho notato un sostanziale disimpegno degli enti pubblici tanto che in vista del prossimo cambiamento del Sindaco mi riprometto di vedere chiaro in questa vicenda attivando i canali del ciclismo pulito che pur ci sono . Un giornalista mi ha detto che nei recenti mondiali nel Nord Europa, sono stati spesi dagli enti pubblici solo sei milioni di euro. Qui in Toscana sento parlare di cifre iperboliche e la Regione Toscana ha già stanziato da tempo moltissimo, mentre non ha MAI un euro per lo sport giovanile. Attenzione, gente, attenzione.

Renzo Bardelli




Non ci posso credere. Meglio : non voglio proprio pensare che tutto quel che è scritto sia vero ! Da Pistoia, il mio angolo di visuale, ho notato un sostanziale disimpegno degli enti pubblici tanto che in vista del prossimo cambiamento del Sindaco mi riprometto di vedere chiaro in questa vicenda attivando i canali del ciclismo pulito che pur ci sono . Un giornalista mi ha detto che nei recenti mondiali nel Nord Europa, sono stati spesi dagli enti pubblici solo sei milioni di euro. Qui in Toscana sento parlare di cifre iperboliche e la Regione Yoscana ha già stanziato da tempo moltissimo, mentre non ha MAI un euro per lo sport giovanile. Attenzione, gente, attenzione. Renzo Bardelli







Renzo Bardelli

Renzo Bardelli

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Messi alle spalle i podi del Mugello e il tris di vittorie a Casalecchio di Reno, il modenese Ale Colnago Team si appresta ad un fine settimana che vedrà impegnati in gara 6 atleti, per gli altri componenti della squadra...


Mattia Gaffuri ce l'ha fatta e sbarca nel WorldTour: nelle prossime due stagioni vestirà la maglia del Team Picnic PostNL. In arrivo anche il francese  Henri-Francois Haquin che indosserà la maglia a due strisce per il 2026. Gaffuri si è...


Il Ciclismo Giovanile è il libro scritto dal dott. Davide Marceca di cui è anche autore. Racconta di piccoli atleti, dei loro sogni, del loro entusiasmo, di gioie e delusioni, di cadute e di riprese, di educazione sportiva e non...


Arriva il passaggio al professionismo con la maglia della MBH Bank Ballan CSB Colpack anche per Christian Bagatin, potente passista di Orino, in provincia di Varese, nato il 14 giugno 2002. Ragazzo solare ed espansivo, è anche ideatore del podcast Fuori dal...


Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la sostenibilità....


“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission,  ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e veloci...


In salita attaccava, scattava, staccava. In salita voleva, valeva, volava. In salita era libero, leggero, forse felice. In salita era a suo agio, a suo modo, a sua immagine e somiglianza. In salita era in sella o sui pedali, a...


Con 7 vittorie, 14 podi e 19 top ten quella appena andata in archivio è stata, in puri termini di rendimento, la peggior stagione di Jasper Philipsen dal 2020 a questa parte. Erano cinque anni, infatti, che il velocista...


Dal 18 al 23 novembre torna in scena la Sei Giorni di Gand, conosciuta in tutto il mondo con il nome di Lotto Z6sdaagse Vlaanderen-Gent, una gara che oltre all’aspetto agonistico, conserva tutta la tradizione e il significato del ciclismo...


«Tra giardinaggio, casa e bambine, sono più impegnato ora che durante la stagione». Tranquillo e sereno, Davide Cimolai non sembra certo un corridore senza contratto per la stagione 2026. Anche perché quel contratto, in realtà, non lo sta nemmeno cercando....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024