Turchia: Greipel fa poker e batte Cimolai e Belletti
| 16/04/2010 | 16:36 E sono 4: Andre Greipel (HTC-Columbia) fa poker e vince la sesta tappa del Turchiain volata davanti a Davide Cimolai (Liquigas Doimo) e Manuel Belletti (Colnago CSF). Si decide tutto nell'ultimo chilometro quando Kern e Wilmann, in fuga dalla partenza, sono ripresi dal gruppo che oggi ha faticato molto per annullare l'azione dei due, complici il caldo e le salite. Giovanni Visconti resta in azzurro e respinge Moncoutiè e Van Garderen, che ci hanno provato ma senza fortuna. E' il giorno che se qualcuno vuole attaccare Giovanni Visconti deve provarci. E allora ecco la Cofidis che per la prima volta prende in mano la corsa e attacca. Non succede niente per 70 chilometri, il gruppo lascia andare la solita fuga: partecipano Isaychev (Xacobeo), Kern (Cofidis), Duran (Footon), Wilmann e Doi (Skil Shimano) e raggiungono 4'30" di vantaggio.
Poi si sveglia Amaël Moinard (Cofidis) e in salita attacca dalla testa del gruppo: lo scatto è secco e Moncoutiè (Cofidis) - terzo nella generale a 27" dalla maglia azzurra - gli va a ruota. Visconti non si fa sorprendere e sta con i Cofidis: la corsa si accende, Van Garderen (HTC-Columbia) - secondo a 16" da Visconti - si aggancia alla ruota del leader della corsa.
Quando di chilometri a Finike ne mancano 67 e i corridori di testa scollinano il GPM di 1° categoria, il gruppo si spezza: davanti restano Kern e Wilmann perchè Isaychev, Duran e Doi si staccano. Dietro - dopo l'azione della Cofidis neutralizzata dalla ISD e dal suo capitano - partono in 8: Cheula (Footon), Moinard e Pauriol (Cofidis) Bodnar (Liquigas), Schwab (Voraberg), Salerno (De Rosa), Cornu (Skil Shimano) e Spilak (Lampre) che a 60 chilometri dall'arrivo hanno un ritardo di 4'53". Più indietro - a 5'34" - c'è il gruppo della maglia azzurra con gli uomini di classifica. Visconti ha con sè tutti i suoi compagni.
La corsa è dura, fa molto caldo (28°C dice radio corsa), le salite - brevi ma ripide e continue - non lasciano respirare il gruppo.
Si corre sulle coste più belle della Turchia: i corridori superano Patara, un tempo il porto principale della Licia e oggi una spiaggia tra le più selvagge del Mediterraneo. Patara è ricordata nelle guide per il suo oracolo, l'oracolo di Apollo - secondo solo a quello di Delfi - del cui tempio si ammirano i resti lungo la strada. E poi la splendida Kas, porto di pescatori e perla dell'Egeo, che fronteggia l'isola greca di Meis dove Salvatores vi girò Mediterraneo, premio Oscar 1992. Tutt'oggi a Meis manca l'acqua potabile e i traghetti fanno quotidianamente la spola dalla terra ferma per portarla ai suoi pochi abitanti.
In corsa, il gruppo di Pauriol e quello di Visconti si ritrovano a 56 chilometri dall'arrivo con un ritardo di 5'20" dal duo di testa: l'azione della ISD è generosissima, in salita i ragazzi di Luca Scinto tirano senza risparmiarsi perchè Kern (Cofidis) - a 5'00" da Visconti nella generale - è virtualmente la maglia azzurra. Ai -40 la HTC-Columbia dà il cambio alla ISD e - in discesa verso l'abitato di Gürses - rientra anche Greipel, che aveva precedentemente perso contatto. Il saliscendi è continuo, a 30 chilometri il gruppo di Visconti è a 3'52" da Kern e Wilmann, e a far l'andatura è l'ex campione del mondo a cronometro Bert Grabsch (HTC-Columbia). ISD e HTC-Columbia collaborano e il loro forcing non ha pause: a 10 chilometri dal traguardo il duo di testa è dato a 1'30". Ma il gap diminuisce velocemente: i due fuggitivi entrano a Finike e intravedono lo striscione del traguardo con il gruppo alle spalle. All'ultimo chilometro sono ripresi, scatta Moncoutiè, ma Visconti è più forte di lui e lo supera secco. Sembra fatta per il leader della corsa, ma arriva velocissimo Greipel che lo passa insieme a Cimolai (Liquigas) e Belletti (Colnago). Il capitano della ISD non fa la volata e guarda Greipel vincere la sesta tappa, la sua quarta al Turchia, davanti a Cimolai e Belletti.
Visconti resta leader della generale e la ISD, dopo l'ennesima bella gara, respinge l'assalto degli inseguitori che, presumibilmente, ripeteranno il copione domani. Mancano due tappe alla fine del TUR, Visconti domani sera potrebbe aver vinto il 46th Giro di Turchia. Ma prima c'è da correre le settima tappa, la più corta con 114 chilometri: da Finike si arriva ad Antalya, "il posto più bello al mondo" come disse Mustafa Kemal Ataturk, il fondatore della Repubblica di Turchia. Si parte alle 14.10 ora locale. Salite e discese lungo la costa e tanto caldo come oggi.
Luigi Borghi
Ordine d'arrivo 1. André Greipel (Team HTC-Columbia) in 5.01'22" 2. Davide Cimolai (Liquigas Doimo) 3. Manuel Belletti (Colnago CSF) 4. Giovanni Visconti (ISD-Neri) 5. René Haselbacher (Vorarlberg Corratec) 6. Oscar Gatto (ISD-Neri) 7. Adam Sznitko (CCC) 8. Giairo Ermeti (De Rosa Stac Plastic) 9. Hubert Schwab (Vorarlberg Corratec) 10. Kalle Kriit (Cofidis)
Classifica generale 1. Giovanni Visconti (ISD-Neri) in 26.08'30" 2. Tejay Van Garderen (Team HTC-Columbia) a 23" 3. David Moncoutie (Cofidis) a 27" 4. Giampaolo Cheula (Footon-Servetto-Fuji) a 48" 5. Cristian Salerno (De Rosa) a 1'42" 6. Yukihiro Doi (Skil-Shimano) a 1'48" 7. Oscar Gatto (ISD-Neri) a 3'42" 8. André Greipel (Team HTC-Columbia) a 4'20" 9. Remi Pauriol (Cofidis) a 4'59" 10. Christophe Kern (Cofidis) a 5'07"
Questo giro di Turchia sembra sia davvero emozionante. Sei giorni di battaglia vera, con protagonisti d'eccezione, magari meno quotati ma sicuramente altrettanto meritevoli che tanti altri colleghi che si contendono corse in Europa, e raccontato in maniera coinvolgente. Devo riconoscere che leggendo queste cronache mi sembra quasi di essere li, davvero complimenti alla redazione!
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