OSCAR TUTTOBICI. Il pokerissimo di Rossella Ratto

| 03/11/2011 | 08:55
Durante la Notte dei Campioni Rossella Ratto verrà premiata con l’Oscar tuttoBICI Donne Juniores Gran Premio VITTORIA, il quinto della sua giovane carriera. La diciottenne bergamasca con i due Oscar vinti tra le Esordienti, quello tra le Allieve e ora il secondo tra le Juniores può dirsi una habituè della serata organizzata da tuttoBICI e Cycling Real Time. Con otto vittorie stagionali e il doppio titolo europeo di strada e cronometro conquistato a Offida, la promettente atleta della Giusfredi Ciclismo è pronta a salire sul palco dell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia, che ormai conosce come fosse casa sua. «Come tutti gli anni per me l’Oscar è stato uno degli obiettivi principali della stagione. Ottenerlo è dimostrazione di un’ottima annata, che nonostante i problemi fisici di inizio stagione mi ha regalato tante soddisfazioni. Sono contenta che sia il 5°, è motivo di orgoglio per me eguagliare, anche se nella categoria minore, i successi di Giorgia Bronzini in questa classifica».
Tra pochi mesi sarai Elite, sulla carta dovrai aspettare qualche stagione per vincere un Oscar tra le grandi.
«L’anno prossimo sarà senz’altro molto più difficile, ma darò del mio meglio per far bene nella categoria maggiore. Ogni domenica come in tutte le prove valide per l’Oscar vedremo cosa riuscirò a fare. Anche quest’anno comunque non è stata una passeggiata: all’inizio per qualche caduta in cui sono incappata ho perso tante gare, soprattutto alcune cronometro che danno tanti punti, ma nel finale di stagione mi sono rifatta».
Soddisfatta del tuo 2011?
«Non posso lamentarmi, anche se non è iniziato nel modo migliore. La settimana degli Europei è stata davvero eccezionale, a Offida ho vissuto giornate irripetibili. L’unico rammarico che mi resta è il mondiale in linea di Copenhagen: se ci fossimo giocate le carte in modo diverso avremmo potuto vincerlo».
Facciamo qualche passo indietro, ricordaci come ti sei avvicinata al ciclismo.
«Ho iniziato ad andare in bici sin da piccolina per stare dietro ai miei fratelli (i professionisti Daniele Ratto ed Enrico Peruffo) nel cortile sotto casa. Trascorrevo interi pomeriggi davanti alla tv per vedere le tappe dei grandi giri, tanto che mi facevo chiamare teté, in realtà tête, che indicava la testa della corsa. Corro da 12 anni, da quando ero G1».
Parlando invece del futuro cosa puoi svelarci?
«Per quanto riguarda quello vicino continuerò a correre alla Giusfredi, che nel 2012 avrà un team Elite, e porterò a termine gli studi al Liceo Linguistico di Bergamo. Continuerò a trascorrere il mio tempo libero con gli amici e la mia famiglia, coltivando qualche mia altra piccola passione, come cucinare e giocare a tennis. Guardando più in là mi piacerebbe diventare una giornalista sportiva, ovviamente di ciclismo».

Giulia De Maio

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