| 26/08/2010 | 09:23 In una notte di luna piena e in una delle città più affascinanti del
mondo: Siviglia, cuore dell’Andalusia, dove l’aria caldissima e le
passioni fanno bollire il sangue. Qui, con la Giralda, la Cattedrale,
l’Alcazar e l’Archivio delle Indie a fare da nobili testimoni,
dopodomani prenderà il via la 75ª edizione della Vuelta a España. In un
posto così speciale, ci voleva una partenza all’altezza, che potesse
emozionare e accendere subito fantasia e interesse. La scelta è una
novità assoluta per il ciclismo: una cronosquadre in notturna, che si
concluderà a pochi minuti dalla mezzanotte. La prima formazione
prenderà il via alle 22.04, poi una squadra ogni 4 minuti. L’ultima
scenderà dalla rampa, a fianco della Plaza de Toros de la Real
Maestranza, la più antica di Spagna, alle 23.28. Considerato che la
prova è di 13 km, è facile ipotizzare un arrivo tra le 23.40 e le
23.45. Novità anche per la maglia del leader: non sarà più oro, ma
rossa, anzi «roja». Una scelta degli organizzatori in omaggio allo
sport spagnolo (le nazionali hanno la maglia rossa) che sta vivendo un
momento eccezionale.
I perché. Se per il ciclismo la prova in notturna è
una primizia, altrettanto non si può dire di altri sport. Lo sci e i
motori, per esempio, già da anni hanno in programma spettacolari gare
di notte. Idem per la Liga: alcune partite cominciano alle 22. Nel 2005
anche il Giro d’Italia scattò con un prologo individuale e serale: a
Reggio Calabria la rosa la indossò Brett Lancaster, ma quella sera
viene ricordata per la passerella finale di Re Leone Cipollini. L’idea
della crono in notturna è di Javier Guillén, direttore generale di
Unipublic, la società che organizza la corsa spagnola. «Il ciclismo è
ilmiglior sport per valorizzare la ricchezza di una città — spiega
Guillén —. Poi tutti sono coscienti che il ciclismo ha bisogno di
novità. Problemi? Il più grande è stato l’illuminazione. Abbiamo fatto
uno sforzo enorme perché sia perfetta per il tipo di gara che si
disputerà». Per la verità, una grossa spinta alla notturna è arrivata
anche dalla televisione spagnola che trasmetterà in diretta la corsa. A
causa del fuso orario, in prima serata c’è il Motomondiale, visto che a
Indianapolis si corre il Gp degli Usa. E in Spagna in questo momento
gli sport motoristici hanno un seguito incredibile. E poi il fattore
meteorologico. Il sud della Spagna è arroventato da un caldo pazzesco.
Impossibile fare sport nel pomeriggio. Per sabato sera, alle 20 le
previsioni dicono che la temperatura sarà di 42 gradi.
I precedenti Non
è la prima volta che la corsa spagnola ha un avvio «particolare» e i
precedenti sono di buon auspicio. Nel 1988, a Santa Cruz de Tenerife,
la partenza fu con minitappe di 17 km, ognuna con 36 corridori (2 per
squadra). Vinse il bresciano Ettore Pastorelli della Carrera. Due anni
dopo, nel 1990, da Benicassim la «salida» fu con una crono a terzetti.
Vinse la Once con Cabestany, Fuerte eMauri. In «amarillo» andò Pejo
Cabestany, ma a Madrid a fare festa fu Marco Giovanetti, l’ultimo
italiano a conquistare la corsa spagnola. L’esperimento della
«cronotrio» venne fatto anche l’anno successivo e a vincere fu ancora
la Once.
da «La Gazzetta dello Sport» del 26 agosto 2010 a firma Claudio Ghisalberti
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