
Sabato all’età di 90 anni, li aveva festeggiati il 18 marzo, è morto Bruno Mussolini, ex ciclista forlivese della fine degli anni Cinquanta. Lascia la moglie Maria Giovanna e i figli Andrea,Alessandro e Giovanni. Nato a Fiumana è stato un passista, arrivato al professionismo nel 1958, senza ottenere vittorie ed era una figura molto nota a livello locale.
«Bruno è bravissimo già al suo esordio tra gli allievi nel 1952 – si legge nella sua biografia nel Museo del ciclismo –. Corre nell’Apem Predappio e in tre anni vince sette gare fra cui il Piccolo Giro di Romagna. Approda alla Sanmartinese nel 1955 e, ben guidato da Landi e Mancini, autentici talent scout della categoria, si afferma in diverse gare nazionali compreso il Trofeo Matteotti confermandosi dilettante di buon livello. La mancanza di spunto veloce gli preclude molti successi visti i suoi piazzamenti costantemente nelle prime posizioni, ma si dimostra un forte e poderoso passista capace di sorprendere agguerriti avversari con scatti possenti. Nel 1957 rinuncia alla convocazione in azzurro per non lasciare il lavoro, e contribuire al mantenimento della famiglia. Nel 1958 passa professionista per volere di Fiorenzo Magni, e alla Chlorodont si mette al servizio di Nencini, Baffi e Carlesi. Fornisce ai capitani la migliore collaborazione, ma a fine stagione, visti i sacrifici richiesti, e la scarsa remunerazione ricevuta, cessa l’attività sportiva per dedicarsi al lavoro».
Tra i messaggi di cordoglio ricevuti dalla famiglia, anche quello dell’ex parlamentare Alessandra Mussolini.
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