Alfredo De Maio: con gli under 23 è tutta un'altra storia

| 09/04/2010 | 14:00

Tra i nuovi volti che si sono affacciati quest’anno tra gli Under 23 c’è anche quello di Alfredo De Maio, 19 anni a novembre della Conad Body Spring Team Idea, ex tricolore della corsa a punti juniores nel 2008. De Maio è cresciuto alla scuola ciclismo della Fiorin Despar di Baruccana di Seveso, nel Milanese, con la quale ha potuto accrescere le proprie doti di pistard e stradista.


Com’ è stato il debutto nella categoria Elite-Under 23?
Ho iniziato con l’impegnativa gara di Soprazzocco, che mi ha fatto subito capire che il ritmo di questa categoria è tutt’altro rispetto a quello degli juniores. Sicuramente è dura competere con ragazzi che hanno il ciclismo come loro unico impegno e corrono ormai per professione. Io sono ancora impegnato dalla scuola (frequento il 5°anno liceo scientifico), quindi non posso allenarmi quanto loro, ma do il massimo.


Come ti trovi nella neonata squadra Team Idea 2010?
Mi trovo molto bene. Nonostante sia una squadra giovane è composta da persone di grande esperienza, quali il ds. Marco Cannone e il team manager Pier Gaffuri, da cui posso imparare molto. Non ho pressioni e ho la possibilità di svolgere nel migliore dei modi l’attività su pista, alla quale tengo molto.

Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi per questa stagione?
Vorrei ben figurare ai campionati lombardi e italiani di pista per poter ricevere una convocazione in nazionale, che mi ripagherebbe di molti sacrifici. Spero di togliermi qualche soddisfazione anche nelle gare su strada. Hai vinto il campionato italiano di corsa a punti nel 2008, ami molto la pista. Cos’ha questa in più delle altre discipline in cui ti sei cimentato? Mi piacciono le corse in pista perché oltre all’allenamento contano molto la tecnica e la tattica. Sono più brevi rispetto alle corse in strada, ma la concentrazione è sempre massima.  Mi spiace che sia considerata una disciplina minore e che venga snobbata da molti. Spero che con l’apertura del velodromo di Montichiari possa ritagliarsi maggiore spazio.

Giulia De Maio

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