
La Lidl Trek ha preso di petto le rampe decisive di Limone Piemonte, per aiutare Giulio Ciccone a far sua la seconda tappa della Vuelta a España partente dall'Italia e coronare così un'estate spagnola fin qui davvero incoraggiante: lui ha approfittato della nebbia prima dell'arrivo e soprattutto del caos ribollente davanti a sé, e ha lanciato la sua offensiva a 200 metri dal traguardo. Persino le inquadrature in presa diretta facevano pensare che avesse portato a termine la missione, invece a mettere la propria ruota davanti (meno di mezza ruota, a voler essere precisi) è stato Jonas Vingegaard: «Sono partito con un rapporto troppo duro e negli ultimi 50 metri ho perso un poco: peccato perché tenevo alla maglia rossa e la mia gamba è buona, ma proprio per questo ci riproverò!» ha detto a caldo il classe '94 abruzzese.
Interpellato poi sull'episodio della scivolata di una decina di corridori in uscita da una rotonda nella fase di avvicinamento alla salita finale, con conseguente rallentamento in gruppo che ha agevolato il rientro tra gli altri di Vingegaard, Ciccone ha spiegato: «Era un tratto di strada bagnata dove davvero non si stava in piedi: bisogna essere corretti, non si vince con il tuo avversario che è caduto».