Dilettanti: la tragica scomparsa di Krajewski

| 25/05/2005 | 00:00
Una tragedia ha sconvolto lunedì la Liguria ed il mondo del ciclismo dilettantistico: in un incidente stradale è morto il polacco Adam Krajewski, ventidue anni appena, che correva in Italia con la maglia del Centro Convenienza Esse. Ecco la ricostruzione dell'accaduto e un ritratto di Krajewski attraverso quanto riportato da un giornale locale in un articolo inviatoci da un nostro lettore. Una sbandata mentre pedalava in sella alla sua Olmo, lungo la strada che collega Molini di Prelà a Pantasina, la caduta sull’asfalto e l’urto contro un camion che procedeva in direzione opposta. Una tragica fine per Adam Krajewsky velocista polacco del team Centro Convenienza Esse di Imperia: è morto nel primo pomeriggio di lunedì dopo il ricovero d'urgenza al Santa Corona di Pietra Ligure, in seguito all'incidente durante un giro di allenamento. Lo scontro qualche minuto prima di mezzogiorno a poche centinaia di metri da Molini di Prelà. Krajewski, secondo una prima ricostruzione, stava scendendo verso Molini, quando, nell’affrontare una stretta curva a destra, ha perso il controllo della bici. Alcuni metri di scivolata sull’asfalto e l’urto contro il camion che proveniva in senso opposto, trasportava una ruspa ed era condotto da un autotrasportatore di 45 anni di Cesio. Purtroppo, il giovane non indossava il casco e lo spigolo inferiore del serbatoio gli ha perforato la teca cranica. Un istante e Adam era riverso a terra in una pozza di sangue. L’autista si è fermato, sconvolto, ed ha subito chiamato il 118. Poco dopo l’arrivo in «codice rosso» di un’ambulanza della Croce Bianca Imperia e dell'automedicale. I sanitari si sono subito resi conto della situazione: le lesioni craniche e toraciche erano troppo gravi per il ricovero a Imperia. La centrale operativa ha allertato l'elicottero dei vigili del fuoco di Genova, che si è levato in volo. Intanto l’ambulanza, a sirene spiegate e con la scorta di polizia municipale e carabinieri, ha raggiunto l'eliporto in zona San Lazzaro dove le pale dell'Agusta 412 erano già in moto con destinazione Pietra, reparto di neuro chirurgia dell'ospedale Santa Corona. Ma è stato tutto inutile. Il trauma riportato da Adam nello scontro aveva compromesso le funzioni vitali: il giovane, poco prima delle 15, è deceduto. Un gioiello del Centro Esse Ripercorrere le tappe di Ruslan Pidgornyy. Era questo l’obiettivo di Adam Krajewski, classe 1983, ciclista polacco dalle grandi doti di velocista, chiamato dal presidente del Centro Convenienza Esse, Mario Leone, a sostituire il fuoriclasse ucraino, passato a suon di vittorie nei professionisti della Tenax Olmo del ds Bordonali al termine della stagione 2004. Il curriculum di Krajewski aveva pienamente convinto il sodalizio imperiese, alla ricerca di giovani talenti da lanciare nell‚olimpo del ciclismo internazionale. Nove vittorie nel 2004, velocista di razza, il corridore polacco era da tempo nel giro della Nazionale del suo Paese (vincendo piu' volte il titolo di campione polacco)ed il primo impatto con il mondo dei Dilettanti Elite Under 23 italiani era stato ampiamente positivo. Nei primi mesi del 2005, Adam Krajewski è riuscito infatti a mettersi in buona evidenza in numerose manifestazioni, anche se il team, radicalmente rinnovato, ha iniziato la stagione un po' in sordina, con piazzamenti importanti, ma senza vittorie di valore assoluto. Generoso lottatore, il polacco si è fatto benvolere dai compagni di squadra, non disdegnando, lui arrivato a Imperia per essere un leader, di correre per i compagni, faticando per la squadra prima che per se stesso. Sia in corsa che durante gli allenamenti sulle strade dell'entroterra imperiese, Krajewski si è subito distinto per grinta e meticolosità, quelle doti indispensabili per provare a superare il filtro dei Dilettanti ed aprire una nuova pagina nei professionisti, come accaduto a Pidgornyy. Impegno, classe e serietà, queste le caratteristiche di un atleta che proprio per la sua generosità ha persino gettato alle ortiche possibili vittorie. Come recentemente a Carrara, nel G.P. Industrie del Marmo, corsa massacrante che ha visto a lungo Krajewski nel ristretto gruppo dei primi, tradito dalla grande fatica solo nel finale, o, in precedenza, al Trofeo Caduti di Soprazzocco, dove il ciclista polacco venne fulminato dai crampi a pochi metri dal traguardo. Mario Leone si attendeva una grande stagione dal suo pupillo: «Dopo il necessario rodaggio, i risultati eclatanti erano ormai alla sua portata. Era lanciato verso una definitiva consacrazione internazionale. Ora questa tragedia...siamo tutti sotto choc».
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ieri vi abbiamo proposto il comunicato della SRAM sul ricordo presentato all'Autorità belga garante della concorrenza e riguardante le limitazioni dei rapporti proposte dall'Uci, che saranno testate in occasione del Tour of Guangxi e che metterebbero in difficoltà i corridori...


Remco Evenepoel ha fatto il suo primo allenamento sulle strade di Kigali e ha potuto notare come il manto stradale sia ottimo, mentre il traffico, caratterizzato da centinaia di moto che vengono usate come taxi, ha creato qualche problema durante...


Quattordici stagioni tutte nella stessa squadra non si vedono spesso: Salvatore Puccio, veterano siculo della Sky-Ineos, nel giorno del suo 36° compleanno ha annunciato il ritiro a fine stagione. Una vita da bandiera e una vita da mediano, mai una...


Dopo i trionfi di Primoz Roglic e l'esplosione del fenomeno Pogacar, incontrastato numero uno del ciclismo mondiale, la Slovenia punta ad avere un ruolo sempre più da protagonista nel mondo del ciclismo che conta. Se mesi fa è stata presentata...


Mentre il mondo si prepara a scoprire il Ruanda attraverso i Mondiali di ciclismo su strada, ci sono piccole realtà locali che a Kigali in questi giorni diventeranno protagoniste: se il futuro è dentro gli occhi dei bambini, i bambini...


Quando scende in campo una mamma, nulla è impossibile! Vale anche nel ciclismo e in situazioni difficili: vi ricordate la premiazione improvvisata dagli stessi atleti dopo l'ultima tappa - annullata - della Vuelta España? Quando si sono trovati nel parcheggio...


Oggi festeggia il suo trentaquattresimo compleanno ma – non è difficile immaginarlo – Marlen Reusser il regalo proverà a farselo domani al termine della cronometro mondiale di Kigali. Dopo una annata con molti alti (vittoria alla Vuelta Burgos, al Tour...


Domani torna il Giro della Romagna PRO, una delle corse più antiche e prestigiose del calendario ciclistico italiano, rilanciata lo scorso anno e pronta a vivere una nuova edizione con partenza da Lugo (ore 11.30 da Piazza dei...


Nel 2026 l’Unione Ciclistica Lucchese 1948 sarà chiamata ad organizzare a Lucca il Campionato Italiano Under 23, per cui il 54° Trofeo Città di Lucca-Ricordando Giacomo Puccini in programma domenica 21 settembre lo possiamo considerare sotto certi aspetti una...


Ci sarà anche un pezzo di Team F.lli Giorgi Brasilia ISI Service in Ruanda per i Campionati del Mondo di ciclismo su strada Kigali 2025. Infatti, tra gli azzurri convocati per la gara su strada della categoria Juniores, figura anche...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024