TRICOLORE. Moser: «Che ricordi, Aci Catena e la Sicilia»

| 22/06/2011 | 08:59
“Il percorso è duro. Arriveranno in pochi, come trentadue anni fa”. Firmato Francesco Moser.
Domenica il campione di Palù di Giovo ha compiuto sessant’anni e rivissuto i momenti più belli della sua memorabile carriera, certificata da 273 vittorie che lo rendono l’italiano migliore di sempre e il terzo della classifica assoluta, alle spalle di Eddy Merckx e Riik Van Looy. Difficile pensare che non abbia lasciato il segno anche in Sicilia. Nell’album dei ricordi appare dunque il 1979.
In quel Giro d’Italia, il trentino si vide strappare, nella cronoscalata di San Marino, la maglia rosa da Beppe Saronni. Vinse in totale tre tappe, ma a Milano si dovette accontentare del 2° posto, a 2’09” dal novarese.
L’occasione per l’immediata rivincita si presentò al campionato italiano di Aci Catena, sullo stesso tracciato che sabato prossimo mette in palio il titolo 2011 dei professionisti. “Fu una gara molto difficile - ricorda Moser -. Dovevo riscattare la sconfitta del Giro e la corsa si accese nei primi km. Faceva un caldo asfissiante e i passaggi verso Trecastagni scremarono il gruppo. In volata mi imposi su Battaglin. Al traguardo arrivammo in quattordici, e tra questi, c’erano un paio di miei gregari”.
Il feeling con l’isola non si ferma però a quel giorno. Lo “sceriffo” inserì nel palmares personale anche la quarta tappa del Giro d’Italia 1976 (Cefalù-Messina), tre Giri dell’Etna (dall’84 all’86), la quarta frazione della Settimana Ciclistica Internazionale del 1986 (Porto Empedocle-Marsala) e due edizioni del Trofeo Pantalica (’76 e ’83), la corsa che avrebbe dato origine nel 1977 alla storica rivalità con Saronni.
“Non dimenticherò personaggi come Turi D’Agostino - racconta –-. Ideò un semplice circuito per commemorare il povero Santisteban (lo spagnolo morto ad Aci Sant’Antonio durante la prima tappa del Giro 1976) e poi riuscì a coinvolgere il movimento, organizzando corse uniche come il Giro dell’Etna”.
Sui possibili protagonisti di sabato, Moser non ha dubbi: “Il dislivello, la distanza e il clima faranno molta selezione. Difficile pensare a qualche sorpresa. La corsa è congeniale a Visconti e Nibali. Saranno motivati, correndo in casa. Cunego è però il favorito numero uno. E’ andato forte in Svizzera e adesso avrà una settimana per recuperare. Arriverà nelle condizioni ideali ad Aci Catena”.
Ieri i due siciliani hanno concluso senza grossi acuti un buon Giro di Slovenia. Il veronese della Lampre è stato invece beffato a cronometro nell’ultima tappa del Giro di Svizzera dallo statunitense Leipheimer che lo ha scalzato dalla vetta della generale per soli 4”.

dal Giornale Di Sicilia    
A cura di Giuseppe Scordo
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