Il ciclismo è come una malattia contagiosa e quando ti colpisce... Prendete, per esempio, la Venice Marathon che si è disputata domenica scorsa: partenza da Mestre e traguardo nel cuore della città lagunare. Se quel giorno vi avessero detto "c'è anche il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti", lo avreste cercato con lo sguardo sul palco delle autorità, immaginando di vederlo in giacca e cravatta d'ordinanza.
Nulla di più sbagliato, incurante della pioggia e dell'acqua alta eccolo pedalare in piazza San Marco e non per diletto ma con un compito ben preciso: «Domenica, alla Venice Marathon, ho avuto l’onore di fare da staffetta ciclistica per i top runner, attraversando la città più bella del mondo in un’atmosfera sospesa tra sport, storia e mare» racconta Ciambetti che è anche vicepresidente della Lega Ciclismo Professionisti.
E aggiunge: «In pratica eravamo con i primi 6-7 atleti e aprivamo loro la strada: con il fischietto facevamo spostare i ritardatari della 21 km... Noi avevamo i top della maratona classica. Pedalare in Piazza San Marco, tra i riflessi dell’acqua e la magia di Venezia… Un’emozione che non si dimentica! Quando Venezia si rispecchia nell’acqua e nello sforzo degli atleti, il risultato è pura meraviglia universale»

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