
Da quando aveva sette anni voleva correre . Il sogno si è concretizzato quando di anni ne aveva nove. "Adoro il ciclismo - racconta Andrea Corti, neo under 23 della Palazzago Elledent MCipollini-. E spero di diventare un giorno professionista". Scuola e ciclismo sono la vita di Corti, 18 anni di Rogeno una cittadina del lecchese dove prima di lui altri ciclisti hanno fatto fortuna come Aristide Ratti, Gabriele Bosisio e Matteo Pelucchi tutti passati nella massima categoria. Adesso c'è il giovane Corti che rincorrere il sogno di vivere grandi emozioni. "Ci provo ma c'è di mezzo il diploma di Termoidraulica che spero di ottenere a fine giugno. Poi, giù la testa con il ciclismo fino a ottobre. Grazie alla Palazzago e al direttore sportivo Olivano Locatelli avrò la possibilità di crescere e imparare molto in questa mia prima esperienza tra i dilettanti". Corti è ciclisticamente cresciuto all'Unione Ciclistica Costamasnaga La Piastrella, con cui ha trascorso tutta la trafila giovanile dalla categoria Giovanissimi agli Allievi vincendo, tra l'altro, la classica in linea Bollate-Ghisallo. Quindi juniores dapprima con la Ciclisti Monzesi e lo scorso anno con la Brugherio Sportiva: "E' stato il mio anno migliore, ho vinto a Lurago d'Erba, sono andato bene a cronometro e alla Tre Giorni Orobica a tappe mi sono classificato al quinto posto. Si, una bella stagione che mi ha permesso di cogliere delle belle soddisfazioni e ritrovare il gusto di andare in bicicletta. Nel 2010 è filato tutto liscio, quindi spero di essere sorretto anche da quest'anno da una buona stella". Con l'ultima annata sicuramente positiva, dove ha dimostrato ampi margini di miglioramento, per Andrea Corti ora arriva il difficile: confermarsi nella categoria degli Under 23 e fare un ulteriore salto di qualità. "Lo so, sarà dura ma il ciclismo è questo, uno sport di rinuncie e grandi sacrifici. Finora ho messo assieme 1500 chilometri in allenamento e a metà febbraio inizierò il ritiro collegiale a Santa Severa un piccolo paese balneare nei pressi di Roma. Sento in me una grande spinta di voler incomiciare bene la stagione e di poter contare sull'esperienza dei miei nuovi compagni di squadra". Se penso a vincere? "No, penso a prendermi il diploma, a correre bene e imparare tutto quello che si può". Pronto a mettersi in gioco, Andrea Corti che in quel di Rogeno è sostenuto dal padre Oreste, impiegato al comune di Oggiono, dalla madre Monica (assistente sociale) e dalla sorella maggiore Elisa che per diletto ha scelto la Pallavolo. Intanto studia e si affida sempre al proprio estro.
da Il Giorno a firma Danilo Viganò
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