
Dopo il Giro, il Tour e la Vuelta... il Piemonte vuole ancora di più. «Nel futuro prossimo punteremo ancora sul ciclismo: ci candideremo per ottenere l’assegnazione di una prossima edizione degli Europei e dei Mondiali» ha detto a chiare lettere il governatore della Regione Alberto Cirio in occasione della tappa inaugurale della corsa spagnola. E la data per la sfida iridata potrebbe essere il 2031, l'anno in cui si svolgerà la terza edizione del super mondiale.
«La continuità è fondamentale: la Vuelta rappresenta il nostro triplete dopo Giro e Tour. Noi pensiamo che ogni evento non debba spegnersi con l’ultimo striscione d’arrivo, ma trasformare gli appuntamenti in un patrimonio stabile, in grado di attirare sportivi e appassionati anche negli anni successivi».
E ancora: «Il Piemonte è un set naturale straordinario, ma per attrarre questo tipo di manifestazioni serve credibilità. E quella ce la siamo costruita con i fatti: in questi anni ogni evento è diventato il biglietto da visita per il successivo. Lo sport offre opportunità straordinarie: se dovessimo comprare la stessa visibilità con una campagna di marketing spenderemmo molto di più e otterremmo risultati decisamente inferiori. Sono i numeri a parlare: il Tour de France 2024 ha generato 84 milioni di euro di ricadute qui, con quasi 7 milioni di spesa diretta degli spettatori».
Oltre al ciclismo, al tennis con le ATP Finals e a numerosi altri eventi, c’è addirittura un progetto che si chiama Olimpiadi. Il governo francese ha lanciato l’endorsement sulla partecipazione del Piemonte alle Olimpiadi 2030 e il governatore Cirio conferma: «Il sostegno francese è un segnale forte, il completamento di un lavoro con il Comune di Torino. Qualcuno anni fa ha detto no alle Olimpiadi 2026 commettendo un errore che paghiamo ancora oggi: noi stiamo lavorando per essere nella corsa di quelle del 2030 e la volontà espressa così esplicitamente è la spinta che ci serve».