Friuli, la De Nardi Colpack racconta la terza tappa

| 11/09/2010 | 09:53

Pronti … VIA ! inizia così il mio racconto di questa terza tappa del Giro della Regione Friuli Venezia Giulia sono ancora Davide che vi scrivo, ebbene si sono le parole perfette per iniziare la crono storia della giornata … ora vi dirò il perché.


Quest’oggi le nostre gambe hanno girato per ben 175 km, infatti quella che ci attendeva questa mattina era la tappa più lunga del giro, ma questo non ha fermato la mia voglia di far bene e quindi come vi dicevo prima PRONTI VIA è iniziata così la mia tappa e anche quella di Samuele(Conti, ndr) … erano già 2 giorni che ci provavo per primo ad andare in fuga, sempre dopo pochi metri dal via, oggi ho mantenuto  l’abitudine eheh …  avevo appena finito di agganciare il pedalino ed ero già scattato.


Mi vien da ridere perché molti del gruppo non condividono questo tipo di partenze a tutta e spesso anch’io penso a cosa diamine stia facendo, però oggi non potevo far scelta migliore infatti il mio scatto è stato il trampolino di lancio della prima fuga di giornata durata esattamente 51 km e che mi ha visto pedalare con altri 15 attaccanti tra cui il mio compagno Samuele … ma ora entriamo nei dettagli .

Parlando con Oscar Pellicioli il nostro ds, questa mattina si era deciso per una tattica molto spregiudicata infatti avevamo messo in conto di entrare nei tentativi di fuga che ci sarebbero stati dopo il primo Gpm , ma con il senno di poi tutto il nostro parlare è stato inutile, la fuga come preannunciato è uscita subito, tanti come me non hanno avuto paura di attaccare subito e l’accordo tra di noi è stato subito ottimo e ci ha portato a guadagnare gradualmente terreno sul gruppo, ma la strada non era dalla nostra parte, un continuo su e giù… la tappa di oggi mi ha fatto tornare in mente la Valle d’Aosta: rettilinei che continuavano a guardare in su, strappi secchi seguiti da discese corte ma ripide e continue curve che costeggiavano un fiume.

Nonostante la strada sfavorevole a noi e il gruppo motivato a riprenderci il nostro tentativo km dopo km prendeva sempre più piede fino a portarci al primo traguardo volante con un vantaggio di 1’ e 50’’ sul gruppo inseguitore, vantaggio sceso poi drasticamente in cima alla prima salita di giornata. Una salita secca con pendenze intorno al 10% ma fortunatamente non troppo lunga circa 3 km di ascesa, ove in cima abbiamo assistito ai classici scatti per aggiudicarsi il Gpm tra un corridore tedesco ed uno kazako. Ma una volta passato il gran premio della montagna via, di nuovo a giare in doppia fila convinti di non aver perso nulla ma la moto con la lavagna cancella tutte le nostre sicurezze, il nuovo aggiornamento cronometrico dice 1‘ e 05’’ di vantaggio e siamo solamente al 40°km di gara quindi nonostante la strada guardi in giù la nostra corsa si fa sempre più in salita.

Arriviamo al km 51 e il gruppo chiude su di noi e da qui inizia la vera fatica di giornata infatti una volta chiuso sulla nostra fuga  tra i corridori del gruppo si scatena una voglia irrefrenabile di andare in fuga, scatti continui, uno dopo l’altro ogni km la situazione in testa alla corsa era differente e la strada di certo non aiutava me e Samuele che eravamo stati appena ripresi… chilometri infiniti di falsopiano con vento contrario (chi come noi ama andare in bici può capire di cosa sto parlando … UN  INCUBO) la velocità era altissima, il gruppo era un lungo serpentone e io mi trovato nelle ultime posizioni del gruppo che speravo che qualcuno decidesse di mollare un po’ facendo calare la velocità… purtroppo così non è stato infatti in una lunga galleria il gruppo ha diminuito leggermente la velocità consentendomi di recuperare e ritrovare i primi del gruppo dopo 10 km… anzi no … giusto il tempo di arrivare in 30esima posizione ed ecco che… esce la fuga che segnerà la cronaca della tappa odierna.

La fuga prende subito piede, dopo pochi minuti non sono più a nostra portata d’occhio, ma nonostante ciò il gruppo non molla niente, la velocità non cala e ci avviciniamo sempre di più alla salita… ora vorrei far tirare a voi le conclusioni………. Lunga fuga + Falsopiano in salita + Forte andatura non sono un buon connubio per le gambe di un corridore ahahah… quindi una volta effettuato il rifornimento posto al km 88 inizia la salita, la vera salita di giornata, 20 km di strada in su che ci avrebbe portato a 1800 metri di altitudine. Tra me e me ho pensato ok, è iniziata ora teniamo duro che prima o poi caleranno la velocità, ma le mie speranze poco dopo si riveleranno infondate perché il gruppo non molla anzi, ci sono continui scatti da parte di corridori stranieri  che cercano di riportasi sui primi… La mia salita con i primi è durata non più di 3 o 4 km dopodiché mi son dovuto arrendere alla volontà delle mie gambe finendo così nel gruppetto (se così lo si può definire visto che eravamo in 70) che mi ha accompagnato fino alla fine di questa lunga fatica.

La cosa che mi ha fatto sorridere nonostante la grande fatica è stata quella che nel gruppetto ho ritrovato 13 dei 15 compagni di fuga della prima ora… purtroppo noi tutti abbiamo patito la stessa fine, ma non importa l’importante è averci provato.

Purtroppo non so dirvi tanto di più sulla cronaca della tappa , se non che il nostro  Paolone oggi stava davvero bene è riuscito a scollinare con i primi sulla salita lunga e poi ha provato fino ai 3 km dall’arrivo a vincere questa tappa ma anche lui non è andata troppo bene infatti sugli ultimi km in su che conducevano all’arrivo di Forni di Sopra ha mollato finendo nelle prime 30 posizioni a circa 31” dal primo classificato.

Non ho nominato i nostri compagni Andrea Crema e Michi Nodari anche loro sono arrivati con me e Samuele nel grosso gruppetto.

La tappa è ormai finita, ora siamo rilassati in albergo e stiamo discutendo sulla tappa, quando Oscar “irrompe” nella nostra camera e iniziamo a parlare… una domanda mi sorge subito spontanea… su di noi chi cavolo ha chiuso visto che noi fuggitivi eravamo tutti fuori classifica??? Detto, fatto Oscar ci dà un’esauriente risposta ha provato a risalire il gruppo per poterci parlare e dirci una cosa importante ma non c’è riuscito quindi … qui vi lascio con il fiato sospeso … ci siamo portati a spasso per 50 km un corridore francese che era in classifica e non collaborava più di tanto quindi a saperlo prima avremmo fatto come i professionisti gli avremmo chiesto di staccarsi dandoci così la possibilità di arrivare all’arrivo… ma con i se e con i ma non si và da nessuna parte, quindi come già sapete la nostra avventura è finita da lì a poco.

Domani ultima fatica, di certo non ci tireremo indietro e cercheremo di fare del nostro meglio per gli sponsor, chi è della squadra ma ci segue da casa e soprattutto per noi stessi, un risultato qui non è di certo da buttare via visto il livello generale della competizione.

Per oggi vi saluto domani non si sa chi scriverà il diario, o meglio non si sa chi avrà la forza di farlo ahahah, quindi da parte mia un grosso saluto e un grazie a tutti, nel caso in cui ci sentissimo domani i ringraziamenti sentiti e dovuti saranno fatti nel migliore dei modi.

P.S. Dimenticavo … domani farò ancora il pronti via quindi nel caso in cui ci fossero validi e impavidi corridori vogliosi di attaccare prego di cercarmi prima della partenza per un attacco programmato a tavolino ahahah ….

Ciao a tutti e visto che domani è un altro giorno come dice la nostra Rossella … SPEREM !

Davide Orrico

 NB: quando è stata scritta questa pagina, ancora non si sapeva nulla del gravissimo incidente occorso a Thomas Casarotto, al quale mandiamo il nostro grande abbraccio assicurandogli che facciamo tutti il tifo peer lui. Forza Thomas!

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