TOUR. I segreti della prima tappa

| 02/07/2011 | 09:16
Oggi pomeriggio Alex Zulle non guarderà il Tour, questo è sicuro. L’ex campione svizzero avrà sicuramente ancora bene impresso nella sua memoria il Passage du Gois, lingua di terra da dove prenderà il via il 98° Tour de France, perché proprio laggiù ha perso le speranze di vincere la Grande Boucle 1999, quella che è poi diventata la prima dell’era Armstrong.
Allora lo svizzero era il favorito numero uno di una corsa senza Pantani, Ullrich e Jalabert, ma già alla seconda tappa si ritrovò sul groppone, proprio per una caduta sul Gois, più di sei minuti di ritardo da Lance Armstrong, dando così di fatto inizio all’epopea del texano.
Oggi nessuno dovrà preoccuparsi perché su questa lingua di terra, che collega l’isola di Noirmoutier al continente e che due volte al giorno viene sommersa dalla marea, è in programma solo una suggestiva passerella prima della partenza ufficiale della corsa.
Sono poi in programma una sessantina di chilometri sulla costa dell’Oceano Atlantico fino a Les Sables d’Olonne, sede di partenza e di arrivo della Vendeé Globe, gara in barca a vela che prevede la circumnavigazione in solitario del globo. A quel punto si svolta verso l’interno e ha inizio la marcia di avvicinamento al momento decisivo per la vittoria di tappa e per l’assegnazione della prima maglia gialla del Tour 2011: l’ascesa verso Mont des Alouettes. Infatti gli ultimi 2200 metri di questa atipica, per la tradizione della Grande Boucle, prima tappa in linea avranno una pendenza media del 4,7%, come a dire: vade retro sprinter puri, largo ai forti e coraggiosi.
Fra questi il favorito numero uno sembra essere Philippe Gilbert, un pensierino lo hanno fatto anche l’ex campione francese Voeckler della Europcar, il cui secondo sponsor è la Vandea, e Alexandre Vinokourov. Magari poi qualche uomo veloce tiene, e vengono in mente Hushovd, Boonen e Ventoso, magari ci prova Cancellara. Fra gli italiani potrebbe essere il giorno di Damiano Cunego, che ha buone possibilità di riportare, almeno per un giorno, la maglia gialla in Italia due anni dopo Rinaldo Nocentini.
Qualsiasi cosa succeda, sull’ascesa finale ci sarà divertirsi, e non c’è nulla di certo. Anzi, qualcosa sì, Alex Zulle oggi pomeriggio non guarderà la tappa.

dal Passage di Gois, Francesco Cerruti
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