| 16/02/2012 | 11:13
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dopo una approfondita discussione, i consigli direttivi riuniti dell’”U.C. GIORGIONE A.S.D.” e del “GIORGIONE ROSA A.S.D.” hanno deliberato – per il vero non all’unanimità – di rinunciare alla manifestazione plenaria di apertura della stagione agonistica dedicata alla presentazione delle rispettive squadre, manifestazione tradizionalmente indetta nel mese di febbraio di ogni anno.
Di conseguenza nel presente mese non avrà luogo la ricca e festosa conviviale da trecento e passa persona per la quale faticavamo sempre a trovare un posto in grado di contenerci tutti; quindi non addobberemo la sala con le maglie conquistate ed i trofei vinti, non proietteremo immagini di corse alle quali abbiamo partecipato nella scorsa stagione, non consegneremo le consuete benemerenze sociali ed i riconoscimenti ai collaboratori e sponsor.
Quest’anno vogliamo tenere un profilo basso, un “atteggiamento di sobrietà” come ultimamente usano dire i politici. Non mancheremo tuttavia di incoraggiare i nostri corridori, femmine e maschi, di benedirli per la prossima stagione; organizzeremo allo scopo più incontri conviviali separati, possibilmente categoria per categoria, ai quali parteciperanno solo i corridori con i loro famigliari, i tecnici ed i dirigenti delle società; il tutto senza festoni, senza riprese tv, senza autorità, senza sponsor.
Le motivazioni di quanto sopra sono da ricercare nella circostanza che avvertiamo un certo deterioramento che da qualche tempo ha coinvolto il mondo del nostro sport preferito. In particolare osserviamo che, in aggiunta al perdurare della crisi economica generale che scoraggia i nostri sponsor ed alle difficoltà finanziarie nelle quali si dibatte il nostro Paese, ultimamente siamo stati subissati da pessime notizie provenienti dal mondo del ciclismo, anche a livello locale, per fatti gravi e preoccupanti avvenuti anche a causa di comportamenti non proprio encomiabili da parte di singoli e di società.
In una cornice il cui anche Roma rinuncia ad organizzare le olimpiadi 2020 per motivi assolutamente condivisibili, viviamo con una certa ansia le crescenti responsabilità che coinvolgono i dirigenti delle società e delle associazioni ciclistiche, le sempre maggiori complicazioni e responsabilità amministrative e fiscali a cui sono tenuti i nostri sodalizi, i costi di gestione e gli impegni finanziari delle stesse che – in controtendenza rispetto ai proventi che si riducono – aumentano in continuazione.
Abbiamo la chiara sensazione che ultimamente il ciclismo dilettantistico stia perdendo le attrattive di un tempo e che stia attraversando un momento non positivo. Incontriamo sempre maggiori difficoltà nel reperire nuove leve da inserire nei nostri organici – direttori sportivi e dirigenti – con la conseguenza che i nostri direttivi sono per lo più composti da persone piuttosto attempate. Speriamo di poter assistere quanto prima ad un cambiamento di rotta.
Queste ed altre considerazioni hanno fatto venir meno alla maggioranza di noi – magari perché anziani, come qualcuno osserverà – la volontà di fare festa, di celebrare come sarebbe desiderabile l’inizio di una nuova stagione agonistica. Che non ci pare si presenti sotto gli auspici migliori. Confidiamo nel futuro.
Siamo ammirati dalle società, quasi tutte per la verità, che più o meno vicine a noi, hanno trovato anche quest’anno motivo per inaugurare la nuova stagione con manifestazioni ricche e fastose.
Ci scusiamo con le Autorità, con gli sponsor, con tutti coloro che eravamo usi invitare e onorare come meritano. A tutti auguriamo che la nuova stagione riservi le soddisfazioni più ambite ma auguro anche al direttivo del Giorgione che sappia far passare quanto prima questo magone, questo spirito depressivo che lo ha assalito quest’anno, a tradimento. E che sappia trovare quanto prima la consueta allegria.
Auspichiamo che tutti possano trovare le soddisfazioni più ambite.
Per il Consiglio Direttivo
Leopoldo Fogale
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