Gazzetta di Modena. Riccò corregge il tiro: mai dire mai...

| 15/03/2011 | 09:43
Riccardo Riccò ritrova la parola e scatena un putiferio. Ma il giorno dopo l'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il Cobra fornisce una versione differente su un suo possibile futuro nel ciclismo vincolato, però, ai verdetti dei tribunali ordinari e sportivi.  «Mai dire mai e mettere limiti alla provvidenza. Per ora non se ne parla, ma si vedrà strada facendo». «Il barista? In attesa di vedere come andrà a finire questa storia dovrò darmi da fare, ma preferirei lavorare nel mondo del commercio».
Queste le due dichiarazioni che modificano la versione di Riccò rispetto a quelle rilasciate alla "Rosea" alla quale aveva detto: «Mai più ciclismo, è un mondo che mi fa vomitare. Tutti mi hanno già condannato, lo farà anche il Coni».
Siamo saliti a Serramazzoni dove Riccardo Riccò se ne sta rintanato insieme alla famiglia. Il suo atteggiamento non è ostile, ma cerchiamo di rendere il clima più congeniale parlando di ciclismo sportivo. Si è appena conclusa la tappa di Chieti della Tirreno Adriatico vinta da Scarponi: «E' un mio amico e va forte: lo ha dimostrato».  Rotti gli indugi, tocchiamo i nervi scoperti.  
Hai chiuso definitivamente col ciclismo o, se i tribunali lo permetteranno, c'è ancora una porta aperta?  
«Mi prendi in contropiede. Adesso, o meglio allo stato attuale, direi che non esiste la possibilità, ma non si possono mettere limiti alla provvidenza. Si vedrà strada facendo. Mi rendo conto, però, che se un giorno dovessi rientrare ne sentirei delle belle».  La sensazione è che Riccò si renda conto della sua situazione, ma che in fondo coltivi una piccola speranza di evitare la radiazione.  
Quando pensi che ci sarà il chiarimento sulla tua vicenda?  
«Come faccio a saperlo. Prevedo che i tempi saranno decisamente lunghi».  Riccò evita di tornare sulle polemiche con i medici che l'hanno assistito al momento del ricovero in cui ha rischiato la vita per il blocco renale che sarebbe stato provocato da un'emotrasfusione che lui nega, ma sulla quale c'è un'inchiesta in corso della Procura di Modena.  
Hai rischiato la vita, adesso come ti senti?
«Fisicamente sto bene - precisa Riccò appesantito di qualche chilo -, sono tornato alla routine di tutti i giorni e ho ricominciato anche ad andare in bicicletta. Sono quindici anni che il mio lavoro è pedalare e ora, non avendo altre attività da svolgere, vado in giro con i miei amici cicloamatori. Le mie giornate girano tutte attorno alle uscite in bici e al tempo dedicato alla mia famiglia».
Come sarà il tuo futuro?
«Dovrò pure fare qualcosa in attesa che tutta questa situazione venga chiarita. Ammetto, però, che più che il barista vorrei entrare nel mondo del commercio».

da La Gazzetta di Modena del 13 marzo
a firma di Bruno Ronchetti

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COMMENTI
Lavoro alternativo
15 marzo 2011 10:23 memeo68
Qualcuno aveva paura che questo qua potesse cadere in depressione e fare la fine del povero Pantani. State tranquilli, ha una tale faccia cme il deretano che non esiste pericolo. E visti i suoi repentini dietrofront su ogni argomento mi ricorda tanto il suo mentore Simoni che ogni volta che ne sparava una grossa, e capitava molto spesso, il giorno dopo ritrattava e diceva il contrario. Gli dò un consiglio, visto la faccia che si ritrova lo vedrei benissimo in politica

Politica
15 marzo 2011 11:52 Andy77
In politica prendono tutti. Chissà cosa direbbe Pannella?

espiare la pena...non basta!!!
15 marzo 2011 12:19 fischio
Si dice ke una volta espiata la pena ogni cittadino torna ad essere "onorevole" come tutti gli altri.
Io non sono convinto che basti espiare per avere coscenza e fedina pulita.
Ci vuole un gesto forte, alla luce di quanto succede e non succede (vedi calcio ndr).
Abbiamo bisogno di un ciclismo pulito e di aria pulita. Sono convinto che una persona che ha barato nello sport barerà anche nel commercio...e nella vita!E' solo la mia modestissima opinione.

vergogna
15 marzo 2011 12:52 luca65
ma per favore.....ti prego Riccardo stai lontano dal ciclismo....hai già fatto abbastanza
Luca Asteggiano

Ha ha ha Italiani vi da fasditio vi sarebbe stato bene che fa la fina di PANTANI vergogna SEITE voi
15 marzo 2011 14:51 RM
In ITALIA la parola vergogna non la sconocette per niente a ragione RICCO Si po deve corre alla faccia vostra un gruppo sense vergogna che Si per mete di condannare e loro fanno peggio .
Voi I giutizialisti di questo Bolg non siete nessuno come la procura non ha niente contro di lui Sara asolto e il coni dovra asolvere anche loro perche Anno niente solo bla bla bla della stampa e del sistema corroti che anno voluto eliminare perche scommodo l ideal sospetto e altri fanno come gli pare ,bravo RICCO a presto sei n1 in salita con CONTADOR ce una notizia in SPAGNA che dice un TEAM pro tour SPAGNOLO fa DELLE tutto per avert per la VUELTA ha h ache rizzadeer tutti questi buffoni che ti anno condannato .bravo CAMPEON

ignorare
15 marzo 2011 14:51 ldecosola
possibile che che ci dovete affogare sempre di notizie riguardanti questi personaggi? ignoriamoli!!!! aggiornateci magari di ragazzi seri anche se poco vincenti.

Si ai ragione di tornare bravo sei il piu forte in salita corragio
15 marzo 2011 16:15 Francoss
Per RM sono d accordo con te e un mondo Falso specialmente in questo sport ,nel gruppo nessuno e pulito dunque perche non RICCO sono tutti tornati piu forte di prima.
Basso .Vino.Scarponi.Di luca la lista e lunga FORZA RICCO peccato che non podrai essere al GIRO ma spero che stai alla VUELTA .

vincent
15 marzo 2011 17:38 luca65
io la VERGOGNA la riconosco e mi firmo....prova a chiedere a qualcuno che è stato senza lavoro alla Saunier Duvall e poi ne riparliamo...
Luca Asteggiano

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