TOUR. In Francia si parla una sola lingua: l'inglese
| 03/07/2011 | 19:05 «This is a fantastic start of the Tour». Questa è una fantastica partenza del Tour, va detto rigorosamente in inglese però, perchè oggi, nei 23 chilometri attorno a Les Essarts, le squadre anglosassoni hanno dominato. Nei primi sei posti le quattro americane, l’inglese Sky e la multinazionale lussemburghese Leopard, gruppo nel quale la lingua ufficiale è proprio l’ingelse. «This is a fantastic start- ripete in estasi Jonathan Vaughters, team manager della vittoriosa Garmin-Cervelo -. E’ dalla preparazione che sogno di vincere questa prova e ancora non mi rendo conto di esserci riuscito. I ragazzi sono stati eccezionali, hanno seguito l’unica regola che ho posto loro alla lettera: nessun egoismo. Credo infatti che una vittoria egoista non sia nulla, e che siano i trionfi come questi a far emergere il valore di un gruppo. Se stasera si festeggia? Sicuro, un mezzo bicchiere di champagne ai ragazzi, una bottiglia e mezza a me… Hushovd in maglia gialla? Anche questo è un grande successo, ma per me poca cosa in confronto alla gioia per questa vittoria fortemente voluta».
«This is a fantastic start - ecco Cadel Evans, secondo con la sua BMC e terzo in classifica a un solo secondo da Hushovd -. I ragazzi sono andati fortissimo, e se a due terzi della prova non avessimo perso Marcus Burghardt, uno dei nostri migliori cronoman, magari ci avremmo messo quei quattro secondi in meno che ci avrebbero fatto vincere. Dopo la gara di oggi sono molto fiducioso anche per le prestazioni in salita dei miei compagni».
«This is a fantastic start - e questo è Bradley Wiggins, leader della Sky, seconda a pari merito con BMC -. Ho corso in tante squadre affifatate, ma quello che succede in questa è quasi irreale: siamo tutti amici e uniti nel cercare di raggiungere assieme gli obiettivi. Sono felice anche perché abbiamo ricacciato ancora più indietro Contador e altri favoriti».
«This is a fantastic start - non può mancare Levi Leipheimer, sesto a dieci secondi con la sua RadioShack -. Sono molto contento, e anche se volevamo vincere dobbiamo essere soddisfatti per come siamo andati. Era una crono molto veloce e fra noi tutto è filato liscio. Se Armstrong fosse ancora qui con noi ci avremmo messo dieci secondi in meno e avremmo vinto».
L’inizio è stato fantastic, speriamo almeno che a Parigi, quando si commenterà la fine, potremo aggiungere la vocale “a”…
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