
Lo sport come veicolo sociale, ma anche di solidarietà. Chiunque si impegni a portare i ragazzi - siano questi ragazzi e o ragazze - su un prato o in una palestra, in una pista o su campi da tennis svolge un importante per non dire fondamentale lavoro dal profondo valore sociale. Poi ci sono iniziative come quelle di Daniele Laino e la sua GoodShop Io Corro Con Te che svolge anche il prezioso e nobile compito di sensibilizzazione nel mondo della solidarietà.
Ci sono tanti modi di vincere: per distacco e per una incollatura, per tanto o per poco, per un colpo di fortuna o per manifesta superiorità. Poi c’è un modo molto nobile che è quello di mettersi in gioco per sé stessi e per gli altri, come fanno i ragazzi di Daniele Laino. «È un progetto, una piccola grande ambizione, un nostro sogno e traguardo: poter vincere non solo per appagare il nostro ego e nemmeno per nostri sponsor, ma per il bene di chi ne ha bisogno – spiega Laino -. Diciamo che è la sublimazione del nostro ego: innalzarci per gli altri. Fare qualcosa per qualcuno».
Fanno molto i ragazzi della GoodShopTeam Io Corro Con Te. «L’obiettivo del team è quello di fare bene e del bene. Valorizzare i talenti e provare a raccogliere qualcosa per gli altri – aggiunge Laino -. Miriamo al supporto psicologico e l’inclusione sociale, attraverso una serie di attività e incontri destinati a ragazzi meno fortunati, utilizzando gli atleti del team come modelli di ispirazione. Il progetto parte dalla regione Piemonte, con i suoi paesaggi storici e culturali e si estende su scala nazionale e anche internazionale grazie alla partecipazione del team a gare in Italia, Spagna, Francia e potenzialmente altre nazioni».
Basta chiedergli a cosa miri questo progetto e Laino parte come un buon passista. «Sensibilizzare il pubblico a livello nazionale e internazionale, sull’importanza del supporto agli adolescenti in difficoltà. Vogliamo creare un impatto positivo sulla vita dei ragazzi meno fortunati, offrendo loro opportunità di crescita fisica, emotiva e psicologica attraverso attività sportive condivise con gli atleti del team».
In questo progetto, oltre a promuovere workshop motivazionali e sessioni di supporto psicologico individuale e di gruppo, ci saranno anche alcuni momenti di allenamenti condivisi con gli atleti. I ragazzi avranno la possibilità di partecipare a mini sessioni sportive, adattate al loro livello, ma sempre pensate per lavorare sullo spirito di squadra e per raggiungere obiettivi comuni. «Questo non solo aiuterà i ragazzi a migliorare fisicamente - spiega Daniele Laino -, ma li aiuterà anche a superare i propri limiti, trovando fiducia in loro stessi».
Tra le attività svolte ci sarà anche «quella di dare estrema visibilità ai percorsi di allenamento sul territorio e risalto ai luoghi di grande valore storico e culturale». Dalla Regga di Venaria Reale al Santuario di Oropa, dalla Cattedrale di Sant’Andrea a Vercelli alla Sacra di Sam Michele a pochi passi da Torino.
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