Montevergine incorona Cunego

| 15/05/2004 | 00:00
Ci sono stelle che si spengono nello spazio di un mattino, ci sono altre che sono destinate a brillare a lungo. Damiano Cunego è una di queste stelle, i prossimi dieci anni di ciclismo porteranno la sua firma. Era dato per favorito, il ventiduenne talento veronese della Saeco e sulla salita che portava a Montevrgine è stato assolutamente perfetto: prima ha marcato alla grande un Figueras che ha provato in ogni modo ad attaccare per lasciare il segno nell’unica tappa campaana del Giro, poi si è messo a ruota di un Simoni - il trentino ha dato la netta impressione di essere il più forte in salita - che gli ha tirato la volata. E Cunego è volato a vincere, togliendosi di ruota tutti gli avversari: in un colpo solo ha vinto la sua seconda tappa al Giro d’Italia, ha indossato la sua prima maglia rosa, si è impadronito della maglia verde, ha posto il suo sigillo sul Giro entusiasmando una grandissima folla accorsa sulle strade campane. «Sono quasi incredulo, questa avventura al Giro mi sta sorprendendo sempre più. Sette vittorie in un mese? Mi sembra davvero il massimo, non so nemmeno io cosa pensare. Vorrei ringraziare in particolare Gilberto perché mi ha tirato una volata straordinaria. Io gli ricambuerò il favore nell’ultima settimana perché lui è il nostro leader indiscusso». Simoni da parte sua sorride sereno: «Abbiamo fatto un bellissimo lavoro di squadra: in realtà non sapevamo cosa fare, pensavamo solo alla volata di Cunego che è stato eccezionale. Lui merita questa gioia, adesso spero che me la consegni tra qualche giorno, anche se ho l’impressione che mi farà sudare. Io ci ho provato, ma non mi lasciavano spazio, quindi ho preferito lavorare per Cunego che su arrivi come questi è davvero imbattibile». In realtà i due subito dopo il traguardo di sono abbracciati, l’armonia in casa Saeco è davvero grande. E altrettanto grande è la soddisfazione di patron Sergio Zappella, il signor Saeco, presente sul traguardo: «Credo che i nostri ragazzi abbiano fatto una gara straordinaria, sempre in prima fila, sempre lavorando in maniera perfetta. Ed è bello che la maglia rosa sia finita sulle spalle di Cunego. Simoni farà in tempo a riprenderla tra qualche giorno». La corsa. Lunga fuga a sei (Mazzanti, Aebersold, Righi, Bertogliati, Strazzer e Gobbi) con Mazzanti a lungo leader virtuale della corsa. Proprio Mazzanti ed Aebersold sono stati raggiunti dal gruppo dei migliori quando è iniziata la salita finale. Saeco in prima fila, poi la Caldirola a tirare, re scatti di Figueras sempre con Cunego nelle vesti di marcatore, un paio di uscite di Simoni che è parso misurare le energie degli avversari, un Sella (neoprofessionista della Panaria) strepitoso nel lavorare per il suo capitano, poi ancora la Saeco e Simoni in particolare a tirare la volata ad un Cunego strepitoso. Alle spalle del veronese, l’ottimo McGee (crololato in debito di ossigeno dopo il traguardo), Pellizotti, Figueras e, staccati di tre secondi, Simoni, Garzelli e Popovych. Dalle zone alte della classifica sono spariti Trampusch, Rebellin e Garate. In classifica generale c’è Cunego in maglia rosa con dieci secondi di vantaggio su Simoni, 28” su Pellizotti, 31” su Popovych, 52” su Figueras, 1’08” su Gonchar, 1’10” su Cioni e 1’15” su Garzelli. Domani ottava tappa, da Giffoni Valle Piana a Policoro per 230 chilometri: sulla carta sarà ancora un affare per veelocisti e quindi per la maglia ciclamono di Alessandro Petacchi. Ultima nota per Massimo Strazzer: per un giovane veronese salito alla ribalta come Cunego, un “vecchio” veronese che indossa la maglia azzurra dell’Intergiro e che, come serietà e professionismo, dovrebbe essere preso ad esempio da molti altri corridori. Paolo Broggi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Come nel 2024. A vincere sul traguardo in salita di Castiglion Fibocchi è stato il valdarnese del Team Hopplà, Matteo Regnanti campione toscano élite che ha fatto dunque il bis in una corsa che si addice alle sue caratteristiche....


Un cambiamento epocale in arrivo in casa Isarel Premier Tech. In un messaggio affidato ai social, il team annuncia il passo indietro di Sylvan Adams, fondatore del progetto, che lascerà ogni ruolo all'interno della società ciclistica. Ecco il messaggio postato...


Risplende la maglia di campione francese di Dorian Godon alla Coppa Bernocchi 2025. Nonostante una gara tiratissima, fatta di fughe, attacchi e azioni da finisseur, alla fine è stata una volata a ranghi quasi compatti a decretare il vincitore, col...


Ale Colnago Team sale tre volte sul podio nella prima gara della stagione di ciclocross. Bilancio più che positivo al “23° GP Città di Tarvisio”, gara internazionale di classe C2 che fa parte del calendario UCI, per il team modenese...


Dopo cinque stagioni passate con la maglia della Movistar sulle spalle, Gregor Mühlberger dal 2026 sarà un corridore della Decathlon CMA CGM. Il 31enne scalatore austriaco - vincitore di due titoli di campione nazionale su strada, della tappa di Predazzo...


Un ospite di lusso e personaggio conosciuto da tutti, Francesco Moser, per la cerimonia di presentazione della Coppa del Mobilio in programma giovedì 9 ottobre alle ore 18 nella sala consiliare del Comune di Ponsacco. Il presidente della Ciclistica Mobilieri...


Debora Silvestri ha vinto ieri in Spagna la settima edizione del GP Ciudad de Eibar. La 27enne atleta in forza alla Laboral Kutxa - Fundación Euskadi si è imposta al termine di 131 chilometri di gara regolando in una volata...


Così come era successo ai Mondiali di Kigali, Remco Evenepoel ha dovuto subire un’altra sconfitta e accontentarsi di un secondo posto alle spalle di Tadej Pogacar. Lo scorso anno era arrivato secondo alle spalle dello sloveno al Giro di Lombardia,...


Seconda prova del Trittico Lombardo, oggi è Legnano ad essere protagonista con la 106a Coppa Bernocchi – 49° GP Banco BPM. Appuntamento nella centralissima Piazza Tosi per raggiungere poi San Giorgio su Legnano (2 km) dove verrà data la partenza...


Il corridore che più di tutti ha deluso in questi Campionati Europei è senza dubbio Jonas Vingegaard, che si è ritirato quando mancavano 110 km dalla fine della corsa. Il danese probabilmente si è presentato con una preparazione non adatta...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024