Zomegnan sbotta: basta parlare solo di Simeoni

| 04/02/2009 | 16:44
Il direttore del Giro d’Italia Angelo Zomegnan passa all’attacco. Nei giorni scorsi noi del Riformista abbiamo sollevato più di un dubbio a proposito dell’esclusione dalla gara del campione italiano Filippo Simeoni, reo di non essere gradito a Lance Armstrong, l’ospite d’onore della corsa rosa. Tra l’americano e il ciclista della Flaminia Bossini, è risaputo, c’è una vecchia ruggine. Una storia di presunto doping e pubbliche accuse che ruota attorno a Michele Ferrari, il medico che in passato ha assistito Armstrong. Un’esclusione che resta un mistero, a meno di non volerla considerare una delle condizioni poste dall’americano per partecipare al Giro del Centenario. Zomegnan non ci sta, e critica apertamente quelli che definisce “gli speculatori” di questa vicenda. Tra cui, a questo punto, ci siamo anche noi. Allora, andiamo subito al sodo, perché avete escluso dal Giro la Ceramica Flaminia? «Vede, è curioso. Proprio adesso che il Giro compie cento anni, che stiamo scrivendo una pagina importante nella storia dello sport italiano, la grande eccitazione dei media è tutta incentrata sul non invito della Flaminia Bossini. Attenzione, dico invito perché non si tratta di un’esclusione. Quello della Flaminia Bossini è un mancato invito, come per altre decine di squadre». In questo specifico caso, però, visti i precedenti tra i due, è facile ipotizzare che abbia influito la volontà di Lance Armstrong. «Questa squadra e quel corridore non c’erano nemmeno quando Armstrong era altrove (quello del Centenario è il primo Giro a cui parteciperà l’americano, ndr)». La partecipazione di Smeoni non avrebbe potuto sancire una riappacificazione tra i due? «Mi chiedo perché Simeoni questa gran voglia di far pace con Armstrong non ce l’abbia mai avuta negli ultimi cinque anni». Non era certo tenuto a farlo. E comunque lei ha mai parlato con i responsabili della Flaminia Bossini? «Ho incontrato ripetutamente i dirigenti del team, perché hanno sempre voluto sapere se avendo in squadra il campione d’Italia avevano automaticamente il diritto di partecipare al Giro. Sono sempre stato trasparente con loro, non gli ho mai detto che sarebbero stati invitati solo per questo». Quindi lei li aveva già avvertiti che Simeoni, da solo, non avrebbe garantito la partecipazione al Giro? «Le dirò di più. A un certo punto a chiedermi se la presenza in squadra del campione d’Italia avesse rappresentato il lasciapassare per il Giro, non era solo la Flaminia. Perché all’epoca Simeoni era senza contratto e teneva aperti tre tavoli di ingaggio. Io ho sempre detto di no a tutte e tre le squadre interessate. Ora, se l’avere in squadra il campione non era sufficiente per partecipare al Giro prima che la Flaminia confermasse Simeoni, a maggior ragione non lo è diventato dopo. Specie ora che lui è l’ultimo corridore della sua squadra». Intende l’ultimo che ha firmato? «Diciamo così: se il Milan vuole davvero teenere Kakà, il brasiliano è il primo che firma». Resta il fatto che al Giro non ci sarà la maglia tricolore. «Le spiego, ci sono 37 candidature credibili per 22 posti, almeno 15 squadre resteranno fuori. È un gioco di equilibri. Quando facciamo gli inviti dobbiamo tener conto della qualità sportiva e della visibilità del Giro all’estero». Quindi nel decidere quali squadre ci sono, influiscono anche gli interessi di altri paesi? «Se in questi anni il Giro è cresciuto è perché dietro c’è un grande lavoro di internazionalizzazione. Faccio un esempio: se voglio che questo evento sia trasmesso in Russia, ho l’obbligo di far partecipare una squadra russa. Perché sia seguito negli Stati Uniti, devo far partecipare diversi corridori americani. Gl inviti devono tener conto di questo». Ma questo che c’entra con Simeoni? «C’entra, come le ho detto. Ma c’è anche dell’altro. Una condicio sine qua non per poter partecipare alle competizioni mondiali è l’adesione al programma del passaporto biologico (il progetto dell’Unione ciclistica internazionale, che prevede uno screening costante dei valori ematici, ndr). L’anno scorso tutte le squadre presenti al Giro hanno sostenuto il progetto. Se uno vuole comprare una macchina e guidarla si preoccupa prima di avere la patente. Non mi piace chi fa il percorso opposto». Sta dicendo che la Flaminia ha accettato di adottare il passaporto biologico quest’anno, solo per partecipare al Giro? «Io non so se la Flaminia fosse nel programma del passaporto biologico l’anno scorso». Per ora avete indicato 20 squadre, in una lista provvisoria. Ne restano da scegliere due... «Le dirò una cosa: non è obbligatorio che partecipino 22 squadre, potrebber anche essere 20. Questo per ragioni di sicurezza. Stiamo monitorando tutte le strade del percorso, l’analisi è continua e quotidiana. Guardi, stiamo lavorando sodo. Abbiamo deciso di far passare il Giro a Napoli. Mettere la città sotto i riflettori è un aiuto che le diamo per mostrarsi sotto un spetto migliore. Dopo tutte le polemiche legate alla spazzatura, il mondo potrà constatare che Napoli è una città vivibile. Il Giro è un evento che può aiutare questo Paese a fare sistema». da Il Riformista del 4 febbraio a firma di Marco Sarti
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COMMENTI
passaporto biologico
4 febbraio 2009 17:02 serbis69
Anche se l'anno scorso c'era il passaporto biologico al Giro, non sono mancati gli scandali doping subito dopo la conclusione della corsa, vedi Riccò, Piepoli e Sella. Non credo che un esperto come Zomegnan possa pensare che erano puliti al suo giro.
Per la maglia tricolore e per quello che ha confessato in passato, Simeoni merita a pieno titolo di correre al Giro. Il paragone con il calcio è completamente fuori luogo perchè i calciatori possono andarnese a metà stagione con il calcio mercato e quindi non c'è un primo o ultimo che firma.
La verità è che Zomegnan guarda gli interessi economici e quindi è facile dare torto a Simeoni e stendere il tappeto rosso all'americano oltretutto con ingenti ingaggi. E poi ha invitato la ISD del trio Cipollini, Citracca e Scinto che è nata ieri.

SOLO BUSINESS...NULLA PIU'
4 febbraio 2009 17:03 baracObarza
«Se in questi anni il Giro è cresciuto è perché dietro c’è un grande lavoro di internazionalizzazione. Faccio un esempio: se voglio che questo evento sia trasmesso in Russia, ho l’obbligo di far partecipare una squadra russa. Perché sia seguito negli Stati Uniti, devo far partecipare diversi corridori americani. Gl inviti devono tener conto di questo».


mah....
4 febbraio 2009 17:13 under23
Continuo a non capire perchè la xacobeo galicia si e flaminia, csf e Fuji servetto che sono squadre di caratura superiore no..... E poi proprio in questo periodo dove non ne possiamo + di tutti questi casi di doping invitiamo una squadra spagnola con un corridore che è all' improvviso sbucato dal nulla....

Campione ITALIANO
4 febbraio 2009 17:20 biciclando
Non è questa la strada per aiutare il ciclismo italiano!
se il giro d'ITALIA può fare a meno del campione italino spiegatemi a cosa serve
questo titolo?

meriti e sorprese
4 febbraio 2009 17:21 excalibur
mi sembra incredibile che desti sorpres il fatto ch eil giro - come tutte le corse - deve sottostare alla legge degli affari. o forse qualcuno crede ancora alle favole? e poi nessun grande commentatore che abbia il coraggio di dire che la flaminia non ha un organico che merita il giro. dai, siamo onesti, è una squadra normale e nulla di più.

Vergognati
4 febbraio 2009 17:46 slooping
Caro Zomegnan ti devi solo vergognare per l'opinione espressa sul campione Italiano Simeoni. Si lascialo pure a casa perchè darebbe troppo lustro alla tua corsetta!!!

x tutti i commenti.LANCE HA RAGIONE ' UN BUGIARDO
4 febbraio 2009 19:31 SERMONETAN
e' vero e' campione d' italia ma dove stava x l'intera stagione,a piu' della meta' delle gare usciva fuori tempo massimo vedi< coppi e bartalI>e ad altre corse minori prendeva sempre 10 minuti,TOLTO QUEL PERIODO DEI 20 GIORNI, brixia,e matteotti e' sparito dalla circolazione,se avevano accettato lui e la sua squadra il passaporto biologico, la maglia se la sognava poteva comprarla al supermercato...e uno che si sa vendere bene anche con le dichiarazioni che faceva sul doping.accusava il dott.ferrari, e nel frattempo andava a cepagatti dallo stregone,

MA!!!
4 febbraio 2009 19:47 luciobici
E' VERGOGNOSO CHE UN CAMPIONE ITALIANO NON POSSA PARTECIPARE AL GIRO. SICURAMENTE LA VOCE DEL TEXANO VALE MOLTO DI PIU' DI CHIUQUE ALTRO. DEL RESTO SE PARTECIPA ARMSTRONG TUTTE LE TV E I GIORNALI SARANNO AL GIRO, SE PARTECIPA SIMEONI MOLTI RIFLETTORI SI SPEGNERANNO.
VIVA L'ITALIA, POI PRETENDONO CHE I CICLISTI DENUNCINO I CASI DI DOPING, COSI' FACENDO SI BRUCIANO SOLAMENTE, VENENDO ISOLATI E NON PIU CONSIDERARTI DAL MONDO CICLISTICO.

E' UNA VERGOGNA!
4 febbraio 2009 21:04 Emiliano
"ILLUSTRE" SIG ZOMEGNAN,
le dichiarazioni che lei ha da poco rilasciato fanno trapelare l'idea di come il giro del centenario sia un giro internazionale dove siano stati invitati corridori che possano rappresentare ogn'uno la propria nazione per ragioni di ascolto.
Beh,in quanto italiano,mi sento espropriato di quel simbolo che è il tricolore nominato di molte canzoni ed gloriosamente indossato dal nostro Filippo Simeoni.
Continuo inoltre affermando che sia più logico dal suo punto di vista favoreggiare un "BIG",ma questo comporatamento NON è professionale!
Spero che la Flaminia possa partecipare al giro,e che la maglia tricolore possa splendere sulle strade della nostra Italia.

cordiali saluti
Dott. Emiliano Moretto

tricolore
4 febbraio 2009 22:03 bikers
il prossimo tricolore non ha senso che si svolga...una corsa a quanto pare, senza alcun significato.. Mah!!!

stelle e striscie
4 febbraio 2009 22:11 bikers
certo invitiamo gli altri paesi per rendere internazionale la corsa ed escludiamo la nostra maglia tricolore....NO COMMENT!! al prossimo giro d'Italia sventoleremo la bandiera stelle e striscie!

5 febbraio 2009 01:25 pickett
Il problema é che in Italia ci sono troppe squadrette,e ovviamente non c'é posto per tutti.Sareebbe meglio se ci fossero solo 5 0 6 squadre,e che tutti i migliori corridori italiani fossero concentrati in esse.

X excalibus
5 febbraio 2009 08:37 biciclando
Ma tu lo conosci l'organico della flaminia?prima di affermare certe frasi riguardati
la passata staggione della squadra e vedrai che trovi tante vittorie e tanti piazzamenti,oltre al titolo ITALIANO.perciò non capisco cosa li manca per partecipare al giro.Forze perchè è (LAZIALE)?

basta parlare di Simeoni
5 febbraio 2009 09:21 sebi
Basta parlare di Simeoni, Armstrong, Basso ... parliamo di Giampaolo Caruso, fermato per due anni - a combattere da solo contro tutto e tutti - e senza avere la possibilità di partecipare ad una corsa a tappe importante.
Quando avrà la possibilità di dimostrare quanto vale ?
Quando avrà un pò di "GIUSTIZIA" ?

IL GIRO DEL CENTENARIO CHE DARA’ IL COLPO DI GRAZIA AL MOVIMENTO CICLISTICO ITALIANO
5 febbraio 2009 11:12 Bufalini
“Pecunia non olet“ (il denaro non puzza) dicevano gli antichi romani e visto che il Giro del centenario si conclude a Roma come poteva Zomegnan non fare sua questa massima?
In nome del business televisivo, che è quello che porta sesterzi nelle casse degli organizzatori (la RCS), si penalizzano le squadre italiane in favore di quelle straniere, si penalizzano i corridori italiani in favore di quelli stranieri! Ah davvero un bel sostegno al movimento ciclistico del nostro paese, soprattutto in un momento di crisi come quella che stiamo vivendo.
Ma se al ciclismo nostrano non rendiamo accessibili le vetrine più importanti come pensiamo di poter tamponare l’emorragia di sponsorirrazioni che si fa sempre più pesante?
Quale sostegno si pensa di dare alla sopravvivenza delle squadre italiane se la logica degli organizzatori è solo quella dello show-business?
Oggi Signor Zomegnan si gongola perché sono già 140 le televisioni di tutto il mondo al quale vendere i diritti televisi (contro le 80 della scorsa edizione) grazie ad Armstrong e al duello che ne verrà fuori con Basso.
Pensate un po’, il battage pubblicitario del Giro del Centenario basato su un ciclista che torna alle corse dopo 3 anni e su un ciclista che torna alle corse dopo 2 anni e tutti e due con quali vicende alle spalle in materia di doping! E tutti gli altri? E tutto quello che è successo in questi ultimi tre anni?
Silenzio, non se ne parla! Non si parla della maglia iridata, non si parla di un certo Cunego, non se parla al punto tale che Saronni si è così incazzato che non li ha neanche mandati alla presentazione del Giro.
E tutti i giovani emergenti che militano nelle squadre italiane che possibilità avranno di mettersi in luce in una vetrina internazionale se lasciano a casa le squadre? Cosa ne sarà di loro il prossimo anno? E cosa ne sarà del Giro nei prossimi anni con i danni che state apportando al movimento ciclistico italiano in mome dello show-business?
Caro Zomegnan, Lei mi ricorda tanto il Nando Mericoni di “Un Americano a Roma” , quando seduto al tavolo della sua cucina proferiva la storica battuta “Maccheroni, roba da carrettieri…io non magno maccheroni, io sono Americano…” salvo poi pentirsi e soddisfare la sua fame proprio con i Maccheroni con l’altrettanto celeberrima battuta “Maccherone tu m’hai provocato e io me te magno”
Spero che anche Lei si convinca che Maccheroni e vino rosso sono da preferire alla mostarda e al latte.
Ad ogni buon conto Signor Zomegnan, anche per alleggerirla dalle tensioni di questi giorni la invito a riguardarsi questo esilarante pezzo della storia cinematografica ITALIANA!

http://www.youtube.com/watch?v=narxCIgzc78

Cordialmente
Alessandro Bufalini

Hà...Hà...Hà....!!
5 febbraio 2009 19:39 bikers
rispondo ad Alessandro Bufalini, troppo bello e troppo vero quello che scrivi.. LA SCENA E' FANTASTICA A DIR POCO risponde a quello che sta succedendo.... speriamo che zomegnan, il mago del giro d'Italia, riesca a vederla.

SIMEONI Campione
6 febbraio 2009 19:20 ginclista
Il Signor (si fa per dire..) Zomegnan dovrebbe arrampicarsi su altri specchi anzichè parafrasare gratuitamente sulle notizie di SIMEONI o la Flaminia. Parla anche di passaporto biologico..Deve ricordare che le sue scelte anche lo scorso hanno fallito in ordine prorpio di ciò che si è verificato con la Saunier Duval che verosimilmente anche al giro d'italia correva con dei corridori dopati. Non si è scoperto solo perchè in Italia non si è proceduto alle analisi specifiche nei confronti dei due corridori Italiani Ricco' e Piepoli....Poi Zomegnan fa anche la morale. Ma la finisca...Noi appassionati abbiamo bisogno di sport vero e non di audence in Russia o in America. Inviti le squadre giuste. Poi la Flaminia quest'anno, per la prima volta nel ciclismo, colabora vivamente con l'Univerità dello Sport. Non pensa che sia da esempio ai ragazzi? Per favore divulgate questo commento. Grazie.

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