
Non potevamo rispondere agli attacchi che i cinque corridori della Zalf lanciavano in continuazione per staccarci e, durante l’ultimo giro del circuito cittadino abbiamo dovuto alzare bandiera bianca in conseguenza dell’ennesimo attacco, operato questa volta da Cecchinel, a 4 chilometri dalla meta e che è andato a buon fine per loro e organizzarci per guadagnare almeno un posto sul podio di questa prestigiosa gara ciclistica di Legnano con un Albo D’Oro ricco di nomi prestigiosi di corridori che hanno vinto allori Olimpici, Iridati e Tricolori con moltissimi dei vincitori che, proprio con la vittoria in questa gara, hanno ricevuto il “passaporto” per l’approdo al mondo del professionismo.
E’ il varesino di Besnate Mirko Tedeschi (Carmiooro-Ngc-Pool Cantù) a raccontarci gli ultimissimi chilometri di questa 90ema edizione della Targa d’Oro Città di Legnano, organizzata dall’US Legnanese 1913 su un percorso che ricalca fedelmente quello del GP Banca di Legnano-Coppa Bernocchi, prova del Trittico Regione Lombardia per professionisti con la partecipazione di 100 corridori dei 117 iscritti che hanno movimentato la corsa fin dalle prime battute subito dopo il via dato dalla Presidente dell’US Legnanese, Caterina Palmieri Colombo, affiancata dal Presidente del CRL-FCI Luigi Resnati, sul tratto pianeggiante di una ventina di chilometri attraverso il territorio altomilanese, proprio per mettere in difficoltà l’armata della Zalf che non si è fatta intimorire rintuzzando tutti gli attacchi con l’inserimento di almeno due o tre dei propri corridori fin dal primo attacco lanciato dal varesino Davide Clerici (GP Racer) al quale hanno subito aderito Luciano Barindelli (Carmiooro), Emanuele Ferro (Palazzago) e ben quattro “Zalfini”, Diego Zanco, Matteo Marcolin, Giorgio Cecchinel e Francesco Sedaboni che guideranno la corsa per i primi due giri del circuito imperniato sulla salita del “Piccolo Stelvio” vanamente inseguiti da Luca Santimaria (Viris Vigevano).
Sembra la fuga buona ma, la reazione del gruppo tirato dai Carmioro, Palazzago, Viris e, a tratti, anche Garlaschese, Fagnano Nuova e Pregnana, ricompone le fila:
All’inizio dell’ultimo giro del Piccolo Stelvio la Zalf muove ancora le acque, ha tante soluzioni da proporre con tanti atleti pronti alle varie tattiche che riprendono slancio con l’affondo di Stefano Agostini e Sonny Colbrelli, entrambi della Zalf che danno vita all’episodio che concluderà la corsa con la formazione al comando di un settebello composto oltre che dai citati Agostini e Colbrelli, anche da Marco Canola, Alberto Cecchin e Giorgio Cecchinel tutti della Zalf oltre ai Carmiooro, Mirko Tedeschi e Mauro Vicini che nello spettacolare circuito finale di circa 5 chilometri, ripetuto tre volte e tutto disegnato in pieno centro della Città del Carroccio irrompono con 1’20” di vantaggio sugli immediati inseguitori che non riusciranno a colmare il gap dai fuggitivi che regolano tra loro i conti agonistici con il tandem della Carmiooro Pool Cantù che, pur non avendo alcun timore riverenziale nei confronti dei zalfini, sono costretti che, oltre al posto d’onore, a cedere anche il terzo gradino del podio ad un Mauro Vicini autore di uno splendido sprint su Canola che resta ai piedi del podio di una gara che vede ben 7 portacolori della squadra di Egidio Fior tra i top-ten di giornata. Nel finale una caduta causata da un dosso dissuasore di velocità, ha costretto l’ukraino Maxim Averin (Palazzago) al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano per accertamenti.
Ordine d’arrivo,
1. Giorgio Cecchinel (Zalf-Desirèe-Fior) km. 138 in 3h18’ media kmh. 41,818;
2. Mirko Tedeschi (Carmiooro-Ngc-Pool Cantù) a 12”;
3. Mauro Vicini (Carmiooro-Ngc Pool Cantù) a 24”;
4. Marco Canola (Zalf-Desirèe-Fior);
5. Alberto Cecchin (Zalf-Desirèe-Fior);
6. Sonny Colbrelli (Zalf-Desirèe-Fior);
7. Stefano Agostini (Zalf Desirèe Fior);
8. Edoardo Costanzi (Zalf-Desirèe-Fior) a 1’45”;
9. Marco Benfatto (Zalf-Desirèe-Fior);
10. Nicola Galli (Carmiooro Ngc-Pool Cantù).
Vito Bernardi
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