
Dopo averla cercata, bramata e sfiorata più volte, finalmente Henok Mulubrhan è riuscito a conquistare la prima agognata vittoria in maglia XDS-Astana. Prima di oggi infatti, nei due anni con il team kazako, il corridore eritreo si era imposto solamente nel campionato continentale africano e in una frazione del Tour of RWanda con la divisa della sua nazionale, mentre l’appuntamento con il successo coi colori celesti, per un motivo o per l’altro, è stato sempre rinviato.
Oggi, nella sesta tappa del Tour of Magnificent Qinghai (corsa quantomai amica del nativo di Amsara), Mulubrhan alla fine ha potuto gioire per la prima volta con indosso i colori della squadra di Vinokourov che da tempo aspettava di vederlo esultare a braccia alzate.
“Il team mi aveva detto era arrivato il momento di vincere e io, al mio secondo anno con loro, sentivo il bisogno di ottenere una vittoria. Come per me, dunque, penso che anche per la squadra quello di oggi sia davvero un gran bel risultato, specialmente considerato il fatto che è arrivato in Cina, di fronte al nostro sponsor principale. Credo che sia un premio meritato per tutto il lavoro che la squadra e lo staff stanno facendo qui. Pressione? Sì, l’ho sentita in realtà dal momento in cui è iniziata la corsa ma sapevo di avere una buona condizione e questo mi ha permesso di provare a centrare il bersaglio grosso ogni giorno” ha dichiarato dopo il traguardo l’ex Bardiani prima di raccontare come, partendo dalle scorse giornate, è maturato il primo posto odierno.
“Come squadra, avevamo messo nel mirino questa settimana di gara e puntavamo davvero a far nostre vittoria di tappa e maglia gialla nella seconda tappa ma quel giorno abbiamo fatto qualche errore, due corridori sono riusciti a prendere il largo e non li abbiamo più ripresi finendo poi per chiudere terzi. La nostra rabbia quel giorno è stata tanta per cui ci siamo rifocalizzati sulla tappa di ieri e quella di oggi. Ieri la vittoria mi è sfuggita per un niente, forse ho iniziato tardi nella volata ed è stato un peccato ma oggi siamo finalmente riusciti a imporci” ha spiegato Mulubrhan, a segno grazie anche al fondamentale apporto datogli dalla squadra.
“Voglio davvero ringraziare tutta la squadra che in questi due giorni si è dimostrata veramente forte. Oggi per tutto il tempo i ragazzi mi hanno protetto dal vento e tenuto nella giusta posizione. In salita poi, ho provato in tutti i modi a staccare Silva e, a un certo punto, ci ero anche riuscito ma la cima era davvero troppo lontana dal traguardo. Per me e per vincere la corsa sarebbe stato meglio che l’arrivo fosse in vetta. In ogni caso, nel finale con Martin abbiamo lavorato bene, abbiamo gestito bene fino al traguardo lo sforzo nel gruppo di sette in cui eravamo e lì sapevamo che avrei potuto impormi in volata e così è accaduto. Lo aspettavo e desideravo da tanto tempo questo successo perché in tre anni con la maglia di campione africano indosso non ero mai riuscito a vincere mostrando questi colori: sono davvero felice di avercela fatta oggi”.
Grazie a questa affermazione, il corridore eritreo ha soli 4 secondi da recuperare in classifica generale a Guillermo Silva che attualmente detiene una maglia gialla che però, con gli abbuoni in palio all’arrivo e ai traguardi volanti, non è assolutamente al sicuro. Le ultime due giornate di corsa al Qinghai, dunque, si prospettano scoppiettanti e molto combattute e Henok le affronterà con la pancia assolutamente non sazia.
“Come successo nella seconda tappa, qui ogni corridore mi marca e guarda quello che faccio. È una cosa che capisco, perché mi conoscono e sanno di cosa sono capace, ma penso che tutti dovrebbero anche badare a cogliere le proprie opportunità. C’è gente qui che punta solo a finire nella top 3, mentre io sono venuto per vincere. Adesso non vedo l’ora di affrontare le ultime due tappe, ragionando giornata per giornata: io so che ho buone gambe e posso ben destreggiarmi sia in salita che allo sprint” ha affermato il campione su strada africano nel cui futuro, almeno per quest’anno, ci saranno soprattutto le gare di un giorno.
“Grazie ai preparatori che abbiamo qui sono migliorato parecchio, specialmente in volata, ma in generale, come si può vedere, ognuno di noi sta progredendo. Nel futuro più prossimo mi piacerebbe partecipare a un Grande Giro ma ho già gareggiato parecchio e, verosimilmente, credo che farò delle classiche come, ad esempio, quelle canadesi in cui posso ambire a fare più punti per la squadra”.
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