Crono, il sogno azzurro di Maurizio Biondo

| 06/08/2009 | 13:04
A giugno arrivato terzo a cronometro al Campionato Nazionale. Ora ha appena concluso secondo il Giro del Danimarca. Maurizio Biondo sta vivendo un’estate piena di soddisfazioni, anche se manca la vittoria. E chissà che non arrivi oggi nel GP Carnago o sabato al GP Camaiore.
“Io ci spero. La mia condizione è ottimale e la mia prestazione al Giro del Danimarca mi dà un morale veramente alto” confida Maurizio Biondo, corridore milanese, classe 1981.
In Danimarca la Flaminia ha fronteggiato una Saxo Bank, molto tosta.
“Le prime tappe sono state veramente difficili perché c’era molto vento e tempo brutto. E gli uomini della Saxo Bank volevano vincere a tutti i costi. Durante la terza, l’arrivo era posto su un strappo molto duro, sono riuscito a restare a ruota dei migliori come Breschel o Sorensen e ho guadagnato parecchi secondi. Nella crono ho staccato abbastanza il leader Fuglsang, ma non è bastato per vincere…”
E l’amaro resta in bocca.
“Perdere un Giro a tappe per tre secondi non è mai bello. E rode di più se penso che quei tre secondi li ho persi nel finale della terza tappa, quando ai piedi dello strappo ho dovuto fermarmi perché uno spettatore mi ha toccato il manubrio e non ho potuto più pedalare” spiega il corridore che ha già vinto questo anno il Tour di Drenthe.
Adesso per Maurizio c’è un sogno da inseguire.
“Mi piacerebbe disputare la prova del cronometro di Mendrisio. Spero in una convocazione di Ballerini. Credo che se lui mi desse qualche speranze, potrei arrivare al top della mia condizione in settembre. E nella mia testa, quando partecipo in una corsa, è per fare risultato.”
Ma nel futuro del corridore della Flaminia, c’è anche il possibile rinnovo con il team di Roberto Marrone.
“Per l’anno prossimo, sono in scadenza di contratto. Io ho fiducia nello staff della Flaminia, con loro mi sento come in famiglia. Credo che tutto andrà verso una buona fine. Comunque ho alternativa all’estero…” conclude Biondo.

Jeroen Christiaens

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