
Invece che scaricare rulli e bici da cronometro per prepararsi ad affrontare il prologo del quarto Tour de Romandie Féminin in programma sui 4,4 km che separano Huémoz da Villars-sur-Ollon, cinque squadre hanno fatto l’operazione contraria: hanno ricaricato il materiale sui propri mezzi e stanno facendo ritorno verso casa.
CANYON // SRAM zondacrypto, EF Education - Oatly, Lidl-Trek, Team Picinic PostNL e Team Visma | Lease a Bike non si sono schierate al via della prova svizzera del World Women Tour: una prova evidente di come il mondo del ciclismo di alto livello sia clamorosamente spaccato in due. Grandissima confusione in zona di partenza, solo all'ultimo minuto... si è riusciti a capire chi davvero avrebbe corso e chi no.
Le squadre sono state escluse dalla corsa, dalle informazioni raccolte da tuttobiciweb, perché non si sono assunte la responsabilità di decidere quale atleta dovesse portare il nuovo device, quindi rifiutandosi di prendere la responsabilità dell’inequità sportiva.
Di che device si parla? Senza perderci in equilibrismi tecnici, possiamo parlare sostanzialmente di un'app che identifica la posizione dell’atleta, quindi un sistema per la sicurezza. A proporlo SafeR e la AIGCP, l’associazione dei Gruppi Sportivi: una atleta per squadra, è stata l’idea, per testarlo al Romandia.
Le squadre “aventiniane” hanno replicato che non si sarebbero assunte la responsabilità di scegliere una atleta a discapito delle altre, l’Uci ha paventato squalifiche per qualcosa che non è previsto dal regolamento e si è arrivati alla rottura.
Si parla di sicurezza, di app varie (a proposito, il sistema di Velon è attivo e testato ormai da anni...) ma l’unica cosa sicura è che il ciclismo di vertice è clamorosamente spaccato in due.
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