
La ventesima tappa con arrivo alla Bola del Mundo ha deciso il vincitore della Vuelta di Spagna e anche chi salirà sul podio per il secondo e terzo posto. Tom Pidcock sarà il terzo a Madrid, alle spalle del vincitore Vingegaard e di Almeida secondo. Per il britannico questa è la prima volta sul podio di un grande giro e per lui questo è un risultato veramente importante.
Questo risultato è importante anche per la Q36.5 Pro Cycling Team che, grazie a Pidcock, ha conquistato per la prima volta un podio in un grande giro.
«La stanchezza nella terza settimana di corsa si fa sentire, ma comunque ieri mattina ero super carico, pronto per questa tappa – ha detto Pidcock dopo il traguardo sulla Bola del Mundo -. Avevamo avuto due giorni relativamente facili, quindi quella di ieri più che una tappa sembrava una gara di un giorno, ed è quello che so fare bene».
Per arrivare al traguardo i corridori hanno dovuto affrontare una salita lunga 12,3 chilometri con una pendenza che ha sfiorato il 20% e gli ultimi chilometri sono stati i più difficili. «È così difficile trovare il ritmo su salite così ripide e con questa superficie. Sono riuscito a mantenere il controllo sulle salite più ripide, non volevo superare il mio limite, per rimanerci dentro e poi crollare».
Tom Pidcock è felicissimo di questo risultato: anche se non è riuscito a ottenere una vittoria di tappa, il terzo posto finale è per lui il miglior risultato ottenuto fino ad ora in un grande giro. «Non so davvero cosa dire ora. Sono piuttosto orgoglioso di me stesso. Questa è la prestazione più importante della mia carriera su strada. Sono molto esausto adesso e veramente, faccio anche fatica a trovare le parole in questo momento».
Il britannico oggi nella tappa verso Madrid potrà finalmente godersi la corsa, senza pensare a difendere il suo piazzamento in classifica generale e da domani potrà concedersi qualche giorno di riposo prima di partecipare agli ultimi impegni della stagione.
«Adesso potrò finalmente rilassarmi, almeno credo. Fino ad oggi dovevo essere super concentrato su tutto e pronto per correre al meglio ogni tappa. Ora posso solo godermi ogni momento e volendo potrei anche non bere uno di quei frullati schifosi che ci danno per recuperare...».
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