Bertogliati: H2O, progetto mal gestito

| 11/03/2009 | 13:23
In estate, il progetto di Max Radoni di creare una squadra ciclista - la H20  - sembrava destinato a prendere corpo. In dicembre, dopo varie peripezie, i componenti della squadra avevano svolto anche il primo ritiro. Poi, pero l’UCI non ha mai dato il via libera al progetto H20, nemmeno come Team Continental a causa della mancanza di garanzie economiche.
Molti dei corridori coinvolti, comunque, sono riusciti a trovare un contratto: è il caso dello svizzero Rubens Bertogliati che nei giorni scorsi ha siglato un contratto annuale con la Diquigiovanni Androni.
«Trovare un contratto in questo momento della stagione mi ha reso davvero molto felice. Il mio ruolo all’interno della squadra non è ancora ben definito, vedrò un po' quali saranno le mie sensazioni dopo le prime corse. Ovviamente a questo punto della stagione ho colto al volo l’opportunità che mi ha offerto la Diquigiovanni, senza pensarci due volte» dice Bertogliati, classe 1979.
Prima di trovare un accordo con la squadra di Gianni Savio, l’ex corridore della Saunier Duval era infatti rimasto senza contratto dopo il fallimento della H2O, la squadra mai nata.
«Quando ho firmato con Max Radoni, nello scorso mese di ottobre, era l’unica possibilità che avevo. Ma credevo nel progetto che avevano presentato perché era innovativo per il ciclismo.  E comunque, in quel momento, senza l’opportunità offertami da Radoni, avrei dovuto smettere».
Ma giorno dopo giorno le difficoltà attorno al team sono cresciute.
«Anche se ho trascorso un bell'inverno allenandomi bene, è stato veramente duro di trovare le giuste motivazioni per andare  avanti senza sapere quali corse avrei potuto disputare. Siamo sempre stati informati dell’evolversi della situazione da Max Radoni e in dicembre, quando ci siamo riuniti per la prima volta tutti insieme, l’atmosfera era fiduciosa. Tutto sembrava a posto, finché è arrivata la bocciatura da parte dell’UCI» confessa il corridore di Mendrisio.
Secondo Bertogliati, però, lo staff della H2O avrebbe dovuto gestire diversamente il progetto sin dall’inizio .
«Hanno voluto costruire la squadra troppo in fretta e con una esagerata idea di grandezza. Quello è stato l'errore più grande errore commesso dallo staff. Prima di partire, una squadra deve ottemperare tutte le richieste necessarie e soprattutto essere in sintonia con l’UCI. Deve avere tutto nero su bianco (accordi, sponsor, contratti...). Solo in un secondo tempo può ingaggiare grandi corridori come invece loro avrebbero voluto fare. Ma non dovevano annunciare nomi come Bettini o Rebellin senza avere garanzie in mano. Secondo me, sarebbe stato meglio  iniziare allestendo un Team Continental, lavorando con calma, puntando a crescere nel tempo».

Jérôme CHRISTIAEN
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ciò che abbiamo visto di Giulio Pellizzari al Giro d'Italia? Semplicemente, è ciò per cui è nato! Parola di Massimiliano Gentili: l'uomo che ha "plasmato" il talento marchigiano, scorgendone i numeri e l'attitudine da grandi giri quando nessuno forse avrebbe...


Piuro sarà teatro oggi di un evento indimenticabile: per la prima volta nella storia il Tour de Suisse arriva in provincia di Sondrio, con una tappa che terminerà in Valchiavenna, davanti alla Chiesa Nuova di Borgonuovo. Un'occasione unica per la...


La tappa numero 4 del Giro Next Gen, la Manerbio - Salsomaggiore Terme di 134 km, si annuncia piuttosto incerta. I corridori hanno nelle gambe le fatiche di ieri al Passo Maniva e si troveranno ad affrontare una frazione di...


Al Giro Next Gen si trovano i campioni di domani. Lo sa bene un manager esperto come Brent Copeland che abbiamo incontrato alla partenza della terza tappa da Albese Con Cassano. «È sempre importante seguire da vicino queste corse e...


Dal 20 al 22 giugno 2025, Livigno ospiterà la prima edizione di Above | The Bike Experience, un evento unico nel panorama italiano dedicato al mondo della mountain bike, pensato per chi vuole vivere la bici non solo come sport, ma come...


La Eddy Merckx Cycling Route nel Brabante Fiammingo, da sempre considerata un must per ciclisti in cerca di sfide, si veste di nuovo. Il percorso originale ad anello - per desiderio e con la consulenza dello stesso Merckx – raddoppia...


Mercoledì 9 luglio 2025, il Giro d’Italia Women farà tappa a Valdobbiadene, portando nel cuore delle colline patrimonio UNESCO il grande spettacolo del ciclismo femminile. Il traguardo è fissato in località Pianezze, con l’arrivo previsto intorno alle ore 14:30, dopo...


In quasi 20 anni di storia nella grande mountain bike, la Val di Sole ha saputo consacrare tanti biker di talento. Il caso più emblematico è quello di Nino Schurter, che proprio nel debutto della Bikeland sul palcoscenico mondiale, nel...


Al Giro Next Gen è stato il giorno del ricordo, un momento toccante che ha voluto rendere omaggio a Fabio Casartelli a quasi 30 anni dalla sua scomparsa. Per la terza tappa la corsa rosa riservata agli under 23 è...


Doveva essere il primo banco di prova del giro e Lorenzo Mark Finn ha superato l’esame con ottimi voti. Sulla salita di Passo Maniva l’azzurro del team Red Bull Bora Hansgrohe Rookies è stato l’unico a riuscire a tenere...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024