
Mentre ancora siamo in attesa che venga stilata la classifica generale aggiornata della Vuelta, a oltre due ore dalla "fine" dell'undicesima tappa, riportiamo alcune dichiarazione rilasciate al giornale sportivo spagnolo Marca da Kiko Garcia, direttore tecnico della corsa: «È stata una giornata dura per tutti, come potete immaginare. Sapevamo che potevano esserci proteste ma ci ha sorpreso tutto quel movimento in zona arrivo, ce ne siamo resi conto nel primo passaggio sulla linea d'arrivo allo sprint intermedio e abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa. Le opzioni erano di annullare tutto subito o di dare comunque al pubblico il maggiore spettacolo possibile. Avevamo un punto di cronometraggio a 3 km dall’arrivo e secondo noi era il compromesso migliore, naturalmente senza vincitore di tappa. Voglio pensare che la giornata più complicata sia stata oggi, ma sappiamo che se non ci saranno cambiamenti le proteste continueranno. Noi la Israel Premier Tech dobbiamo farla partecipare per obbligo regolamentare, avevamo avvisato la UCI ma nulla si era mosso. Ora però non si può più far finta di nulla, ci attendono dialoghi e riunioni e spero che saranno prese rapidamente delle misure. Da par nostro, ritengo che oggi sia stata presa la decisione migliore, abbiamo garantito la sicurezza rinunciando a soli tre chilometri di gara.»
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