Doping, due anni di squalifica per Michele Maccanti

| 17/12/2010 | 18:50
Il Tribunale Nazionale  Antidoping, pressieduto da Francesco Plotino, in merito al procedimento disciplinare a carico di Michele Maccanti, afferma la responsabilità di Maccanti in ordine all’addebito disciplinare ascrittogli e, visti gli artt. 2.1, 2.2, 10.2 del Codice WADA, e 2.11 delle Norme Sportive Antidoping, gli infligge la sanzione della inibizione per 2 anni, con decorrenza dal 14/07/2010 e scadenza al 13/07/2012, a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN, alle DSA, ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti e al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti Enti sportivi.
Il Collegio ha ritenuto, obbligatoria ex lege, l’invalidazione automatica del risultato ottenuto dall’atleta Maccanti nella competizione svoltasi ad Occhiobello in data 15 maggio 2010, ai sensi dell’art. 9 del Codice WADA e di quelli successivi al prelievo del 15 maggio u.s., ai sensi dell’art. 10.8 del Codice WADA.

da coni.it
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COMMENTI
Brutta
17 dicembre 2010 19:12 Fra74
Brutta disavventura per la Maratona delle Dolomiti..con vincitore..il...;-)

FIGURACCIA ALLA MARATONA
17 dicembre 2010 21:26 stc
Certo che vedersi per un intera diretta un dopato con una telecronaca spesa per niente da Martinello e Fabbretti non è stata una bella figura.
Mi chiedo, ma cosa se ne fanno 10.000 partenti di vedere 100 nomi chiacchierati lì davanti magari anche onorati e ospitati. Ma lasciamoli a casa cosa ne facciamo, non spendete ore di ripresa per questi cretini, molto meglio storie vere che in mezzo al gruppo ci sono o ex atleti che fanno la gara per piacere e non per un agonismo troppo chiacchierato. W la dolomiti ma con atleti certificati da un codice etico.

Ahhhhhh
17 dicembre 2010 22:02 ev
Mah spiegatemi che senso ha la gran fondo con una classifica, a vincere (vincere è una parola grossa) sono quasi tutti degli ex falliti, che si fanno per imporsi in queste manifestazioni, è penoso vederli arrivare a braccia alzate come se avessero vinto chissà cosa.
Le gran fondo debbono ritornare quelle che erano 30 anni fà (quando sono iniziate) una sana giornata in bicicletta con tutti i servizi a disposizioni e con i ristori a pane e mortadella (ora si và di integratori)

Partenza alla francese
18 dicembre 2010 04:02 LorenzoFiuzzi
Le granfondo devono avere partenza alla francese: partenza libera dalla ore xx alle ore yy.
Niente classifica, concediamo premio a chi porta a termine la prova.
Chi vuole gareggiare, vada dove conta veramente. Se ne ha.
Personalmente faccio solo quelle con la partenza così, ci si diverte moltissimo, sfida con gli amici su una o due salite, in discesa si va piano perché non si deve recuperare nulla, e buona lì.
Come quella del casco obbligatorio, un giorno capiranno anche questa.

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