Sono giorni di intenso lavoro in casa Gruppo Sportivo Sabina per preparare la 35esima edizione del Trofeo Internazionale Bastianelli per élite ed under 23 sulla distanza di 145 chilometri in programma domenica 7 agosto 2011.
Fulcro dell’unico e atteso evento che caratterizza il mese di agosto è la città di Atina (Frosinone) sede di partenza e arrivo di un tracciato nervoso che si snoda su e giù per la Valle di Comino, la Perla della Ciociaria.
Oltre ad Atina, i comuni interessati al passaggio della corsa saranno Villa Latina, Alvito, Vicalvi, Posta Fibreno, Fontechiari, Casalvieri, Gallinaro, Settefrati (un gradito ritorno dopo 20 anni), San Donato in Val Comino e Picinisco. In tutti i paesi attraversati saranno posti dei traguardi volanti (ben quattro ad Atina) che renderanno più avvincente e viva la corsa. I rispettivi sindaci hanno colto l’occasione per sottolineare l’importanza di questa gara non solo sotto l’aspetto sportivo ed agonistico ma anche come veicolo di promozione della valle, mettendone in risalto le bellezze naturali che non possono lasciare indifferenti gli amanti del verde e della tranquillità.
Il percorso è articolato in cinque giri con andamento altimetrico sensibilmente diverso. Il primo potrebbe essere considerato quasi come pianeggiante, mentre il secondo risulta molto più accidentato con tre salite non lunghe (Gallinaro, Settefrati e San Donato in Val Comino dove sono posti i tre gran premi della montagna). Poi il classico circuito finale di circa 9 chilometri tra Atina, Sabina e Ponte Melfa da ripetere 3 volte che potrebbe appesantire ancora di più le gambe degli atleti dopo i continui “mangia&bevi”, i gran premi della montagna della fase centrale e i cinque passaggi sulla salita di Atina.
La corsa è stata sempre onorata dalle migliori squadre dilettantistiche italiane e dalle più accreditate squadre nazionali europee che scenderanno nella Valle di Comino per contendersi ed aggiudicarsi gli ingenti e cospicui premi (premi extraclassifica, traguardi volanti, gran premi della montagna e premi federali) messi a disposizione degli atleti dalla Società Organizzatrice e l’ambito “Trofeo“, trampolino di lancio per il passaggio al professionismo.
A due settimane dalla manifestazione, alcune squadre italiane e straniere hanno già assicurato la loro presenza. Saranno della corsa il Team Palazzago, la Delio Gallina Inox Tonoli, la Mantovani Cycling Fontana, la Futura Team Matricardi, la Gragnano Sporting Club, la Scap Foresi Prefabbricati, la Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano, la Monturano Civitanova Cascinare, la Carbonio Gomme, la Vega Prefabbricati Montappone, la Marco Pantani-Caffè Mokambo, l’Aran-D’Angelo&Antenucci, il Team Sudtirol, il Team Jayco Ais Australia, la Gruppo Lupi Sanmarinese, il Team Loborika, la nazionale russa e il Team Radenska.
ALBO D’ORO
1977 Antonio Pannone; 1978 Franco Grossi; 1979 Vincenzo Tagliente; 1980 Francesco Cesarini; 1981 Antonio Marchionne; 1982 Raffaele Mollica; 1983 Claudio Visci; 1984 Paolo Casconi; 1985 Davide Bracalè; 1986 Vittorio Barlocci; 1987 Davide Brotini; 1988 Daniele Bruni; 1989 Biagio Scarpato; 1990 Ezio Missori; 1991 Stefano Dante; 1992 Romualdo Apicella; 1993 Samuele Schiavina; 1994 Oscar Ferrero; 1995 Gianluca Vezzoli; 1996 Fabio Sacchi; 1997 Claudio Ainardi; 1998 Gianluca Tonetti; 1999 Antonio Varriale; 2000 Gianluca Fanfoni; 2001 Massimiliano Martella; 2002 Vladislav Borisov (Russia); 2003 Jorg Strauss (Svizzera); 2004 Moises Aldape Chavez (Messico); 2005 Davide Torosantucci; 2006 Rocco Capasso; 2007 Francesco De Bonis; 2008 Peter Kennaugh (Gran Bretagna); 2009 Radoslav Rogina (Slovenia).
Così nel 2010: 1°Carmelo Consolato Pantò; 2° Kristijan Durasek (Croazia); 3° Henry Frusto
CENNI STORICO-GEOGRAFICI SULLA VALLE DI COMINO
Il nome di questo angolo di paradiso risale alla città di Cominium, di cui Tito Livio narra la distruzione nel 293 a.C, durante la terza guerra sannitica, che opposero per lungo tempo i Romani ai Sanniti (Livio, X, 39). Anche se in nessuna epigrafe di epoca romana rinvenuta nella zona appare il nome della città, nel Medioevo l'intera valle era già denominata Comino nei documenti, e con questo nome è presente negli scritti di Flavio Biondo e Leandro Alberti.
Il nome è sempre sopravvissuto nell'uso popolare, e compare nella denominazione ufficiale di San Donato Val di Comino e della comunità montana "Valle di Comino". Nell'antichità il centro più importante era Atina, sede della omonima prefettura romana, la cui antichissima origine è attestata anche dal passo dell'Eneide in cui è enumerata, con l'appellativo di potens Una delle cinque città del Lazio che preparano le armi per la guerra di Turno contro Enea (Publio Virgilio Marone, Eneide, VII, 630). Con i suoi castelli, che corrispondono quasi perfettamente agli attuali paesi cominensi (Atina, Belmonte Castello, Villa Latina, San Biagio Saracinisco, Picinisco, Settefrati, San Donato Val di Comino, Gallinaro, Alvito, Vicalvi, Campoli Appennino, Casalvieri, Casalattico, Fontechiari, Posta Fibreno), la valle appartenne al ducato longobardo di Benevento, al principato di Capua, alla contea di Aquino, alla contea dei Marsi, fino a far parte del Regno unificato dai Normanni, come contea e poi ducato autonomo di Alvito, centro che nel frattempo era venuto crescendo di importanza. Del Regno di Napoli o Due Sicile seguì il destino; subito dopo l'unificazione risorgimentale fu teatro di importanti azioni di resistenza antiunitaria (il cosiddetto brigantaggio, che era stato presente anche nel corso della guerriglia controrivoluzionaria durante l'invasione francese giacobina) e fece parte della provincia di Caserta, rimanendo campana fino al 1927, anno in cui fu incorporata nella nuova provincia di Frosinone, nel Lazio. La Valle di Comino fu a lungo comunque sotto l'influenza dei grandi monasteri benedettini dell'Abbazia di Monte Cassino e di San Vincenzo al Volturno, che ne disegnarono il profilo religioso e culturale.
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