LETTERA. Di Leo: «Posso parlarvi di Cesare Benedetti?»

| 16/09/2011 | 08:55
Ciao a tutti popolo che pedala, di solito vi scrivo per descrivervi la gara di un giro a tappe ma oggi no….oggi voglio presentarvi o meglio scrivervi due righe su un ragazzo trentino che forse in tanti conoscono di nome ma non tutti conoscono fino in fondo la sua storia un po’ particolare. Si chiama Cesare Benedetti e attualmente è un corridore professionista del Team NetApp.

Inizio a dirvi che Cece, così lo chiamiamo noi in confidenza, è un ragazzo d’altri tempi. Per intenderci è quello che tutti vorrebbero avere come figlio, nipote, fratello e compagno di squadra. Perché è un ragazzo semplice, intelligente che non se la tira, ma che in bici ha grinta da vendere e che comunque in tutte le squadre dove ha corso ha sempre lavorato per i compagni di squadra.

Vi devo dire inoltre che ho sentito il bisogno di parlarvi di Cece perché ieri al Giro di Bretagna si è classificato al terzo posto dietro a Thor Hushovd e Lars Boom e per noi che lo conosciamo da tempo è stata una grande soddisfazione…… Ha fatto solo terzo direte? ……no Cece l’anno scorso ha anche vinto ma … parto da lontano e vi parlo un po’ di lui, perché sono stanca di sentir parlare solo di doping, politica, problemi …parliamo un po’ dei nostri giovani che se lo meritano.

Cece arriva nella nostra squadra, l’Uc Bergamasca Colpack, nel 2009 dopo che ha fatto come terzo anno da dilettante una buona annata al Gs Gavardo di Brescia. E’ un ragazzo serio, distinto, colto che si trova subito a suo agio soprattutto con i giovani del gruppo che vedono in lui un ottimo esempio atletico. Oddio è sempre un po’ musone e pessimista, quando arriva da noi ma………un po’ siamo riusciti modificare questo suo aspetto serioso!

Nel 2009 noi partiamo per il Girobio, ma Cece è giù di morale ed il giorno prima passa in ufficio e mi chiede: Ros…..ce la farò a passare prof…io ho mille dubbi ed un altro anno da dilettante non so se riesco a farlo…
E’ deluso dei pochi risultati ottenuti sino ad quel momento, perché Cece è un ragazzo che da anni si mantiene da solo ed è consapevole che non può gravare sui genitori……Cece non spende soldi per cellulari, vestiti firmati, discoteche, cavolate……lui ama la buona compagnia, gli amici, l’Inter e …la bici.

Si parte per il Girobio, ma Cece è giù di morale, forse sente la tensione e lo notano tutti e allora parlando un po’ con tutti decidiamo di non lasciarlo mai solo, insomma di tenerlo impegnato il più possibile.
Per non prolungarmi troppo vi dico solo che il Girobio parte, Cece imbrocca la fuga giusta, mette la maglia per 6 giorni e termina al 6 posto in classifica generale. E la grossa sorpresa per lui è che attraverso l’interessamento di Gianluigi Stanga ha la possibilità di effettuare uno stage alla Liquigas per alcune gare di fine stagione.

Io però voglio sottolinearvi una cosa particolare che mi è rimasta impressa al Girobio 2009…quando Cece aveva la maglia molti atleti del gruppo erano contenti e credetemi non lo dico tanto per dire ……Cece era stimato da una buona parte del gruppo.

Finisce la stagione e per Cece arriva un’occasione particolare, un contratto con una squadra Continental tedesca – il Team NetApp – che ha un programma  di 5 anni e vuole arrivare al Pro-Tour.

Bello direte voi?...... si bello….ma quella era una decisione importante da prendere e penso che solo uno come Cesare Benedetti poteva accettare una sfida come quella. Squadra straniera con personale tedesco che parla inglese – nessun problema perché Cece parla perfettamente inglese, francese e come dice lui un po’ di tedesco; ritiro in Belgio al confine con la     Germania per la maggior parte della stagione e per molti sarebbe un problema perché con la fidanzata come si fa? …. Cece supera anche la lontananza e il sacrificio perché lui da anni è abituato, è fidanzato con Dorota una bella e brava ragazza polacca che corre in bici e studia all’università e appena può scappa in aereo per venire a trovare il suo Cece in Italia.

La cosa che mi fa sempre sorridere è che quando siamo andati per firmare il contratto sul lago di Garda, perché i dirigenti correvano in Italia, io ero il procuratore ma non parlavo  inglese e Cece che era l’atleta mi traduceva il tutto ahahahah…….bhe potrò anch’io avere dei difetti no?....

Comunque diciamo di si e firmiamo un contratto con la squadra continental per € 1.000,00 al mese…….non sono molti ma decidiamo insieme di avere fiducia nei dirigenti perché il loro obbiettivo è diventare squadra Professional nel 2011 e cosi è stato.
Cece però ci rimane male perché quando presentiamo la richiesta di tessera italiana ci viene rifiutata dalla Federazione Ciclistica Italiana……sapete avremmo potuto fare come fanno in molti, presentare un contratto falso con il minimo contrattuale richiesto dalla FCI , ma non è nel nostro stile e mandiamo giù il “rospo” senza nemmeno pensare di cambiare residenza  e per il 2010 Cece corre con la tessera tedesca , prende tutti i soldi concordati e svolge al meglio il suo lavoro di atleta e di gregario.

Vince anche una gara, corre in tutto il mondo e appena può torna a casa in Italia dal papà pensionato e la mamma maestra e il fratellino che come lui tifa Inter……..ma torna in Italia  e c’è sempre anche Dorota ad attenderlo all’aereporto!

Finisce l’anno e arriva il 2011 e per Cece c’è la riconferma del contratto e si decide per la firma perché la squadra come da programma passa nella categoria Professional ed è obbligata a stipulare un contratto minimo; si riesce finalmente ad avere il tesserino italiano, anche perché Cece ha sempre ottenuto risultati e supera i 40 punti richiesti….e per lui ci sono più soldi ma soprattutto è contento perché potrà quest’anno partecipare al Campionato Italiano in Sicilia.

Cece viaggia parecchio, parla con atleti di varie nazionalità, svolge bene il suo lavoro, ma sente la nostalgia dell’Italia ed il suo grosso desiderio è farsi notare e avere la possibilità di correre con una squadra italiana.

Prima del Campionato mi chiama e mi dice: cosa faccio vado?...Ros vanno a tutta e quanto mi costa? Facciamo due calcoli e poi vediamo. La mia risposta è secca; - devi andare perché è una buona vetrina per poterti far notare dalle squadre italiane e poi perché gli altri vanno forte, ma tu non sei da meno! Ogni tanto ragazzi bisogna eliminare il suo pessimismo. Ahahah
Parte da solo e arriva in Sicilia e fortunatamente mi dà una mano Scinto e la sua squadra che danno assistenza a Cece prima durante e dopo la gara…lui molla solo nel finale e si piazza in 16 posizione.

Da li in poi per lui ci sono stati tanti piazzamenti, tanti risultati e tante fughe in gare importanti..viene sempre ripreso  negli ultimi km ma non molla mai ed è questa la sua caratteristica….. Cece corre per passione con tanta grinta e mette in tutto quello che fa il 100 per cento, ops corre anche per soldi per carità, perché non sarebbe stato certamente uno di quelli che pur di non andare a lavorare…..corre gratis. Lui da sempre ha avuto rispetto della sua famiglia e dei suoi genitori ed ha sempre risparmiato per poter costruire il suo futuro……….ad oggi parla perfettamente anche il tedesco.

Avrei tante altre cose da raccontarvi su Cece ma concludo dicendo che 15 giorni fa abbiamo  deciso di firmare il contratto con il Team NetApp perché purtroppo il panorama ciclistico italiano era già al completo e mi sono accorta che la situazione sarebbe diventata ancora più difficile per via delle varie fusioni fra le squadre ……e lui invece di “sedersi” e riposare ci ha regalato una grossa soddisfazione in campo internazionale dietro a nomi di grosso calibro.

Ecco perché ho deciso di scrivere qualcosa di Cesare Benedetti perché forse avremmo più bisogno di storie vere dei nostri giovani che lottano per farsi spazio in questo mondo ciclistico che “gira al contrario” .

Ah gente…Cece è del 1987 e ha solo 24 anni compiuti il 3 agosto scorso…..ed è giovane…..perciò un grosso in bocca al lupo a tutti quelli come lui che fanno tanti sacrifici a volte non ripagati. E sono tanti!

Rossella Dileo
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COMMENTI
Ce ne sono...
16 settembre 2011 13:11 donromano
Per grazia ce ne sono, anche se non sembra, di ragazzi come Cece.
Hanno modi di pensare e di fare diversi da chi ha vent'anni più di loro, ma molto spesso hanno un cuore e una sensibilità che noi, 50enni ormai disincantati, abbiamo perso da tempo.
E' bello guardare un gruppo di ciclisti, e pensare che dentro ci sono ragazzi fatti così, a me fa bene.
Adesso parto, vado a guadagnarmi qualcosa, più contento, con una bella storia dentro al cuore.
Buon pomeriggio

Bella Storia
16 settembre 2011 15:28 Fra74
si...interessante...

Scusi Sig.ra di LEO, ma l'anno prossimo i fratelli SENNI correrarno tutti e due con VOI?!? Pacioni Luca, invece, mi sa di no....

sig di leo
16 settembre 2011 15:53 claudino
signora di leo complimenti,credevo che era un articolo...di elemosina invece gia firmato contratto complimenti a cesare e a lei bell articolo!un a ppassionato di ciclismo.

una grande persona e un grande amico!
16 settembre 2011 16:44 Dalaghi
il grande Cece, lo consco molto bene... non in ambito ciclistico, quello solo poco... ma umano sì!
siamo delle stesse zone del Trentino e l'ho conosciuto al Giro del trentino di due anni fa e da lì è iniziata grande amicizia e confidenza...
proprio una persona speciale con virtù rare: umiltà, semplicità, correttezza, ecc.... non montiamogli troppo la testa. hihihi
però devo dire che si merita tutto quanto lei ha scritto e così è uno sprone per continuare alla grande! Ce ne sono di perosne così e ce ne vogliono sempre di più di testimonianze semplici ed incisive come questa e da far consocere; in tutti i campi sportivi e non dallo ciclismo, al calcio ecc... ciao e continua così CECE!!

Quanti ! !
16 settembre 2011 17:13 piuomeno
Quanti,leggendo l'articolo avranno pensato:
Ma come, anch'io faccio tutto questo, magari non sarò altrettanto colto ma sacrifici...a uffa. Anzi, non percepisco neppure un rimborso degno di tale nome ed ogni tanto sono pure costretto a chiedere un aiuto ai genitori. Lontano da casa per la maggior parte dell'anno, le vittorie ed i piazzamenti sempre lontano dalle cronache locali per cui gli amici ed i tifosi sono quasi sempre all'oscuro dei risultati dei miei sacrifici.
Ah...avessi anch'io una Rossella Dileo!!.
Maurizio

16 settembre 2011 23:30 froome
Dopo aver letto questa bella lettera, aggiungerò ai miei corridori preferiti anche Benedetti. Seguo con attenzione e simpatia diversi corridori e mi fa piacere quando ottengono un buon risultato. Speriamo che dopo la vittoria nel G.P. Palombieres dello scorso anno, ne seguano altre. Forza Cesare.

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