Vaughters: la mia Garmin Cervelo, forte su tutti i terreni

| 28/01/2011 | 16:54
Ricomincia da quattro Jonathan Vaughters, con la sua Garmin-Cervelo. Quattro come le vittorie già conquistate dal team: il campionato australiano con Jack Bobridge e due tappe e la classifica finale del Tour Down Under con Cameron Meyer, primo leader dell'anno del circuito ProTour.
"È una stagione iniziata come meglio non avrebbe potuto. La nostra squadra, già ottima l'anno scorso, ha aggiunto alcuni reduci del Team Cervelo, che ha chiuso i battenti e ha deciso di affiancarci pur di rimanere nel ciclismo che conta. Con Hushovd e Haussler al fianco di Farrar penso di poter dire, senza timore di essere smentito, di avere la migliore squadra per le corse di un giorno".
Proprio la convivenza di queste tre star non potrebbe, alla lunga, rappresentare un problema per voi?
"Non credo, sono tre grandi professionisti e ognuno conosce alla perfezione il suo ruolo. Faccio l'esempio della Sanremo: poniamo che Gilbert attacchi sul Poggio, in quel caso Haussler lo seguirebbe. A quel punto o se la giocano, o vengono raggiunti da una dozzina di corridori, fra i quali Thor dovrebbe essere il più veloce, o da un gruppo più ampio, nel quale ci sarebbe Farrar, che a quel punto diverrebbe il nostro uomo per lo sprint".
Nelle corse a tappe, nelle quali a prima vista sembrate più fragili, avete invece ben figurato, con Vande Velde e Hesjedal negli ultimi Tour.
"Christian e Ryder valgono entrambi la top ten al Tour, per il Giro puntiamo forte su Le Mevel, e non dimentichiamoci di Dan Martin e Danielson".
Capitolo giovani: Bobridge e Meyer sembrano essere solo la punta dell'iceberg.
"Cameron è, fino a nuove corse, il numero uno del mondo, Jack è già un signor corridore che ha solo bisogno di maggiore continuità. Oltre a loro per quest'anno vi consiglio di seguire Kreder, e per quelli a venire Talanski, secondo all'Avenir l'anno passato".
Per chiudere, le due corse che sogna di vincere in questa stagione.
"Domanda facilissima: la Roubaix con Thor che arriva al velodromo a braccia alzate in maglia iridata e la cronometro a squadre del Tour".

da Girona, Francesco Cerruti

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