| 23/02/2010 | 22:42 Ivan Basso è tornato e lancia alta la sua sfida. «Sono certo di trovare il miglior Ivan e di poter lottare con i migliori sia al Giro sia al Tour». Alla corsa rosa, il ciclista varesino vuole arrivare «al top della condizione». Per questo, spiega, «le corse del fine settimana (l'esordio stagionale è fissato per il 27 febbraio al GP Insubria) daranno solo indicazioni relative». Le altre indicazioni, invece, arriveranno alla Vuelta Catalunya «dove si vedrà un ottimo Basso - ha spiegato il 32enne di Cassano Magnago, ospite nel pomeriggio nello Lotto Store di corso Buenos Aires a Milano -, al Giro del Trentino andrò meglio e al Giro sarò al top della condizione». La sicurezza di Ivan Basso, al via della seconda stagione con la maglia della Liquigas Doimo dopo la squalifica per doping, arriva dai test che, contrariamente ai compagni che utilizzano il centro del team, fa al Centro Mapei con il preparatore Aldo Sassi, e dalla «tranquillità. Non ho più bisogno di risposte quotidiane, non ho più il dubbio del dover fare 21 giorni di competizione». «La mia condizione attuale non è ancora ottimale - ha spiegato Basso -, gli obiettivi sono più avanti. Dopo i test ho preferito, tuttavia, anticipare il via alle corse perchè sono più avanti rispetto allo stesso periodo del 2009». E ancora: «Quella scorsa è stata una stagione molto particolare con una grande euforia. Credo che correre tanto non sia stato un errore ma una scelta, la squadra mi ha dato la possibilità di fare tutto ciò che desideravo perchè la voglia di correre era tantissima. Quest'anno sono state decise le priorità degli appuntamenti e, alla fine, se la condizione sarà ancora buona ci sono tante altre belle corse da poter fare, dalla Tre Valli in poi». Secondo Basso il Giro 2010 è adatto alle sue caratteristiche. «Mi ritengo uno scalatore, quest'anno le cronometro sono meno influenti - ha osservato -. Nel complesso ci sono nove tappe in cui un atleta dovrà essere sempre davanti anche se non ne vincerà alcuna, vincerà la regolarità e io, tranne quando mi ammalai nel 2005, ho sempre avuto questa forza». Tra gli avversari da temere c'è Armstrong («Al Tour sarà un brutto cliente»), ma quello più temibile anche al Giro sarà l'australiano campione iridato, Cadel Evans, che si affida allo stesso preparatore di Basso. «Evans ha un ruolino strepitoso e la maglia iridata qualche stimolo in più lo dà», ha ammesso il varesino. Nessun rivalità, invece, in squadra con Vincenzo Nibali che ha parlato di quattro capitani. «Dobbiamo essere in prima linea in tutte le corse - ha detto Basso -. Nibali ha un grandissimo talento penso che in 5 o 6 anni riuscirà a conquistare risultati importanti. Ma c'è differenza tra leader e capitano: fare il capitano non è semplice, fare il leader ancora più difficile».
... sarebbe bello rivedere Ivan come nel 2006 ma con farina del suo sacco.....
dal suo ritorno alle gare ha più parlato che vinto...
comunque auguri per vittorie vere!!
Auguri..
24 febbraio 2010 08:55Joeblack78
Spero che ci darai tante soddisfazione e una volta per tutte farai capire a tutti i tifosi che si puo vincere anche in modo pulito..vai ivannnnnnn
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