| 04/05/2011 | 17:25 Il Comitato Direttivo dell'Uci ha approvato oggi alcune modifiche al Regolamento che hanno lo scopo di vietare e sanzionare il ricorso a iniezioni di medicinali (o altre sostanze) senza una chiara indicazione medica. Questa iniziativa, denominata «No Needle Policy», dà concretezza alla volontà dell'Uci di proteggere la salute dei corridori, di garantire le medesime condizioni per tutti e di lottare contro il doping. Il regolamento vieta il ricordo ad iniezioni di medicinali o di sostanze senza indicazione medica, che hanno lo scopo di migliorare artificialmente la performance ed il recupero /vitamine, zuccheri, enzimi, aminoacidi, antiossidanti eccetera). La misura vuol salvaguardare la salute degli atleti e porre fine ad una pratica di cui si abusa troppo spesso. Con questa decisione l'Uci vuole: - eliminare le perfusioni e le iniezioni senza indicazione medica perché costituiscono una porta aperta sul doping - incoraggiare il recupero fisico naturale respingendo il ricorso automatico alle iniezioni - offrire ai medici i mezzi per resistere alle pressioni dei corridori o del loro entourage, che reclamano trattamenti ingiustificati, in rispetto all'articolo 6.3 del Codice Medico del Movimento Olimpico La violazione delle nuove disposizioni porterà a comminare sanzioni a carico del corridore, del medico e alla squadra di appartenenza. Il via alla campagna «No Needle Policy» è la conclusione di un percorso iniziato nel novembre 2010 con le discussioni in seno alla Commissione Medica dell'Uci e alla presentazione dell'iniziativa ai medici delle formazioni professionistiche avvenuta lo scorso 4 marzo. L'Uci ha fatto in modo di introdurre questa novità prima del via del Giro d'Italia che scatta da Torino sabato 7 maggio.
I corridori devono andare forte, fare salite mostruose, trasferimenti di 200 km. dopo una tappa e se non vanno a pane e acqua vengono considerati dei delinquenti.
Ci sarebbe un rimedio, fermarsi e mandare Petrucci, Torri e diversi giornalisti a quel paese.
Ettore Guatelli
4 maggio 2011 19:48ciano90
sarebbe bene distinguere vitamine, zuccheri, enzimi, aminoacidi, antiossidanti eccetera dal doping, sapere ciò che fa bene e ciò che fa male e allora decidere. Per intramuscolo o per via orale poco cambia a parte il fatto che intramuscolo entrano direttamente in circolo. Poi se parliamo di etica allora nemmeno gli integratori per via orale andrebbero presi. Ma basta ipocrisia!
4 maggio 2011 20:29pericle
uci che inteligenza ... andate voi a fare un giro d'italia senza integrazioni .... sicuramente si salvaguarda la salute con le nuove disposizioni ....secondo mè è il contrario .... ridicoli !!
eh già...
4 maggio 2011 20:38dega
...per il prossimo anno si sta già pensando di togliere il rifornimento a metà percorso e vietare il Gatorade...
La "campagna-farsa" dell'UCI
4 maggio 2011 21:00Bartoli64
La siringa è solo uno strumento per la somministrazione di medicinali che però, col tempo, è stata sempre più associata al doping sino ad essere addirittura utilizzata quale simbolo del doping stesso.
L’UCI, però, per tentare di far recuperare un minimo di credibilità a questo sport, lancia questa “campagna-farsa” che ha davvero del paradossale.
Chissà cosa ne pensano in merito i medici sportivi, probabilmente si faranno un’amara risata per l’ennesima (ipocrita) presa di posizione dell’UCI e continueranno a somministrare ai loro corridori composti vitaminici ed altri farmaci non-dopanti per bocca.
Anche il mio medico (professionista di chiara fama e persona di un’onestà esemplare) ha sempre affermato che ad un motore “da corsa” non puoi dare l’olietto del benzinaio e che quando servono (sulla base di elementi clinici) è necessario somministrare all’atleta tutti i principi attivi (vitamine, acido folico e ferro) di cui ha bisogno, ciò in ragione della eccezionale quantità di lavoro che produce rispetto ad un soggetto normale e che non possono essere re-integrati con una corretta alimentazione in beve tempo.
Però, vuoi mettere? Vietando a tutti l’uso delle siringhe ora l’immagine è tutelata!
Ma pensa te a chi è in mano il ciclismo mondiale!!
Bartoli64
p.s. se il Dr. Torri andasse “a quel paese” i già tanti delinquenti che operano nel ciclismo (e ce ne sono ancora tanti come dimostrano le recentissime cronache di questi giorni) continuerebbero, con ogni probabilità, a perpetrare i loro traffici milionari nella più completa tranquillità, qualcuno ci ha mai pensato?
A QUEL PAESE (perciò) SARA’ MEGLIO CHE CI VADA QUALCUN ALTRO!!
x ciano90
4 maggio 2011 21:19trentiguido
Complimenti per l'intervento molto professionale e che condivido al 100%. Peccato che causa l'informazione che arriva alla gente solo appassionata parlare di integrazione è TROPPO!!!! Qui si dovrebbe fare vera informazione!!! Ora faccio un esempio limite ma purtroppo veritiero....un calciatore se và in campo con un'infiltrazione di cortisone per sopportare il dolore ma giocare una partita importante dalla stampa e tifosi è considerato un eroe, un ciclista prende 2 anni di squalifica!!! Forse c'è qualcosa che non và?! E ho fatto esempio dei calciatori solo per far capire che non me ne vogliano non è colpa loro!!!!! guidotrenti.it CAMBIARE REGOLE E UGUALI PER TUTTI!!!!!!!
giusto
5 maggio 2011 09:14devis
Sono assolutamente daccordo con Guido!!!regole uguali x tutti...e di stamattina la dichiarazione di reja(ALLENATORE DELLA LAZIO) su sky,che vuole a tutti i costi che i medici rimettano in piedi in qualche modo un giocatore per averlo domenica in campo!!!se fosse un ciclista verrebbe distrutto!!
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Ci sarebbe un rimedio, fermarsi e mandare Petrucci, Torri e diversi giornalisti a quel paese.
Ettore Guatelli