
Una notizia che ci ha spiazzato e ci ha colto letteralmente alla sprovvista. Qualche giorno fa ci ha infatti lasciato a 65 anni Roberto Arbini, un collega, un grande appassionato di ciclismo, ma sopratutto un amico. Sempre sorridente e con le sue macchine fotografiche al collo, non mancava mai a nessuna gara piemontese, dalle corse giovanili ai grandi appuntamenti come il Giro d'Italia e la Milano Torino.
Tipografo di professione, aveva iniziato ad avvicinarsi al ciclismo quasi per caso, prima seguendo i grandi campioni dalla televisione, poi scendendo in strada per immortalarli nei suoi scatti. Nelle corse piemontesi era ormai diventato un'istituzione, sempre presente, sempre con la battuta pronta e soprattutto con una grande passione contagiosa. Chiacchierare con lui era praticamente qualcosa di automatico, mentre si aspettava l'arrivo dei corridori metteva di buon umore tutti e aggiornava sui suoi progetti futuri. Con il tempo nel mondo del ciclismo si era fatto tanti amici, colleghi, speaker, organizzatori, direttori sportivi e corridori. Dopo ogni gara c'era sempre quella successiva da programmare e l'ennesimo campione da ritrarre. Per tanti anni le sue foto hanno riempito i giornali piemontesi, ma anche mostre, piccole installazioni.
Roberto Arbini lascia la moglie Marina e la figlia Alessia, biologa marina che si era trasferita in Irlanda e di cui era sempre estremamente orgoglioso. Da parte di tutta la redazione di tuttobiciweb le più sentite condoglianze alla famiglia.
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