CROSTIS. E' boom di turisti, e già si pensa al pedaggio

| 26/08/2011 | 12:17
È la montagna dell’estate carnica. Ma anche italiana. Il Crostis, dopo la delusione cocente per il mancato passaggio del Giro d’Italia all’ultimo istante, si è preso in questi tre mesi la rivincita. Come? Semplicemente ospitando ogni giorno centinaia di escursionisti da tutta Europa. Un assalto che deve essere regolamentato: così gli amministratori pensano già a istituire un pedaggio capace di generare introiti per la manutenzione della strada. Gli amanti del Crostis sono ciclisti, affascinati dalla salita e dalla Panoramica delle Vette; e poi escursionisti, attratti da sentieri e da un panorama mozzafiato. Oppure automobilisti e motociclisti. Tutta gente che ha letteralmente preso d’assalto la montagna. Che non è però pronta a riceverli. L’allarme viene lanciato dal sindaco di Comeglians, Flavio De Antoni e dall’organizzatore delle tappe friulane del Giro d’Italia, Enzo Cainero. Sono, senza paura di smentite, i padri del “miracolo Crostis”. Per anni hanno lavorato per fare accendere i riflettori su una gioiello poco conosciuto persino agli stessi carnici.

Eppure adesso, con i turisti che finalmente prendono d’assalto la montagna, più di quanto sarebbe accaduto se in maggio il Giro avesse affrontato l’inedita salita (incredibile), lanciano l’allarme. «I turisti sono arrivati - attacca Cainero - ma ora bisogna offrire servizi adeguati. Non è possibile che in tre mesi non sia stato ancora possibile istituire il senso unico sulla traversata o organizzare iniziative capaci di sfruttare l’arrivo degli escursionisti con benefici immediati per l’economia della zona».


Insomma, il Crostis è la classica gallina dalle uova d’oro, ancor di più in un momento dove i quattrini si tengono lontani dal turismo. Ma le uova d’oro nessuno le raccoglie. «Abbiamo già perso troppo tempo», tuona Cainero.


«Sono state fatte riunioni inutili, ma nulla è stato deciso. Noi siamo pronti al senso unico sulla Panoramica, i vigili di Ravascletto non sbloccano la situazione» spiega il sindaco di Comeglians, Flavio De Antoni, che, stufo di aspettare, ha convocato per domani alle 17 a Comeglians l’ennesimo vertice con sindaci di Ravascletto, Ovaro, Sutrio, Turismo Fvg, Carnia Welcome, Comunità montana (la cassaforte del miracolo Crostis per i denari investiti) e Provincia per sbloccare la situazione.

Perchè lassù, a quota duemila metri, la strada “scherza” con i dirupi e se, ad esempio, due auto si incrociano possono sorgere problemi. È già accaduto nei mesi scorsi con turisti che, dopo essere stati ammaliati dal panorama, si sono dovuti impegnare in pericolose manovre per districare gli ingorghi. Sull’orlo del dirupo. «Così si allontanano i turisti dalla montagna», aggiunge Cainero che domani solleciterà i Comuni di Comeglians e Ravascletto affincheè prendano in considerazione l’ipotesi di istituire un piccolo pedaggio per regolamentare l’accesso alla montagna e far cassa per garantire la complicata manutenzione della strada. Due-tre euro, non di più, s’intenda. Ma i centinaia di ciclisti, che da tutta Europa quest’estate hanno scalato il Crostis, chiedono almeno una cosa: il senso unico sulla direttrice Tualis-Ravascletto. Scendere a perdifiato dalla discesa verso Ravascletto e trovarsi dinanzi un’auto non è il massimo della vita. È davvero troppo complicato?


da www.messaggeroveneto.it

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COMMENTI
Geniale!
26 agosto 2011 15:15 FrancoBui
E questi geni peensano che a «generare introiti per la manutenzione della strada» debba essere il pedaggio pagato dai ciclisti? Ma lo sanno che su nessun passo alpino i cilcisti pagano? F. BUi

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