
Controlli di notte? Va bene, e quando dormono i corridori? Come
recuperano dagli sforzi? In vent'anni hanno accettato ogni test, dal
sangue all'urina, e una reperibilità che impone di segnalare, ora per
ora, il luogo in cui si trovano. E che Nadal ha, invece, violentemente
contestato. Certo, la situazione richiedeva interventi straordinari e i
corridori hanno spinto per misure draconiane. Però adesso siamo ben
oltre il limite. E non ci nascondiamo dietro alla frase: «Che cosa
fanno altri sport? Accetterebbero l'antidoping tra le stelle?». No,
questo passa in secondo piano. Quale fondamento scientifico hanno i
test notturni? Piuttosto, lavoriamo per far girare al 100%
l'antidoping. Pretendiamo che i test anti-Epo e Cera siano fatti
obbligatoriamente su tutti i campioni, così come aumentino i test a
sorpresa nei periodi di carico o quando i corridori scompaiono per
ritiri sospetti: a Sankt Moritz o a Tenerife. Poi ne riparliamo.
da «La Gazzetta dello Sport» del 30 ottobre 2010 a firma Luca Gialanella