| 05/10/2010 | 09:13 Enrico Rossi ha lasciato il carcere nel quale era detenuto dal 21 settembre scorso. Al corridore romagnolo, accusato di essere a capo di una rete di distributori di prodotti dopanti, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Durante gli interrogatori Rossi si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha consegnato ai magistrati una memoria scritta nella quale respinge le accuse più gravi a suo carico.
Come predica l'on. Dell'Utri non bisogna rispondere ai giudici....ha fatto benissimo Rossi se no faceva la fine di Riccò.... lo avrebbero massacrato...ora la massoneria del malaffare rassicurata sarà contenta e continuerà a fare tranquillamente i suoi loschi traffici e vedrete che Rossi ritornerà a correre con tutti gli onori come l'eroe Basso.
radiazione
5 ottobre 2010 12:40scatto
vi dico la mia e chi non e' daccordo lo dicesse pure.
chi viene trovato positivo RADIAZIONE senza altre chans non servono,tanto chi lo fa lo fara' sempre,e' stato accertato.
chi viene trovato in possesso di prodotti dopanti,lo stesso radiazione poiche' le scuse non servono.
chi invece viene ficcato in mezzo ad una indagine o intercettazioni e comunque ancora non e' niente di provato si deve aspettare l'iter della giustizia per infliggere una pena,la squalifica si deve dare sulle cose accertate e non sul tentato uso solo cosi' chi comanda nel ciclismo diventa piu' credibile.
Scusate ma
5 ottobre 2010 13:47rondine
Scusate , sono daccordo che uno è colpevole solo dopo il giudizio finale, ma voi credete che solo con accuse e non con prove certe si possa stare in prigione per 20 giorni? ma scherziamo? neppure per omicidio, qui aimè e mi dispiace moltissimo ci sono senza dubbio prove schiaccianti, in caso contrario ci sarebbe da fare una vera rivoluzione, ma scherziamo?
forse
5 ottobre 2010 15:01gia1983
è gia una fortuna che è agli arresti domiciliari.
.
E' EVIDENTE
5 ottobre 2010 16:59bric
"Rondine" è evidente che legge solo le notizie di questo Blog altrimenti non averbbe fatto quel commento .Allora ora leggi bene e magari piano piano così realizzi meglio: Vittorio Emanuele di Savoia un paio di anni fa è stato arrestato dal giudice di Potenza con l’accusa di associazione a delinquere per un traffico di slot machine truccate poste in alcuni casinò.E’ stato sette giorni in galera e venti agli arresti domiciliari.Qualche giorno fa è terminato il processo ed è stato assolto con questa formula “ PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE”.Chiaro….ora devi fare la rivoluzione….con questo ti ho voluto raccontare un fatto eclatante e non una chiacchiera….del principe me ne può fregare di meno.Ecco perché sostengo da sempre che fare il processo sommario è un delitto vero e proprio …..occorre aspettare il corso della giustizia….non come fanno i giiustizialisti. Non so di certo perché certi giudici agiscono in questo modo e con quale prove spesso sbattono la gente in galera e quindi il mostro in prima pagina.Meditate gente…meditate
5 ottobre 2010 17:00ciceinge
Vorrei sapere quanto tempo ci devono metttere i signori dei NAS e Carabinieri vari, che sono stati cosi solerti nel catapultarsi in massa a casa di Riccò per rovistare nei suoi cassetti privati, ad analizzare quello che hanno trovato in modo da sapere se Riccò conseva ancora i diritti elementari dell'uomo o deve essere definitivamente crocifisso.
NON E' PROTETTO
5 ottobre 2010 17:10orsetto
per ciceinge.....Ma Riccò mica si chiama Contador o Valverde!!!!!!!
x bric
5 ottobre 2010 18:03scatto
e' proprio vero ti arrampichi sugli specchi AL PRINCIPE NON C'E' STATO SEQUESTRATO NIENTE MA SOLO ACCUSE....LEGGITI IL MIO COMMENTO E RISPONDI A QUELLO E SE CI CAPISCI TI SPIEGA COME LA PENSO SENZA PATRIOTTISMI
SI SPERA SIANO SOLO VANEGGIAMENTI
5 ottobre 2010 20:50bric
Io ho risposto a Rondine che faceva una equazione un po’ azzardata. se il PM arresta vuol dire che ha prove schiaccianti quindi l’arrestato è colpevole.....( e sembra che quasi quasi sia superfluo ed inutile anche il processo)...!!!!!!
Ora Scatto vengo a te.Faccio sempre fatica a comprendere i tuoi concetti comunque mi sembra di aver capito che il colpevole è tale solo se gli sequestrano qualcosa....si vede chiaramente che non hai la più pallida idea di che cosa sia IL DIRITTO.
Spero che tutto fipenda da ignoranza del diritto, altrimenti mi rifiuto di pensare che magari tu abbia alzato un po’ il gomito.
Per le punizioni ai dopati ti propongo un’altra soluzione: giustiziamoli sommariamente sul posto e se non ti dovesse bastare la stessa pena estendiamola anche ai parenti consanguinei. Ora sei soddisfatto?
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