Ballerini: «Non toccate il Mondiale per nazionali»
| 12/02/2009 | 18:11 E’ Davvero il caso di parafrasare vecchie epsressioni: clamoroso nel ciclismo! Vogliono abolire le nazionali. Vogliono cancellare uno dei momenti più suggestivi ed avvicenti, spettacolare e leggendari di un’intera stagione. Il giorno del Mondiale. Il giorno in cui non si corre per il gruppo sportivo di appartenenza bensì per la nazionale. Per la maglia azzurra, con tanto di strategie, le tattiche, le discussioni, la gloria. Alfredo Martini e poi Ballerini sull’ammiraglia dell’Italia. E prima ancora Alfredo Binda e Fiorenzo
Magni. E fieri rivali che diventano alleati per la vittoria e per la gloria. Fa parte della storia dello sport della bicicletta. L’ultimo atto è stato quello di Alessandro Ballan a Varese nel giorno dell’ultima sfida di Bettini, Ballan in pieno accordo con Cunego
e con Rebellin in quell’entusiasmante finale che porta quella stoccata straordinaria e vince a braccia alzate il titolo iridato.
COME UNA CLASSICA
L’UCI vuol abolire tutto ciò. C’è un progetto in un cassetto che già è stato discusso, un po’ sottovoce, fra team manager e organizzatori della sfida iridata. Dal 2012 il mondiale si dovrebbe correre per Gruppi Sportivi e non più per Nazioni. Come fosse l’Amstel Gold race o la Classica di Amburgo. L’UCI sta cercando un accordo con i team manager dei gruppi sportivi. Chiaro che agli sponsor farebbe comodo una tale rivoluzione. Erano stati proprio i gruppi sportivi all’inizio degli anni ‘ 60 a far fallire la formula delle nazionali al Tour de France. Un grave danno per l’immagine del ciclismo. Ma perchè sostenere un simile progetto?
Per far fronte comune con i gruppi sportivi, rilanciare le squadre che appartengono al Pro Tour, le sole che avrebbero diritto a partecipare al campionato del mondo, che è di proprietà dell’UCI, assieme ad altre formazioni Professional del paese in cui si organizza l’evento. Speriamo che siano in tantI ad opporsi a questo scempio. Renato Di Rocco, presidente della nostra Federciclo, è fra questi: « Faremo di tutto per evitare questa assurdità. Ci batteremo, è l’ennesima manovra che va bloccata sul nascere. Per fortuna a Mendrisio nei giorni del prossimo mondiale a fine settembre i dirigenti dell’UCI dovranno pensare alle elezioni per il prossimo quadriennio e dunque bloccheranno il progetto nei vari congressi. A meno che cerchino di farlo passare sottobanco. So che c’è già stata in tal senso una riunione a Parigi prima di Natale. Ma non passerà tanto facilmente».
L’IRA DI BALLERINI
Franco Ballerini è sconsolato all’idea, anche se lui non avrebbe problemi a trovare un’altra collocazione. C’è Saronni che sta insistendo da tempo per convincerlo a guidare Cunego e Ballan alla Lampre. Dice Ballerini: « E’ già assurdo che uno sport come il ciclismo proponga una nazionale un solo giorno all’anno. Bisognerebbe che ad ogni stagione uno dei tre grandi giri, d’Italia, di Francia e di Spagna si potesse svolgere con la formula delle nazionali. Sarebbe molto più entusiasmante per la gente. E invece vogliono togliere il Mondiale? A me sembra semplicemente tutto assurdo. Una follia. Non si tiene mai conto di quel che pensa la gente, gli appassionati. E’ questo il guaio puù grande di certi dirigenti. Non tener conto degli appassionati».
da «Tuttosport» del 12 febbraio 2009 a firma Beppe Conti
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