
Il Giro di Lombardia oggi ha visto vincere per la quinta volta consecutiva Tadej Pogacar, mentre Remco Evenepoel ancora una volta si è dovuto arrendere, accontentandosi di un secondo posto. La Classica delle foglie morte ha chiuso anche un cerchio importante, quello dei sette anni che Remco Evenepoel ha passato alla Quick Step. In questo lungo periodo, il belga è cresciuto ed è diventato un campione e allo stesso tempo ha dovuto imparare a dominare il suo carattere, che qualche volta lo ha portato a dire qualcosa di troppo o ad avere reazioni un po’ accese. Evenepoel oggi a Bergamo, è arrivato nuovamente secondo alle spalle di Tadej Pogacar, questo potrebbe essere un risultato importante per molti, ma non per lui che come obiettivo ha soltanto la vittoria.
«Devo essere contento. Penso di aver fatto la mia gara, di aver dato il massimo e, in secondo luogo, questa è la storia delle ultime settimane – ha detto Evenepoel con un po’ di rammarico - Quindi sono contento delle sensazioni, di come ho corso, del posizionamento, delle discese e di tutto il resto. Non posso che essere felice e orgoglioso di aver concluso la stagione in questo modo».
Non c’era il solito sorriso sul volto di Evenepoel e nelle sue parole è chiaro il desiderio di iniziare un nuovo capitolo sportivo, quello con la Red Bull – Bora Hansgrohe, squadra con la quale correrà il prossimo anno.
«Quelli trascorsi con la squadra sono stati anni meravigliosi. Sono molto orgoglioso di essere stato il leader di questa squadra. Sono momenti che porterò sicuramente con me per il resto della mia vita, ma alla fine, è tempo di qualcosa di nuovo e voglio augurare a tutti buona fortuna per il loro futuro».
Nelle ultime settimane il belga è sempre arrivato secondo alle spalle di Tadej Pogacar, un risultato che brucia e che porta Evenepoel a fare delle considerazioni. Lo abbiamo visto secondo al Mondiale nella prova su strada e poi ai Campionati Europei e infine oggi, per l’ultima gara della stagione. « Non so davvero cosa dire al riguardo. Ho lavorato di nuovo da solo, perché gli altri non hanno collaborato. Ma a me va anche bene così perché alla fine riesco a staccarli gli altri e ad andare avanti per la mia strada ed è quello che ho continuato a fare in queste ultime settimane. Io sono sereno perché ho la certezza di aver fatto tutto nel modo migliore».
Oggi Remco saluterà il branco di lupi, quei compagni che lo hanno seguito in questi anni. «Toglierò questa maglia, ma non vuol dire che non la conserverò, resterà sempre una delle cose più belle della mia vita. Adesso staccherò un po’ ma soprattutto voglio conoscere la nuova squadra. Ci saranno nuove giornate con il team o un breve ritiro di allenamento. Poi ci saranno altri giorni di riposo, e poi si tornerà al lavoro. Non vedo l’ora di cominciare perché quando inizierà la nuova stagione ci sarà lavoro anche per voi».
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