
DALLA Tac effettuata al Cto di Careggi sono arrivate confortanti notizie in merito alle condizioni del ventiduenne Alexandru Gradinaru Bigua, il corridore di nazionalità rumena ma residente da tempo in Umbria a Petrignano, in forza al plurivittorioso team empolese della Hopplà Truck Valdarno, vittima di una rovinosa caduta lungo la discesa da Reggello a Leccio in occasione del 51° Gran Premio Montanino per elite under 23. Se non interverranno fatti nuovi trascorse 48 ore dall’incidente, come ci ha detto il team manager della squadra, il fiorentino Leonardo Gigli, Gradinaru potrà essere dimesso dall’ospedale fiorentino dove fu trasportato dall’elisoccorso fatto intervenire in Valdarno presso il campo sportivo di Matassino, dopo l’incidente durante la gara reggellese. Quanto successo in occasione della competizione di martedì a Montanino, e che segue altri casi analoghi avvenuti in Italia con incidenti e sospensione temporanea delle gare, pone un interrogativo ai dirigenti del ciclismo e agli organizzatori di manifestazioni ciclistiche. Alle gare occorre la presenza in servizio di due medici? Tutto questo anche alla luce del fatto che molte volte sono già due le ambulanze di scorta che garantiscono il servizio sanitario e la presenza di due medici permetterebbe in caso di incidente che richiede la presenza e assistenza del medico all’atleta incidentato come nel caso di Gradinaru, di non bloccare la corsa essendoci appunto l’operatività dell’altro dottore.
Antonio Mannori