Silenzi e sospetti

| 29/09/2009 | 16:27
SILENZI E SOSPETTI. Cosa ci ha insegnato la vicenda di Danilo Di Luca? Di sicuro che il doping è ormai una questione talmente sofisticata e scientificamente evoluta, che non è più possibile fare l’equazione: corridore positivo = squadra compiacente. L’Uci dispone del passaporto biologico (io mi auguro che un organismo terzo, super partes possa gestire in futuro l’antidoping in nome e per conto di tutti) della totalità dei corridori di alta fascia, ma i team, nonostante i loro spesso ridicoli controlli interni, non possono controllare un bel niente. Il Cera al momento viene scovato solo a Parigi, a Chatenay Malabry, quindi: come può un team, con i mezzi e le risorse a sua disposizione, sbugiardare un proprio corridore? Come può un team come quello di Bruno e Roberto Reverberi, oppure di Fabio Bordonali, trovare ciò che fatica a scovare il più evoluto dei laboratori mondiali? A proposito: i lamenti, i dubbi, le basse insinuazioni dell’Afld, l’ente antidoping di Francia, che durante il Tour ha gettato strali all’indirizzo dell’Uci, che fine hanno fatto? Dai sospetti ai silenzi, che destano sospetti.

C’È POCO DA STARE ALLEGRI. Si può fare di più. Di questo è sicuro David Walsh, apprezzato cronista e responsabile dei servizi sportivi del Sunday Times. «Qualcosa è cambiato - dice Walsh - ma per gli atleti di punta i cambiamenti non sono quelli che ci si aspetterebbe». Nonostante i 5,8 milioni di euro spesi nel 2008 per il passaporto biologico, questo strumento non avrebbe il massimo dell’efficacia nella lotta, secondo Walsh, che ha invitato più volte il presidente dell’Uci McQuaid a provvedere al riesame di test del Giro 2008, dopo che quelli del Tour dello stesso hanno avevano rivelato l’uso diffuso del Cera. Intanto, il numero uno del ciclismo mondiale, che in un primo momento aveva negato questa possibilità, di recente sembra essersi convinto.
Quanto a Contador, Walsh si basa sull’indagine fatta da Antoine Vayer, docente di educazione fisica e sportiva presso l’università di Laval. L’ex coach della Festina (uno che se ne intende, quindi...) ha calcolato la potenza sviluppata dal vincitore del Tour 2009, sulla salita di Verbier nella tappa vinta il 17 luglio scorso: 8,5 chilometri percorsi in 20’55”; ovvero: una potenza media sviluppata di circa 491 watt continui; siamo oltre i 7 watt/chilo, il che richiederebbe un consumo di ossigeno mai registrato in letteratura per nessuno sport (non solo nel ciclismo): 99,5 ml/kg/mn quando le oscillazioni riferite dalla “normale” fisiologia parlano di una variabilità tra 73 e 85 ml/kg/mn. Dunque valori da “marziano” ben al di sopra di quanto finora ammesso dalla fisiologia tradizionale. Il valore dei watt medi per chilo di peso espressi in salita da Contador è addirittura superiore a quello di corridori vincenti al Tour e dichiaratamente dopati. Come il Riis del ’96 che si attestava su una prova analoga (anche se leggermente più lunga) attorno ai 6,48 watt/chilo. Contador, quanto a potenza espressa, fa meglio di tutti esprimendo un valore in watt comunque superiore al massimo “credibile”, che la scienza ufficiale fissa tra i 6 e i 6,2 w/kg. Con una Vam (velocità ascensionale media) strabiliante: attorno ai 1920 metri/ora. Dati, cifre, numeri, parametri forse anche discutibili, da non prendere come oro colato, ma da valutare, leggere e comprendere. La situazione sta migliorando, ma da fare c’è ancora molto, forse pure  troppo. E se tanto mi dà tanto, c’è poco da stare allegri.

SORRIDIAMO. Macché Hematide, il farmaco che sfugge ai controlli. Macché CERA, l’epo di terza generazione che un po’ si trova e un po’ no. Il vero doping è nella barbabietola. Secondo il professor Andrew Jones, affermato ricercatore dell’Università di Exeter (Inghilterra) c’è un’alternativa al ricorso indiscriminato all’aiuto farmaceutico per le discipline a base aerobica e di resistenza. Sarebbe nientemeno che la barbabietola. Può far sorridere, ma l’esperimento ha tutti i crismi della validazione scientifica: 500 ml al giorno per sei giorni consecutivi e il miglioramento nella prestazione può sfiorare il 2%. Merito dei nitrati contenuti nella barbabietola (in particolare quella rossa) che favorirebbero un miglior consumo di ossigeno da parte dei muscoli. Risultato: miglior prestazione e minore stanchezza. Il che porterebbe a prolungare l'esercizio di un eccellente 16% in più. Jones ha condotto l’esperimento su otto uomini fra i 19 e i 38 anni. La ricerca non ha svelato il meccanismo per cui questo fenomeno avviene, ma si è visto che avviene con certezza e, secondo gli scienziati, non sarebbe attribuibile ad altri fattori, come l’allenamento o lo stato di forma. Gli alimenti ricchi di nitrati favorirebbero l’endurance. «Sono certo - dice Jones - che  professionisti e amatori saranno interessati a questa ricerca, che può riguardare anche le persone malate di debolezza costituzionale.  Potrebbe aprirsi una strada per un nuovo integratore». Questa volta del tutto “naturale”, privo di rischi, alla portata di tutti. Dalle nocciolline di Superpippo, alla barbabietola dei primati. Provocazioni di fine estate? Forse, ma di questi tempi a noi piace credere anche a queste cose. Se non altro per sorriderci un po’ su.

Pier Augusto Stagi
editoriale da tuttoBICI di settembre 2009
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COMMENTI
NULLA DI NUOVO
29 settembre 2009 16:58 Capitano
APPREZZO L'ARTICOLO SOPRA CITATO, MA A DIMOSTRAZIONE CHE NULLA E' CAMBIATO E CHE NON C'E' LA VOLONTA' DI CAMBIARE...( UCI DIRETTORI, MEDICI, CICLISTI..., DOVE SIETE....? ) RICORDO CHE LO STESSO STUDIO FATTO SU CONTADOR E' STATO FATTO SU AMSTRONG NELLA CRONOSCALATA DELL' ALPE D'HUEZ E I VALORI ERANO ANCHE ALLORA SENZA NESSUNA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA....QUINDI ANCHE SE TUTTI SE VOGLIONO LO SANNO NULLA SI FA' PER CAMBIARE ANZI, SI ELOGIANO I RITORNI DI ARMSTRONG AL TOUR, VONOKOUROV AL MODIALE DOMENICA (BULBARELLI SCANDALOSO...) ECC ECC E AVANTI COSI. A TUTTI O QUASI ALLA FINE STA BENE QUESTO...? TRENTI GUIDO DIFENDI SEMPRE E A SPADA TRATTA LA TUA CATEGORIA? XCHE' NON TI METTI A CAPO DI UN SINDACATO O SIMILE X CAMBIARE LE COSE ? W IL CICLISMO E ABASSO IL DOPING. ROBERTO BERLESE

Evvaiiiiiiiiii !!!
29 settembre 2009 19:27 The rider
Da domani, tutti "fatti" di barbabietola.

Maurizio Ponti.

A.C.
29 settembre 2009 20:58 ale63
NON FARANNO MAI GLI ESAMI DEI CAMPIONI DI SANGUE DEL GIRO 2008. CONTADOR E' INTOCCABILE COME IL "VALV" E ANCHE LUI, VEDRETE, ALLA FINE ANDRA' ALLA "CAISSE D'EPARGNE".... ALE

La Fuentes che Conta....
29 settembre 2009 22:05 rememberpanta2004
Gracias Pier per avere ribadito (un poco in ritardo ma vale lo stesso..) questa notizia riportata dai media francesi dopo la tappa di Verbier al Tour di quest'anno e che nessuno ha pubblicizzato dalle nostre parti. Eh sì, Contador de Mentiras è un fenomeno come non se ne sono mai visti e penso che non abbia ancora dato il meglio di sé (sul Ventoux mi sembrava che corresse con il freno tirato, quasi irridendo il patetico Andy Schleck..). Mi aspetto altre prestazioni alla Superman, perché evidentemente avrà bevuto molto più di altri a quella famosa Fuentes e forse ci beve ancora. E' un vero mito, che sfida le leggi della natura fregandosene di tutto e di tutti, ribaltando convinzioni mediche ormai superate. Continua così, fino allo scoppio finale. Hasta la Victoria, Siempre Dopandose. rememberpanta 2004

....Mai difeso nessuno......
29 settembre 2009 22:22 trentiguido
Io ho sempre detto quello che penso, nel bene e nel male, mai difeso un corridore a spada tratta. O solo riportato e spigato fatti, dove si potrebbe migliorare qualche lacuna nei controlli antidoping. E vi ho messi al corrente di qualche coincidenza di troppo, nelle parole di qualche personaggio con carica importante all'interno dell'UCI, che prevedeva il futuro!!!!! Non mi sento il paladino di nessuno dico solo anzi cerco di raccontare i fatti che conosco. Ma trovo sempre chi sa più di me quindi ascoltate loro così capirete il vero ciclismo fra un migliaio d'anni!!!!!aaaa www.guidotrenti.it

Forse sarà invidia ma !!!.....
29 settembre 2009 23:08 TIME
Volevo solo cercare di spostare l’argomento su un altro caso anomalo (almeno per me). D’accordo sui nitrati, ma un somaro non potrà mai diventare cavallo, sono alquanto d’accordo su Contador che spinge forte in salita, ma Cancellara che rifila tre minuti ai concorrenti (si badi bene tutti Crono-Men) e che nonostante la sua stazza di 80 kg quando parte (badate bene) in salita, si “fuma” in un colpo solo Valverde, Freire, Basso e ecc… quanta potenza/Kilo possiede costui ??. Se si proverebbe a simularlo al computer (Carlo Sassi della MAPEI potrebbe farlo) una cronometro dello Svizzero che spesso viaggia a 60 Km/h per un ‘ora di seguito si scoprirebbero valori anormali del classico VO2Max di oltre 100/110 ml/Kg/mn ….. e senza dubbio sospetti per qualsiasi terrestre.
Saluti e viva sempre il ciclismo ..… ma pulito.

Somari & cavalli
30 settembre 2009 00:21 pickett
La storia del ciclismo negli ultimi 20 anni é piena di somari che improvvisamente,da un anno all'altro,sono diventati dei Ribot.Il capostipite é ovviamente lo squallido Riis,che fino a 30 anni non era un somaro,era un somaraccio.L'elenco sarebbe lungo,e conterrebbe anche un sacco di corridori nostrani,che non cito perché magari leggono questo sito e mi querelano.Tra gli stranieri,posso citare Jaskula,Mejias,Puttini,Rooks,Theunisse,Aitor Gonzales,Vandevelde,Hamilton,e chi + ne ha + ne metta.Lo stesso Rominger nelle corse a tappe fino dopo i 30 anni era negato,poi divenne addirittura sovrumano.Su Cancellara qualche dubbio ce l'ho pure io,da tempo.

30 settembre 2009 01:56 Legend
wow che espertoni che siete... dai tiriamo fuori qualche altro nome di possibile dopato.. ma perfavore..

NON SCHERZIAMO
30 settembre 2009 09:14 Ruggero
DELLA QUESTIONE DI LUCA NON PARLO,MA PER CIò CHE RIGUARDA REVERBERI FACCIAMO I SERI E NON DITEMI CHE LO SCORSO ANNO QUALCHE PENSIERO BRUTTO SU SELLA NON L'HA AVUTO,NON C'ERANO BISOGNO DI CONTROLLI SERVIVA SOLO BUON SENSO,SE MIO FIGLIO FOSSE UN CICLISTA MEDIOCRE E UN BEL GIORNO SI METTE A STRAVINCERE TUTTE LE CORSE SE PERMETTETE NON HO BISOGNO DI CONTROLLI,ALLA SERA LO PRENDO PER LE ORECCHIE E VOGLIO LA VERITA'
RIPETO SMETTIAMOLA CON L'IPOCRISISA

E allora diciamola tuttaaaaaaaa....
30 settembre 2009 09:14 The rider
Visto che siamo in tema di sincerità, a dire la verità i dubbi su Cancellara, è da qualche anno che li ho pure io (non ho mai detto niente per non passare per quello che è sempre sospettoso).
Poi vedendo che a inizio anno invece di andare avanti andava indietro, e al contrario negli ultimi mesi (giorni) è superiore a TUTTI oltre che a cronometro anche e SOPRATTUTTO in salita, bhèèèèèè!!!!
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Ovviamente per il bene del Ciclismo (pulito), spero vivamente di sbagliarmi.

Maurizio Ponti.

Ipocrisie
30 settembre 2009 09:21 Fausto62
Qualcuno ha bisogno dei nomi, di tutti i nomi?
Eccoli, pubblicati su wikipedia
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_doping_cases_in_sport

Probabilmente con meno ipocrisia si potrebbe cambiare la mentalità delle nuove generazioni a cui va insegnata la cultura dello sport e non quella del doping; e non sto parlando solo di ciclismo.
Fausto Piccinini

TUTTI DISCUTIAMO DIBATTIAMO MA.........
30 settembre 2009 09:51 ilpostino
Continuo a dire che finchè non si arriva alla NOMINA DI UN UNICO ENTE E UNICO LABORATORIO MONDIALE, che analizza e promulga eventuali squalifiche, ci saranno sempre dubbi! E ORA CHE TUTTE LE COMPONENTI DEL CICLISMO MONDIALE

Che giornalismo é?
30 settembre 2009 09:53 granditex
Posso capire i tifosi delusi quali "The rider" e "Pickett" che segnalano i propri sospetti, legittimi per altro (negli anni abbiamo imparato sulla nostre spalle che chi fornisce prestazioni fuor dall'ordinario, vedi Basso, Sella e Riccò ad esempio, finisce poi per essere beccato con le mani nel sacco), ma non capisco come un giornalista e direttore di testata come Stagi scriva un pezzo incentrato sul "caso" Contador, vecchio di un paio di mesi e i cui dati erano già stati smontati abbondantemente a suo tempo con dati tecnici che spiegavano come non fosse possibile effettuare calcoli e paragoni con altre prestazioni su salite diverse.
Questo sarebbe giornalismo? Da uno come lui, che apprezzo per intelligenza e stile, mi aspetterei sinceramente qualcosa di più che delle semplici "chiacchiere da bar", datate per giunta!

e partito il messagio incompleto........
30 settembre 2009 09:56 ilpostino
Dicevo che tutte le componenti del ciclismo mondiale DEVONO CONVERGERE verso questa soluzione in modo di avere lo stesso trattamento per tutti! I vari regolamenti delle squadre o team abbiamo visto non danno garanzie( quindi è inutile spendere quei soldi) Le federazioni nazionali nicchiano o ritardano le discussioni sui casi .....QUINDI PENSO CHE SOLO UN ORGANO AL DI FUORI POSSAFAR CHIAREZZA. righigiuseppe@hotmail.com

Concordo
30 settembre 2009 15:11 pickett
Ha ragione Postino:è incredibile che a decidere se Valverde e Schleck debbano essere o meno squalificati siano le federazioni spagnola e lussemburghese.Sarebbe come far arbitrare la finale di Coppa dei Campioni al presidente di una delle 2 squadre!Ma ci rendiamo conto dell'assurdità?Com'è possibile che il ciclismo abbia simili regolamenti?

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