
Il Team Idea, presentato ufficialmente a Milano ieri mattina, raddoppia. Alla squadra dilettanti (Elite e Under 23) nata nel 2010, si aggiunge quella dei professionisti che da quest’anno fa parte dei team Continental. Sarà Davide Boifava, un nome una garanzia, ad occuparsi dei dieci professionisti. Un galantuomo, come lo ha definito Alfredo Martini durante il vernissage. “Ho accettato l’incarico con grande entusiasmo, come un ragazzino, questo è un team molto giovane e io sono il più vecchio e questo fatto mi ha preso moltissimo – ha confessato il team manager della squadra professionisti che in carriera ha diretto corridori del calibro di Stephen Roche, Roberto Visentini e Marco Pantani -. Ce la metteremo tutta per ripagare della fiducia accordataci e tra dilettanti e professionisti cercheremo di essere il più possibile protagonisti”. Grande regista dell’operazione Pier Gaffuri, il general manager che ha nel ciclismo la sua seconda pelle, a lui abbiamo chiesto come è riuscito a creare questo filo diretto tra i due mondi: il dilettantismo e il professionismo. Sei ripartito in punta di piedi nel 2010, in poco tempo hai trasformato il sogno in realtà e adesso è nata quella che tutti voi definite un “grande famiglia” con un unico filo che unisce il team dilettantistico a quello professionistico. “L’idea della famiglia c’è sempre stata in noi e personalmente ho sempre cercato di realizzare un team-famiglia. Abbiamo voluto fortemente la squadra dei professionisti per far sì che i giovani potessero crescere e restare qui: perché avere il giovane forte e poi darlo ad un altro team? Tanto vale che resti qui con noi: prima lo aiutiamo a crescere e poi ce lo teniamo. L’idea di continuare è questa: se dovesse venire a mancare la squadra dei pro’ non ci sarebbe più quella dei dilettanti, e viceversa”. In un momento difficile economicamente, tu hai diciamo così “giocato d’azzardo”… “Noi siamo fortunati. Abbiamo un gruppo di aziende che sono nostri clienti nella vita lavorativa di tutti i giorni, sono aziende che amano il ciclismo, perché se non c’è la passione non vai ad investire nel ciclismo, hanno creduto in quello che stiamo facendo e ci sostengono. E nel corso di questa stagione entreranno altre due grosse aziende con noi”. Dove sarai la domenica, con i pro’ o con i dilettanti? “Da nessuna parta, starò a casa mia in attesa di sentire squillare il telefono per sapere cosa hanno fatto i ragazzi”. Durante la presentazione la presidentessa Angela Gallo, che poi è tua moglie, ha parlato di sogni da trasformare in realtà con passione e tenacia. Tu quale sogno vorresti realizzare in questo 2012? “La vittoria che amo e che non sono mai riuscito a cogliere è il Giro di Lombardia dei dilettanti. Riuscissimo a vincerlo per me sarebbe un sogno realizzato. Per i professionisti non ho sogni: tutto quello che viene e qualcosa in più”.
Valerio Zeccato