Armstrong: a Parigi in giallo per i miei figli

| 12/06/2005 | 00:00
Archiviato il Delfinato, chiuso con un più che onorevole quarto posto in classifica generale, per Lance Armstrong si avvicina sempre di più il momento fatidico: l'ultimo Tour de France da affrontare prima dell'annunciato ritiro. "Ma adesso, la prima cosa che farò, è bere una meritata birra", ha detto Armstrong alla fine della settima ed ultima tappa del Criterium Dauphiné Libéré. "Ma, se devo essere sincero, sento l'eccitazione salire perché adesso mi appresto ad affrontare nuovi obiettivi". Lo scorso anno, la pressione alla vigilia di quella che sarebbe poi stata la sesta vittoria alla Grande Boucle, fu alta. Avrebbe dovuto stabilire il nuovo record di successi al Tour, staccando definitivamente Jacques Anquetil, Bernard Hinault, Miguel Indurain e Eddy Merckx, tutti vittoriosi per cinque volte. Adesso, per Armstrong, si tratta di allungare la serie. "Una sensazione dolce-amara", spiega il texano. "Sento certamente meno pressione addosso rispetto ad un anno fa. Sono motivato perché voglio chiudere la mia carriera con un acuto. Una motivazione più grande di quella rappresentata dal poter ritoccare un record e fare la storia". Un'altra motivazione sarà rappresentata dai suoi figli. "I miei bambini saranno al Tour dall'inizio alla fine e non voglio che mi vedano arrivare a Parigi con indosso la maglia della Discovery Channel. Quella maglia dovrà essere gialla". Un anno fa Armstrong arrivò alla partenza del Tour nel mezzo della battaglia legale contro gli autori di "LA Confidential", il libro-scandalo che accusava apertamente il ciclista texano di avere fatto uso di doping. "Quando sei costantemente al top, diventi un facile bersaglio. E più questo bersaglio è grande, più facile è colpirlo". Ogni anno, ad ogni vigilia, si sprecano i pronostici sul nome di chi interromperà il regno di Armstrong. Da Jan Ullrich ad Alexandre Vinokourov, rivali più quotati, da Ivan Basso a Joé Gomez Marchante, gli outsider più interessanti. "Ogni anno escono fuori 10-12 nomi", sorride il texano. "Ma avete veramente bisogno di fare queste liste? Non è questo il punto. Piuttosto, chiedetevi se io sia o meno in grado di vincere ancora". Il Delfinato si è chiuso con un Armstrong non troppo soddisfatto. "Non sono stato abbastanza esplosivo, non sono mai stato in grado di fare selezione. Ma so che posso fare ancora un passo avanti nella condizione". E poi, in caso di vittoria al Tour, Armstrong sogna già la festa. "Sarebbe bello fare un party. Ma un gran party. Sogno una festa con gli U2 che suonano, o i Rolling Stones, qualcosa di grosso... Probabilmente chiamerò proprio Bono".
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Israel Premier Tech è una squadra di ciclismo professionistica: in quanto tale, rispetta l'impegno di correre la Vuelta a España. Qualsiasi altra condotta e decisione comporterebbe un precedente pericoloso non solo per la nostra squadra, ma per tutte: noi...


Ed ecco finalmente la presa di posizione dell'Uci sui fatti di oggi, che arriva attraverso un comunicato ufficiale: «L'Unione Ciclistica Internazionale condanna fermamente le azioni che hanno portato all'annullamento dell'undicesima tappa della Vuelta Ciclista a España. L'UCI ribadisce l'importanza...


Mentre ancora siamo in attesa che venga stilata la classifica generale aggiornata della Vuelta, a oltre due ore dalla "fine" dell'undicesima tappa, riportiamo alcune dichiarazione rilasciate al giornale sportivo spagnolo Marca da Kiko Garcia, direttore tecnico della corsa: «È stata...


Jonas Vingegaard oggi avrebbe voluto vincere per suo figlio Hugo, per festeggiare un po’ a distanza, il compleanno del più piccolo di casa, nato esattamente un anno fa. Purtroppo i manifestanti pro-Palestina hanno raggiunto il traguardo dell’undicesima tappa, cercando di...


UCI. 2. Alla fine l’organismo mondiale del ciclismo, tramite il sapiente (è ironia pura, mi raccomando) collegio di Giuria, scontenta tutti. Riescono a rovinare una bellissima tappa, a mortificare il ciclismo e i corridori, che sono le vere vittime di...


Al Giro di Bulgaria si ripete Lorenzo Cataldo! Il portacolori del Gragnano Sporting Club, vincitore della prima tappa, oggi ha concesso il bis nella quarta frazione da Troyan a Silven di 194 chilometri. Il velocista toscano, classe 1999, allo sprint...


La prima edizione juniores, nuova versione del Gran Premio Comune di Cerreto Guidi, con quattro passaggi dalla salita di Poggio Tempesti e due dall’erta di Gavena-Corliano ha premiato il costaricano Enrique Sebastian Castro Castro già a segno in questa stagione...


Né vincitori, né vinti. O meglio, nessun vincitore, ma un vinto c'è: il ciclismo. La tappa numero 11 della Vuelta a España numero 80, una sorta di "semiclassica di Bilbao" da 157.4 chilometri, con sette strappi nei dintorni della bellissima...


Non c'è storia con Lorena Wiebes in volata. La campionessa olandese concede il bis e trionfa anche nella seconda tappa della Simac Ladies Tour, partenza e arrivo a Gennep dopo 124 chilometri. La olandese del Team SD Worx Protime vince...


E' ancora una volta Olav Kooij a dettare legge in volata. L'alfiere della Visma Lease a Bike, vincitore ieri e leader della classifica generale del Tour of Britain, si è imposto facilmente a Stowmarket dove si è appena conclusa la seconda tappa della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024