Schleck-Contador, un duello che non preoccupa i duellanti
| 18/07/2010 | 18:54 Il duello Schleck-Contador è ormai senza più regole e i nervi contano molto di più delle gambe dei due protagonisti. Lo si è visto chiaramente oggi, quando, a due chilometri dall’arrivo pirenaico di Ax 3 Domaines, il lussemburghese e lo spagnolo si sono esibiti in un surplace degno di quelli di Maspes e Gaiardoni. Ne hanno approfittato Sanchez e Menchov, terzo e quarto della generale, che sono riusciti a rosicchiare ai duellanti quattordici secondi. Sia Andy Schleck sia Giuseppe Martinelli minimizzano però la situazione. “Io e Alberto siamo qui per lottare per il Tour - debutta deciso la maglia gialla -, gli altri per ora sono più di due minuti indietro e non mi preoccupano. Se voglio portare a casa la corsa devo rischiare come ho fatto oggi. So di essere più debole di Alberto a cronometro, ma so anche che le prossime due tappe pirenaiche sono le più difficili e oggi era importante che le cose fra me e lui rimanessero così. E’ ovvio che avrei preferito che davanti ci fosse Armstrong, in ritardo in classifica, piuttosto che Menchov, però io devo restare concentrato sulla ruota di Contador. Sul Pailheres ho avuto l’impressione di essere vittima di un tranello: Alberto voleva farmi credere di non stare bene, ma, come ha poi dimostrato, non era per nulla vero”. Martinelli, diesse dell’Astana, non sembra turbato dalla strana scena, più consona al Vigorelli che ai Pirenei: “I due si conoscono, sanno i loro limiti e i loro punti di forza, evidentemente hanno preferito spostare di qualche giorno la resa dei conti. Hanno perso secondi da altri? Questo non deve preoccupare noi, semmai Andy, più debole a cronometro, non dovrebbe restare concentrato solo su Contador. La salita di oggi non era durissima e Alberto, resosi conto di non essere in grado di fare enormi differenze, ha preferito aspettare giorni migliori, e in cui le salite saranno più dure, per sferrare il suo attacco”.
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