
PONTICELLI(Pisa).- Il ciclismo continua a perdere i suoi sponsor. La tentazione di lasciare subito era forte, ma alla fine ha prevalso il buon senso, la misura e la serietà dei fratelli Renato e Franco Cavallini titolari del Calzaturificio Ambra Cavallini di Ponticelli di Santa Maria a Monte (Pisa), che hanno ritenuto non giusto lasciare immediatamente, con la squadra juniores già allestita ed i programmi già tracciati per la prossima stagione che si aprirà tra meno di due mesi. Lo faranno però alla fine del 2010, e sulla scia dei due imprenditori pisani, ci potrebbe essere anche il Gruppo Vangi (almeno a certi livelli, per continuare solo con il vivaio della Fosco Bessi di Calenzano) e lo stesso Cristiano Viciani, attuale vice presidente e amministratore delegato della società, nonché già dirigente del Comitato Regionale Toscano ed esponente dell’Unione Ciclistica Empolese. Un altro addio per lo sport del pedale. Sono le conseguenze della vicenda di doping di Eugenio Bani, che ha coinvolto anche la società, che continua a ribadire con forza di essere estranea a quanto avvenuto. Ma ai fratelli Cavallini, al loro papà Giuliano, alla famiglia, ha dato fastidio il polverone creato dal caso, certe dichiarazioni, certi interventi, che hanno disgustato e amareggiato Renato e Franco, facendo perdere loro l’esuberante entusiasmo sempre mostrato nel ciclismo e frutto anche delle straordinarie vittorie ottenute nelle ultime stagioni. Non ci sarà già in questa stagione che si aprirà a marzo, la loro partecipazione e la presenza vicino alla squadra nella misura che ne avevano caratterizzato le fortunate vicende agonistiche degli ultimi anni. Amareggiato per la vicenda anche Fabrizio Vangi, altro sponsor e presidente del gruppo ciclistico Ambra Cavallini Vangi, e lo stesso Cristiano Viciani (già peraltro in disaccordo con la Federciclismo in merito alle nuove norme in merito alla categoria juniores), da qui la voglia di lasciar perdere tutto e subito. Non sarà così almeno per quest’anno ma a fine 2010 tutto cambierà. Ecco le conseguenze per il ciclismo da certe vicende, dal clamore suscitato, ed allora tornano di estrema attualità le parole che il grande Alfredo Martini ama spesso ripetere nei suoi interventi.
“ Attenzione a farsi del male, il ciclismo non deve mai tradire il pubblico, gli sportivi, sarebbe la fine e tutti quanti lo dovrebbero sempre ricordare “.
ANTONIO MANNORI