Dal Lago: Torri ha sbagliato e ha creato un danno enorme. AUDIO

| 06/10/2010 | 17:30
Durissima presa di posizione da parte di Liquigas Sport contro le esternazioni del procuratore Ettore Torri. In un comunicato la società guidata da Paolo Dal Lago ha espresso il suo dissenso e lo stesso presidente Dal Lago ha rilasciato una dichiarazione durissima ai microfoni di RaiSport attacccando Torri e le sue dichiarazioni e prefigurando addirittura il ricorso alle vie legali per il daanno di immagine subito dal ciclismo e dalla sua società. Vi proponiamo l'audio di Dal Lago ed il comunicato di Liquigas Sport.

Liquigas Sport ha accolto con stupore le dichiarazioni del capo della Procura antidoping del Coni Ettore Torri, rilasciate ieri all’Associated Press e riprese oggi dai principali mezzi d’informazione. Un intervento che, per la genericità delle accuse mosse, alla società sportiva appare altamente lesivo nei confronti di tutte le componenti del ciclismo.
Liquigas Sport fin dalla sua nascita ha promosso l’etica sportiva quale elemento fondante della sua attività, adoperandosi al fianco delle istituzioni e promuovendo importanti e concrete azioni in favore della lotta contro il doping. Con la stessa determinazione con la quale si batte, la società ritiene però inaccettabili le indiscriminate accuse rivolte dal procuratore Torri: non è così che si combatte il cancro dello sport. Affermare che il doping sia una costante tra i ciclisti, che i medici e preparatori interni lavorino per “aiutare” gli atleti senza che rischino di incorrere nella rete dei controlli è falso e offensivo, lasciando intendere la complicità e il coinvolgimento delle squadre.
Le dichiarazioni del procuratore Torri vanificano ogni tipo di sforzo di chi, da anni, sta cercando di promuovere una politica trasparente e si impegna per dimostrare che le vittorie senza l’ombra di doping esistono. Per l’ennesima volta il ciclismo viene dipinto come lo sport “maledetto”, l’unico afflitto dal problema doping, gestito e vissuto da persone prive di moralità.
Liquigas Sport, nella tutela della sua immagine e nella difesa della sua etica sportiva, condanna apertamente le affermazioni di Torri e si chiede come lo stesso possa continuare a ricoprire il ruolo di capo della Procura antidoping del Coni avendo esplicitamente dichiarato la propria posizione preconcetta.
La società, infine, auspica un tempestivo intervento e una decisa presa di posizione da parte dell’Union Cycliste Internationale e della Federazione Ciclistica Italiana a difesa e salvaguardia dell’intero movimento.  

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COMMENTI
Ok va bene, ma non alziamo troppo la voce
6 ottobre 2010 18:19 rondine
Si ma calma, non è che sia nè tutta da una parte oppure dall'altra, che ci siano dei problemi e inevitabile e ci sono le prove, dall'altra parte non sono i dirigenti a doversi sentire offesi, ma gli stessi atleti, loro si devono far sentire, ma sempre quelli che non hanno scheletri nell'armadio, i dirigenti... per favore, se non vi siete neppure accorti quando il doping era di prassi, se neppure se un vostro atleta vendeva doping, ma per favore fare i buonisti ora è comoda, pensate a gestire bene le squadre che è già molto difficile.

6 ottobre 2010 19:52 harlock
Bella differenza di vedute Fanini propone il nobel per Torri e dal Lago durissime esternazioni . Ma perchè non dice che i danni li creano i corridori, e la sua squadra e i suoi corridori sono tra i lider di questo sistema , da sempre.

ma che razza di ignoranti
6 ottobre 2010 23:20 sandocan
Purtroppo ci sono molte persone che pensano che tutto sia uguale,alcuni corridori come quelli del Team Liquigas ricevono puntualmente a casa decine di controlli a sorpresa,e se non erro non sono stati squalificati o trovati tutti come dicono gli ignoranti del caso,
Sono d accordo con il dott.Dal Lago,e ora che torri si dimetta e inizi a pagarne le conseguenze,ma purtoppo quando uno e vecchio decrepito non ragiona piu vedi Torri...w liquigas e il ciclismo

Controlli???
7 ottobre 2010 08:39 maicol
Giusto dire che i corridori ricevono molti controlli, ma abbiamo avuto la prova con Contador che il Doping è sempre avanti all'Anti Doping, e per errore di qualche preparatore a volte si viene presi. Quindi non è giusto da parte di Torri fare di tutta un erba un fascio, ma non facciamo come gli struzzi con la testa sotto la sabbia. Il problema c'è ed è più grande di ciò che possiamo pensare.

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