Parla Guido Nigrelli: «Seguivo Ballan, veniva da me per i test»

| 08/04/2010 | 15:08
Attorno, odore di campagna e qualche trattore. Il paese, il più piccolo della provincia. Una via centrale e poco altro. Quasi il deserto, l’opposto del lusso madrileno dell’Operacion Puerto. Verso gli anni Novanta, qui e nei paesi limitrofi, scorreva più atrazina che acqua. Ora la maggior parte dei proventi pubblici pare arrivi da una discarica. Questo è il piccolo regno di Guido Nigrelli, dottore farmacista, 55 anni ben portati, l’uomo al centro dell’inchiesta.
«Quello che mi da più fastidio è che per questa storia 60 famiglie rischiano di restare a spasso. Sì, perché se la Lampre non corre il Giro, chiude. Meglio che il procuratore dica qualcosa di più preciso. Poi mi scoccia che mi abbiate paragonato a Fuentes e collegato all’Austria. In Austria è dal 1987 che non vado. Ero al Mondiale di Villach quando vinse Roche. Da spettatore».

Beh, in Austria ci possono andare i corridori...
«Quando uno è fuori di qua, io non so che cosa fa e dove va».

Quando è venuto a conoscenza dell’inchiesta?
«Sabato mattina. Questa è la seconda richiesta di proroga».

Per che cosa è sotto inchiesta?
«Ha tutte le carte l’avvocato. Però non per somministrazione di farmaci o abuso della professione medica. Come se avessi falsificato delle ricette. Niente di disastroso».

Che rapporti ha con Saronni?
«A Beppe mi legano 30 anni di grande amicizia».

E con i medici della Lampre?
«Guardascione mi manda i fax delle medicine regolari che gli servono. Mi fanno un grossissimo favore ad acquistare in questa farmacia i farmaci più che regolari. Anche Josè Ibarguren (il medico spagnolo figura nell’inchiesta; ndr) mi faceva questa cortesia. Qui il paese è piccolo e a me questo ritorno economica faceva comodo. Ora, ciao».

E con i corridori della Lampre?
«Ogni tanto qualcuno viene, ma a fare i test. Quelli normali, tipo i test di soglia. Poi do qualche consiglio su alimentazione e reintegrazione. Ma tutte cose più che lecite. Persino omeopatiche».

È vero che i corridori della Lampre pagavano di tasca loro per fare i test?
«Sempre fatto gratis. Veramente pochi e solo per un rapporto di amicizia. Non so se pagavano Sergio Gelati...».

Ma Gelati non è suo socio?
«Siamo amici, collaboriamo. Un altro che fa i test con me. Bravissimo allenatore. So che l’anno scorso ha seguito Cunego, ma io Damiano non lo conosco».

Che rapporti ha con Ballan?
«Lo seguivo, veniva a fare i test: non lo vedo da un po’».

Lei in tribunale difese Priamo contro Sella («escludo che Priamo mi ha chiesto notizie relative al cosiddetto Cera...»).
«Priamo veniva a fare i test mandato da Giorgio Furlan. Mi disse che sapeva che girava questo prodotto (il Cera; ndr). Mi chiese se si trovava agli esami. Gli risposi di dimenticarsi questi prodotti».
 
da «La Gazzetta dello Sport» dell'8 aprile 2010
a firma Claudio Ghisalberti
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COMMENTI
perchè?
8 aprile 2010 16:39 scratch
Caspita, questo signore è veramente un santo. Dalle sue parole si capisce che tutto questo clamore è frutto di un errore. Faceva visite gratuite, vendeva medicinali regolari, dissuadeva gli atleti da pratiche poco chiare; insomma un vero esempio di rettitudine... Allora perchè accade tutto ciò?

scratch....hai ragione
8 aprile 2010 18:03 overend
cavolo si parla di un benefattore.. vendeva solo medicine consentite. faceva i test gratuiti agli atleti.... amico dei corridori....amico di saronni....amico di guardascione...amico di priamo.....amico di sella....amico di giorgio furlan (che se non sbaglio ha il record della salita del poggio,frutto della prestazione vincente negli anni 90...)...tutti insospettabili. a parte sella. a parte priamo. a parte...vabbeh dai basta. Smettetela di prenderci x i fondelli x favore.

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