Val d'Aosta, la tappa raccontata dalla De Nardi Colpack

| 25/08/2010 | 20:45
Ciao sono Stefano Locatelli che vi scrive dal 47° Giro Ciclistico Internazionale Valle d’Aosta/Mont Blanc.
Certo oggi avrei preferito poter scrivere di una giornata trionfale, magari di una vittoria o comunque di una tappa che mi vedesse protagonista in positivo e invece non è andata così…
Dentro di me un po’ me lo sentivo perché è da una decina di giorni che non sto molto bene e non avevo la condizione dei tempi migliori anche se speravo che strada facendo potesse arrivare.
Così non è stato e ahimè e per la mia squadra la De Nardi Colpack Bergamasca vi devo raccontare una giornata deludente.         

La notte scorsa non ho dormito molto. Già di mio non sono un gran dormiglione, ne sa qualcosa il mio compagno di stanza Di Corrado, ma ieri ero un po’ stanco e ho fatto fatica a recuperare dagli sforzi della prima tappa. Mi sono alzato alle 8,15 ed i miei compagni erano già tutti scesi a fare colazione. Vista l’ora ho fatto colazione e meno di un’ora dopo ho mangiato la pasta e la bresaola. Nel mezzo una chiacchierata con la nostra team manager Rossella Dileo.

Alle 10,30 siamo partiti dall’albergo per raggiungere Morgex dove la tappa odierna iniziava e si concludeva. Poco prima di arrivare in paese, il mio compagno Davide Orrico, che come me già lo scorso anno aveva affrontato questa tappa, a metà tra il serio e lo scherzoso ci ha detto: “Alla vostra sinistra potete ammirare il Colle San Carlo”. La salita più dura della giornata che da lì a qualche ora ci avrebbe messo a dura prova. Intanto un sollievo quantomeno per la vista arrivava dal Monte Bianco che si innalzava là in alto davanti a noi con il suo ghiacciaio, un vero spettacolo per gli occhi…

Siamo arrivati al ritrovo un’ora prima della partenza, quindi ci siamo preparati con calma e via, dopo le solite foto e la firma del foglio di partenza, siamo partiti. E come al solito subito a tutta. Pensate che dopo una quindicina di chilometri avevamo una media di 55 km/h perché la strada tendeva a scendere. Ma poi sono arrivate le prime salite e la media è calata inevitabilmente.


Partita la fuga c’era il mio compagno Di Corrado e fin lì tutto andava bene. Poi sulla seconda salita è scattato il venezuelano Monsalve che poi era anche colui che dovevo curare con più attenzione oggi. Mi attendevo un suo attacco, certo non mi aspettavo che scattasse così presto. Ha fatto proprio uno scatto secco, io, come detto, non mi sentivo al meglio e ho preferito rimanere li con gli altri uomini di classifica pensando che si muovesse qualcuno di loro..

Monsalve è partito da lontano e ha fatto una grande azione, questo vuol dire che ha ancora una grande condizione e credo che ora lui ed il russo Novikov (che è il nuovo leader della classifica generale) siano i favoriti per la vittoria finale.

Mi dispiace molto non aver potuto giocarmela con loro. Ma come ho detto prima è già da qualche giorno che non sto al top e non riesco a trovare la condizione che ad esempio avevo nel mese di giugno. Del resto la stagione è stata lunga e ricca di impegni non è facile essere sempre al top. Sul San Carlo proprio non ce la facevo a cambiare ritmo… ero bloccato sia di testa che di gambe..

Per quanto riguarda il resto della squadra, sono andati molto bene Zilioli e Villella che dopo avermi aiutato hanno trovato le energie per cercare un buon risultato. Zilioli ha chiuso 17esimo e Villella 22esimo.

Nelle prossime tappe proveremo a vincere almeno una tappa e se Zilioli sarà messo bene in classifica, volentieri lo aiuteremo a conquistare una buona posizione finale.
Noi ci proveremo già domani a centrare un risultato… Sperem!

Stefano Locatelli
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