Ciclocross, i campionati italiani visti da Sud (e da Eurobike)

| 12/01/2010 | 09:30
L’Eurobike è nuovamente sul tetto d’Italia grazie alla strepitosa affermazione di Maurizio Carrer nella categoria Master 3 (40-44 anni) ai campionati italiani di Ciclocross 2010 svoltisi a Milano Sabato e Domenica scorsi.
Dopo Casertavecchia 1997, Livorno 1999, Garfagnana 2001, Lecce 2006 e Modena 2009 questo a Milano è il sesto titolo tricolore per l’alfiere del team Eurobike di Corato che con la sua guida spettacolare continua ad emozionare il pubblico all’età di quasi 41 anni.
Un percorso da crossisti puri, disegnato dal due volte campione del mondo, il pugliese Vito di Tano, con notevoli ostilità tecniche e appesantito dall’incessante pioggia caduta nelle settimane precedenti, col fango che costringeva addirittura a percorrere alcuni tratti a piedi.
Ma Maurizio Carrer, incurante delle condizioni proibitive, già in testa della sua categoria alla prima curva ha compiuto due giri   “a tutta”, per tentare di raggiungere gli atleti degli altri raggruppamenti partiti oltre un minuto prima, seguendo traiettorie sconosciute e “terra di nessuno” per gli altri corridori. Cosi si è presentato al traguardo a braccia alzate per suggellare un ennesimo trionfo di squadra.
Si, di tutta la squadra è la vittoria, come dimostra il pregevole secondo posto nella categoria Master 2 per Ernesto Angelini; un argento che ripaga la brillante stagione dell’atleta, ottimo ristoratore nella vita di tutti i giorni. Seppur non sia riuscito a contrastare l’aurea prestazione del pluri-iridato Folcarelli la sua prova ha saputo infiammare gli animi dei tanti tifosi presenti.
Altrettanto spettacolare la prestazione dell’italo-transalpino Dominique Patruno, vecchia conoscenza dei coratini, il quale con l’alto tasso tecnico che lo contraddistingue si è fatto strada fino a conquistare la terza piazza della categoria M3 a un giro dalla fine, durante il quale, proprio nel tratto più lontano dai box ha forato, e sebbene abbia condotto al massimo le ultime centinaia di metri si è dovuto accontentare della quinta posizione a miseri 17 secondi dal podio. Tuttavia egli ha dimostrato le sue grandi potenzialità, acquisite alla scuola francese, ove solitamente lo stato dei percorsi è simile a quello milanese e quindi molto più duro rispetto al sud Italia.
Nella stessa categoria M3, buona la grinta di Mimmo Del Vecchio e Luigi Giaconella che si sono confrontati con atleti di calibro nazionale esprimendo tutte le proprie potenzialità.   
Passiamo ora agli agonisti, con la gara di Stefano Pantaleo, esordiente, entrato nei primi tre quarti di classifica, anche se meritava di più : è stato rallentato infatti da un incidente con il battistrada durante un doppiaggio, in cui ha ricevuto in pieno viso una scarpa infangata, causando difficoltà alla vista per tutta l’ultima parte di gara.
Si è chiusa in questo modo una giornata eccellente, anche se caratterizzata dal maltempo.
Invece è un percorso baciato dal sole quello su cui Domenica 10 si sono cimentati prima Krizia Ruggieri nella categoria donne U23 e Antonio Giaconella nella categoria juniores. La prima ha trovato un percorso troppo lento e pesante, non idoneo alle sue caratteristiche concludendo in quinta posizione nella sua categoria. Una sola nota di rammarico: se non avesse scelto di fare il salto nella categoria agonistica proprio qualche giorno prima dei campionati e fosse restata nella fascia Women 1, a quest’ora starebbe festeggiando il suo titolo italiano, visto il vantaggio di 20 secondi all’arrivo su Perugini Romina reale prima classificata W1.  
Ottima invece la grinta di Antonio, in una difficile competizione riservata ai soli atleti maschi nati nel ’92-’93. Sfruttando il ciclocross come semplice mantenimento per poi lanciare la stagione su strada si è classificato 22esimo assoluto su 60 e ottavo della classe ’93, esprimendo grande potenza nei tratti in piano e notevole crescita tecnica nell’affrontare collinette ed ostacoli.
Una tre giorni del ciclismo per il team Eurobike, che nulla avrebbe potuto, nemmeno le vittorie senza la preziosa collaborazione degli accompagnatori, Vittorio Carrer, Giacomo Pantaleo, Graziano e Pasquale Tedone; a questi ultimi due in particolare va un grande ringraziamento per aver messo a disposizione il furgone per il trasporto mezzi oltre che la preziosa e completa disposizione verso il team al 100%.
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