IL TIRRENO. Petrucci: «La bici dopata è un colpo mortale»

| 02/09/2010 | 00:05
PISTOIA. Nauseato. E sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta, quella di lasciare il ciclismo, il mondo che era suo. Loretto Petrucci, grande campione degli anni Cinquanta (due vittorie di fila della Sanremo, 1952 e 1953) non voleva più rilasciare dichiarazioni. Rompe il silenzio (dopo un po' di pressioni) per un motivo di fondo: aver letto nei giorni scorsi la notizia che in Italia si produce il prototipo della bicicletta da corsa elettrica. Sì, la famosa bici “dopata”. «Una vergogna - tuona subito Petrucci, 81 anni compiuti lo scorso 18 agosto -. Ci mancava solo questa. Lì per lì non volevo crederci, quando mi dissero della storia che in gruppo girava questa cosa, sì la bici col motore dentro, rimpiattato. Ora invece c'è la conferma. E dico subito una cosa: è la fine del ciclismo. Presto morirà tutto. Dico questo con grande rammarico, ma sono certo che accadrà».

Come mai questo pessimismo? Petrucci, parafrasando la famosa frase di Gino Bartali, “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare” cerca di spiegare: «Ma come, esce quella notizia e nessuno muove un dito. Non ho sentito una protesta. Solo Ivano Fanini, che in giugno aveva già presentato un esposto sulla vicenda al giudice Guariniello, si è fatto vivo. Altrove silenzio assoluto. Possibile che il ciclismo accetti una cosa del genere? Ripeto: un prototipo di bici da corsa elettrica prodotta (dalla Podium di Calcinato, quella del marchio Carrera, ndr) in Italia. E la Federazione dovè? Cosa dice? Perché non prende posizione? Non è preoccupata da una cosa del genere? Cosa ha intenzione di fare per impedire che le corse vengano “inquinate” da questa porcheria? Io mi sono tirato fuori da tutti i giochi, non voglio più saperne di ciclismo, ma quando vedo, leggo e sento queste storie non ce la faccio a stare zitto. E quante altre cose potrei dire... ».

Sentiamo.
«Lo sa perché un anno e mezzo fa decisi di mandare tutto a quel paese? Perché seppi che il “grande” Lance Armstrong sarebbe venuto a fare il Giro dietro un compenso di 2,5 milioni di euro netti. Ha capito? Cinque miliardi delle vecchie lire per fare passerella in Italia. Dissi subito: è la goccia che fa traboccare il vaso. Doping a tutto spiano e ora anche ingaggi spropositati. Vogliono copiare il peggio del calcio, che è in agonia. Io mi ritiro. Il circo non mi diverte più».

Si diverte poco anche alla tv.
«Vedo solo gli ultimi spezzoni delle corse. Tutto il resto è noia. E sa cosa mi ha disturbato parecchio? Il servizio di sei ore trasmesso da Raisat sulla Gran Fondo delle Dolomiti. Ma quelli sono tutti marci, tutti dopati. Il peggio del peggio. Che facciano vedere le gare dei ragazzini. Almeno a certi livelli, lì c'è ancora passione. Quella vera. Quella che conta».

da «Il Tirreno»  del 1 settembre 2010 a firma Aldo Della Nina
 
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COMMENTI
grazie alla redazione
2 settembre 2010 11:46 ruben
Come dicevo sulla notizia di Fanini nell'arena, Petrucci è stato uno dei pochi che non si è mai piegato al campionissimo Coppi. E' sempre stato fuori dal sistema ed è bello vedere che un campione come lui non abbia paura a fare certe dichiarazioni che danno ragione a Fanini.
Credo che se tutti avessero il coraggio di parlare senza paura, il ciclismo sarebbe migliore di quello che è oggi.

Nessun commento?
2 settembre 2010 14:55 Bartoli64
Nessuno ha da fare commenti sulle parole pronunciate da Loretto Petrucci questo autentico "toscanaccio" che, come il suo grande conterraneo Gino Bartali, non ha peli sulla lingua quando c'è da tirar fuori verità che "puzzano" di marcio?

Dove sono finiti i "garantisti" del circo del ciclismo? Non parlano, non hanno nulla da confutare?

Anche uno come Petrucci spara cavolate come Fanini?

ok Petrucci
2 settembre 2010 15:50 bloom
Condivido tutto quello che dichiara Petrucci.
E' stato molto chiaro e decio. Mi piacerebbe che rispondesse alle sue dichiarazioni il presidente della FCI, Renato Di Rocco

UN'ARTICOLO DA TENERE
2 settembre 2010 16:46 orsetto
molti su questo blog dovrebbero leggere questo articolo e non dimenticarlo più.........complimenti ad un campione vero.

2 settembre 2010 19:53 pietrogiuliani
Questa notizia è di tale importanza e collegata a quella di Fanini che dovrebbe stare nell'arena per dare la possibilità a tutti di leggerla e commentare.
Petrucci è uno dei ultimi campioni viventi dei tempi di Coppi e Bartali e quindi è un motivo in più per dar maggior eco alle sue parole

Come sempre si cerca di esagerare.....
3 settembre 2010 15:37 trentiguido
Con tantissimi problemi REALI che ha il ciclismo moderno, non vedo proprio la necessità di soffermarsi, su articoli che sanno di propaganda!! E cmq ricordo che episodi come quelli citati sopra sono stati fatti anche anni passati...Ripeto ci sono moltissimi altri problemi da discutere in questo ciclismo prima dell'arrivo della TECNOLOGIA!!!!! Problemi SERI!!!!! Buona giornata guidotrenti.it

Loretto Petrucci....... che esagerato!
4 settembre 2010 22:43 Bartoli64
Bici elettriche, mega-ingaggi per gare-passerella, doping fra gli amatori....

Certo che Loretto Petrucci (81 anni, ex Campione e da una vita nel ciclismo) è proprio un esagerato!

Bisogna parlare dei problemi SERI del ciclismo!!

Già perchè Petrucci, invece, ha evidentemente parlato di quisquilie...... secondo qualcuno.

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